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  • Martedì 26 giugno 2012

Cinque grandi Italia-Germania

Rievocazione di partite leggendarie, per prepararsi adeguatamente a giovedì

11 Jul 1982: Alessandro Altobelli (right) of Italy beats Karl-Heinz Forster (left) of West Germany to the ball during the 1982 World Cup final at the Bernabeu Stadium in Madrid, Spain. Italy won the match 3-1. Mandatory Credit: Simon Bruty/Allsport
11 Jul 1982: Alessandro Altobelli (right) of Italy beats Karl-Heinz Forster (left) of West Germany to the ball during the 1982 World Cup final at the Bernabeu Stadium in Madrid, Spain. Italy won the match 3-1. Mandatory Credit: Simon Bruty/Allsport

Giovedì 28 giugno a Varsavia, in Polonia, le squadre nazionali di calcio di Italia e Germania si giocheranno la qualificazione alla finale dei campionati europei. La partita tra Italia e Germania è un classico del calcio europeo e mondiale: se ne sono giocate molte e alcune memorabili. A una di queste sono stati dedicati film e targhe. Almeno altre due hanno lasciato grandi ricordi in chi le ha viste, che ancora se le racconta annoiando chi non c’era. Ne abbiamo scelte cinque, le migliori.

Germania-Italia 5-2Berlino, 26 novembre 1939
La Seconda guerra mondiale era iniziata da pochi mesi, a maggio Italia e Germania avevano sottoscritto il cosiddetto Patto d’Acciaio. L’Italia era quella fortissima di Meazza, che aveva vinto i mondiali di calcio nel 1934 e nel 1938. A marzo l’Italia aveva vinto 3-2 a Firenze, in amichevole. Pochi mesi dopo, sempre in amichevole, il commissario tecnico Vittorio Pozzo scelse una formazione sperimentale, mettendo in campo molti giocatori senza esperienza internazionale (e sette soltanto del Genoa). La Germania giocò invece con la formazione migliore, che comprendeva quattro austriaci: l’Austria era stata annessa dalla Germania nel 1938. Tra questi c’era il forte attaccante Franz Binder, che segnò tre gol. Secondo molti l’Italia cercò in qualche modo la sconfitta su indicazione delle autorità fasciste, per compiacere la Germania nazista.

Italia-Germania 4-3Città del Messico, 17 giugno 1970
Semifinale dei mondiali di calcio in Messico, stadio Azteca. L’Italia ai quarti di finale aveva eliminato proprio il Messico, la Germania aveva vinto in rimonta contro l’Inghilterra campione in carica. L’Italia segnò dopo otto minuti con Boninsegna e si chiuse in difesa per il resto della partita. A tempo ampiamente scaduto, però, Schnellinger segnò il gol dell’uno a uno. E cominciò lì la vera partita, oggi ricordata come “la partita del secolo” e come una delle più divertenti della storia del calcio. Al 94′ segnò Gerd Müller, uno a due per la Germania. Al 98′ pareggiò Burgnich, due a due. Al 104′ segnò un gran gol Riva, tre a due per l’Italia. Al 110′ pareggiò di nuovo la Germania con Müller, tre a tre. Un minuto dopo Rivera segnò il gol del definitivo quattro a tre per l’Italia. Si ricordano molte cose leggendarie di quella estenuante partita, da Beckenbauer che giocò buona parte dell’incontro con la spalla lussata al portiere Albertosi che urlò contro Rivera ritenendolo colpevole del tre a tre tedesco. Fuori dallo stadio Azteca oggi una targa celebra “la partita del secolo”. Nel 1990 in Italia è uscito un film intitolato proprio Italia-Germania 4-3.

Italia-Germania 3-1Madrid, 11 luglio 1982
Finale dei mondiali di calcio in Spagna, competizione che l’Italia non vinceva dal 1938. Antognoni era infortunato, Graziani si fece male dopo pochi minuti di gioco. Antonio Cabrini, terzino sinistro della Juventus, sbagliò un rigore sullo zero a zero. L’Italia girò la partita a suo favore nel secondo tempo. Segna Paolo Rossi, poi Marco Tardelli, poi Alessandro Altobelli. La Germania segnò a sette minuti dalla fine della partita con Breitner, inutilmente. L’Italia, che aveva cominciato malissimo il torneo, vinse la Coppa del Mondo. Sappiamo tutto a memoria, anche quelli che ancora non c’erano: Nando Martellini che urla tre volte “campioni del mondo!”, la foto di Dino Zoff, la partita di scopone in aereo col presidente Pertini e la Coppa sul tavolo.

Germania-Italia 0-0Manchester, 19 giugno 1996
Partita del girone C degli Europei 1996, in Inghilterra. La Germania aveva già battuto la Repubblica Ceca, senza sapere che l’avrebbe incontrata di nuovo in finale, e la Russia. L’Italia aveva vinto contro la Russia e perso contro la Repubblica Ceca. L’Italia, allenata da Arrigo Sacchi, si giocava il passaggio ai quarti di finale. Ottenne un calcio di rigore dopo sette minuti di gioco offensivo, che Zola sbagliò. Attaccò per il resto della partita, inutilmente. Nel frattempo la Russia, che perdeva 0-2 contro la Repubblica Ceca, rimontò fino a 3-2, risultato che permetteva comunque all’Italia di qualificarsi. Poi segnò Smicer, tre a tre. Germania e Repubblica Ceca ai quarti di finale, Italia eliminata.

Germania-Italia 0-2Dortmund, 4 luglio 2006
Semifinale dei mondiali di calcio, la Germania in casa, l’Italia gioca meglio ma non segna. Ai tempi supplementari l’Italia attacca e colpisce due pali, a un certo punto i rigori sembrano inevitabili. Poi Andrea Pirlo si inventa un passaggio di quelli definiti no look, senza guardare, e Fabio Grosso segna il gol della vita, al 119′. Un minuto dopo Fabio Cannavaro interrompe un’azione d’attacco della Germania rincorrendo un calciatore tedesco fino a centrocampo, “via il contropiede per Totti, dentro il pallone per Gilardino, Gilardino la può tenere anche vicino alla bandierina, cerca l’uno contro uno, Gilardino, dentro Del Piero, Del Piero, gol” (cit.).