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  • Sabato 21 luglio 2012

Foto dal Sud Sudan

Un reportage dal paese più giovane del mondo: ha appena compiuto un anno, ma ha ancora moltissimi problemi

JUBA, SOUTH SUDAN - JULY 19: Dust is seen in the air as traffic moves along a major road under construction as the government continues to make improvements on the city's streets July 19, 2012 in Juba, South Sudan. South Sudan recently celebrated it's first anniversary of independence from Sudan. Repeated conflict with North Sudan, corruption scandals and economic difficulties have plagued the new country over the past year. Further problems caused by the shutdown of its oil production have led to a sharp decline in its currency and a rise in the price of food and fuel. (Photo by Paula Bronstein/Getty Images)
JUBA, SOUTH SUDAN - JULY 19: Dust is seen in the air as traffic moves along a major road under construction as the government continues to make improvements on the city's streets July 19, 2012 in Juba, South Sudan. South Sudan recently celebrated it's first anniversary of independence from Sudan. Repeated conflict with North Sudan, corruption scandals and economic difficulties have plagued the new country over the past year. Further problems caused by the shutdown of its oil production have led to a sharp decline in its currency and a rise in the price of food and fuel. (Photo by Paula Bronstein/Getty Images)

Pochi giorni fa, il 9 luglio, il Sud Sudan ha festeggiato il primo anniversario della sua indipendenza, ottenuta attraverso un referendum popolare e riconosciuta dall’assemblea delle Nazioni Unite. Dopo un anno però la situazione nel paese non è per niente buona. Le foto di Paula Bronstein, fotografa di Getty Images, mostrano la realtà quotidiana della gente che vive nella capitale, Juba, tra scatti ripresi al mercato, nelle classi di una scuola o per le strade, spesso molto polverose.

(È nato il Sud Sudan, le foto dei festeggiamenti)

Uno studente universitario sudsudanese, che ha pubblicato un articolo sul Guardian in occasione dell’anniversario dell’indipendenza del suo paese, ha sottolineato come i problemi di sovrappopolamento, di corruzione e di mancanza di lavoro stiano facendo velocemente peggiorare le condizioni di vita a Juba. Francis Morri, lo studente di Juba, scrive che il governo si sta comportando bene, ma soltanto a parole, e che nulla sta cambiando per il meglio:

«Quasi tutto a Juba sta aumentando di prezzo, e abbiamo un sacco di mezzi governativi e delle organizzazioni non governative che causano tantissimo traffico e intasano le strade, che ormai sono sempre piene durante il giorno. La frutta, per esempio, è diventata un lusso. Di solito potevo comprare una mela per cinquanta centesimi di dollaro, mentre ora, la stessa mela, costa 2 dollari.

Non ci sono leggi che proteggono i giornalisti, quindi dobbiamo stare molto attenti a quello che scriviamo. La qualità dell’informazione non è affatto buona, questo perché i giornalisti sono pagati pochissimo e non sono affatto incoraggiati nel loro lavoro. Al momento abbiamo ancora soltanto la televisione di stato. Non abbiamo emittenti private, anche se c’è un canale che sta provando a cominciare le trasmissioni. Speriamo, perché questo potrebbe riequilibrare l’informazione.»