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  • Domenica 24 giugno 2012

Mohammed Mursi è il nuovo presidente egiziano

Il candidato islamista dei Fratelli Musulmani ha vinto il ballottaggio contro Ahmed Shafiq con il 51,7 per cento dei voti: le foto dal Cairo

CAIRO, EGYPT - JUNE 13: Egyptian presidential candidate Mohamed Morsi of the Muslim Brotherhood speaks at a press conference on June 13, 2012 in Cairo, Egypt. Egyptian candidates Mohamed Morsi and Ahmed Shafiq are pegged against each other in the second round of voting for the country's president to be held on the 16th and 17th of June. (Photo by Daniel Berehulak/Getty Images)
CAIRO, EGYPT - JUNE 13: Egyptian presidential candidate Mohamed Morsi of the Muslim Brotherhood speaks at a press conference on June 13, 2012 in Cairo, Egypt. Egyptian candidates Mohamed Morsi and Ahmed Shafiq are pegged against each other in the second round of voting for the country's president to be held on the 16th and 17th of June. (Photo by Daniel Berehulak/Getty Images)

Mohammed Mursi ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Egitto e dunque è il nuovo presidente del paese, il primo dopo la caduta dell’ex dittatore Hosni Mubarak. Secondo i risultati ufficiali comunicati dalla Commissione Elettorale egiziana, Mursi ha ottenuto il 51,73 per cento dei voti contro il 48,27 per cento per l’altro candidato, Ahmed Shafiq. I risultati sono stati comunicati solo oggi perché la Commissione Elettorale ha voluto attendere fino all’ultimo per valutare alcuni ricorsi presentati dai due candidati.

All’annuncio dei risultati, migliaia di persone a Piazza Tahrir hanno cominciato a esultare e sparare colpi in cielo. Dal voto della settimana scorsa sino a oggi, c’è stata grande attesa e apprensione per l’annuncio dei risultati delle elezioni in Egitto. Dopo il candidato islamista Mohammed Mursi, anche l’ex ministro Ahmed Shafiq si era dichiarato vincitore delle elezioni presidenziali e piazza Tahrir era nuovamente occupata da decine di migliaia di persone per protestare contro le ultime decisioni della giunta militare, che giorni fa ha emesso una Costituzione ad interim assumendo in pratica il potere legislativo.

La giunta militare aveva anche confermato lo scioglimento del parlamento, dopo che la Corte suprema egiziana aveva dichiarato che un terzo dei membri della Camera bassa era stato eletto illegalmente: non erano state infatti rispettate le norme che assegnavano alcuni seggi ai candidati indipendenti e che erano andati invece a candidati dei partiti. Ieri migliaia di persone avevano passato la notte in strada e a piazza Tahrir in attesa dei risultati. Non si sono verificati atti di violenza gravi, ma c’è stata comunque molta tensione. Decine di carri armati e centinaia di forze dell’ordine sono stati schierati a protezione dell’edificio della Commissione elettorale e alcune strade sono state bloccate al traffico.

Mohammed Mursi ha 60 anni ed è esponente del partito islamista Giustizia e Libertà, il braccio politico del movimento religioso dei Fratelli Musulmani. Mursi, che tra l’altro si è candidato all’ultimo momento e inizialmente era dato per sfavorito da molti sondaggi, è un musulmano piuttosto radicale ed è un professore di ingegneria che ha studiato per diversi anni negli Stati Uniti. Nonostante in genere abbia un atteggiamento piuttosto pacato, è temuto soprattutto dai cristiani copti in Egitto per il partito che rappresenta e anche perché, per esser eletto, ha contato sui voti dei salafiti, un gruppo religioso ancora più radicale dei Fratelli musulmani. In campagna elettorale ha promesso “stabilità, sicurezza, giustizia, prosperità e anche rispetto” per le altre religioni, facendo spesso riferimento all’islam o al Corano.

foto: Daniel Berehulak/Getty Images