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  • Domenica 1 luglio 2012

Vinciamo la prossima

L'Italia ha perso la finale contro una Spagna perfetta: ma bravi lo stesso

KIEV, UKRAINE - JULY 01: Mario Balotelli of Italy looks dejected as he speaks with his coach Cesare Prandelli after the UEFA EURO 2012 final match between Spain and Italy at the Olympic Stadium on July 1, 2012 in Kiev, Ukraine. (Photo by Martin Rose/Getty Images)
KIEV, UKRAINE - JULY 01: Mario Balotelli of Italy looks dejected as he speaks with his coach Cesare Prandelli after the UEFA EURO 2012 final match between Spain and Italy at the Olympic Stadium on July 1, 2012 in Kiev, Ukraine. (Photo by Martin Rose/Getty Images)

“Bravi lo stesso”, non è un commento che ci sono state spesso le condizioni di fare, con l’Italia dell’era moderna: che ci ha piuttosto abituato a vincere, o a perdere meritatamente e a volte con vergogna. Ma l’Italia di questi Europei è partita per niente favorita, ha tenuto a bada i campioni del mondo alla prima partita, ha vinto bene e divertendo (anche questo un caso non frequentissimo dopo l’82 di cui sta per arrivare il trentennale) contro due grandi rivali storiche, ed è arrivata in finale come la squadra che aveva giocato meglio in tutto il torneo. Poi si è trovata di fronte di nuovo la Spagna stavolta in giornata perfetta, e quelli che hanno vinto hanno meritato di vincere.

Ma per chi ricorda le ignominiose fini contro la Slovacchia o la Corea, o eliminazioni assai più precoci di questa, quella di Kiev corrisponde davvero all’abusata formula “uscire a testa alta”. L’Italia è seconda in Europa – non è male, poi, essere secondi -, e non è poco per niente: dietro solo a una squadra che ha fatto una cosa che prima nessuno mai (vincere due europei di seguito e un mondiale nel mezzo); e ci ha fatto passare due meravigliose serate che restano in curriculum.

Tutto quello che abbiamo detto fino a ieri – orgogliosi e contenti, con misura – non vale meno perché per una sera gli spagnoli sono stati più bravi di noi. Avevamo un po’ esagerato, è vero: adesso non esageriamo al contrario.

Bravi lo stesso. Vinciamo la prossima.

foto: Martin Rose/Getty Images