• Italia
  • Mercoledì 13 giugno 2012

I rifiuti di Parma e i bambini olandesi

Paolo Nori sul sindaco Pizzarotti, l'inceneritore e il Movimento 5 Stelle

Parma, ITALY: An outside view shows the Ducale palace, headquarters of the European Food Safety Authority (EFSA) in Parma, which was inaugurated by Italian Prime Minister Silvio Berlusconi and European Commission Chairman Jose Manuel Barroso 21 June 2005. AFP PHOTO / Paco SERINELLI (Photo credit should read PACO SERINELLI/AFP/Getty Images)

Parma, ITALY: An outside view shows the Ducale palace, headquarters of the European Food Safety Authority (EFSA) in Parma, which was inaugurated by Italian Prime Minister Silvio Berlusconi and European Commission Chairman Jose Manuel Barroso 21 June 2005. AFP PHOTO / Paco SERINELLI (Photo credit should read PACO SERINELLI/AFP/Getty Images)

Paolo Nori, scrittore, lettore e podcaster del Post, ha scritto sul Foglio di oggi un articolo in cui racconta di Parma, del suo inceneritore e del suo nuovo sindaco, Federico Pizzarotti, “nuovissimo, gentilissimo e onestissimo”.

Sabato pomeriggio sono stato al Fuori orario, un posto bellissimo in provincia di Reggio Emlia che è anche il circolo Arci più grande d’Italia e dove si festeggiava la festa del Fatto quotidiano. Marco Travaglio mi aveva invitato a parlare di quel che succede a Parma, e ho letto un discorso che durava una mezz’ora e dove, gli ultimi dieci minuti, parlavo del MoVimento 5 Stelle e tra le altre cose ho parlato del motivo centrale della campagna elettorale, l’inceneritore, e ho detto che il futuro sindaco Federico Pizzarotti aveva detto più volte, in campagna elettorale, che l’inceneritore, se lui fosse diventato sindaco, non si sarebbe fatto.

Il motivo principale di questa scelta, ho detto, è il fatto che gli inceneritori, si legge sul sito dell’associazione GCR, Gestione Corretta Rifuiti, molto attiva a Parma e che ha appoggiato Pizzarotti, il motivo principale è che gli inceneritori fanno crescere la mortalità nei bambini, c’è scritto.

Poi, il sindaco di Parma, dopo che è diventato sindaco di Parma ha detto che adesso deve vedere le carte e che se ci sono delle penali troppo alte lui magari fa un referendum, per decidere se si fa o non si fa l’inceneritore.

Allora io mi son chiesto, ho detto: ammettendo che l’inceneritore non si faccia, il comune di Parma, finché non si arriverà (tra dieci anni? tra cinque anni?) all’auspicato e auspicabilissimo traguardo dei rifiuti zero, continuerà comunque a produrre rifiuti, e questi rifiuti, se non li bruceranno a Parma, dove li bruceranno?
Ecco: il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, se risolvesse le difficoltà delle quali si è reso conto dopo essere diventato sindaco di Parma e riuscisse ad attuare questo punto centrale della sua campagna elettorale, i rifuti di Parma li manderebbe a bruciare in Olanda.

A chi gli ha fatto notare che così, secondo le sue stesse teorie, aumenterebbe la mortalità dei bambini olandesi, il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, sembra abbia risposto: «In Olanda non governo io».

(continua a leggere sul blog di Paolo Nori)

foto: PACO SERINELLI/AFP/Getty Images