Aaron Sorkin e il film su Steve Jobs

«Tutto ciò che ho da fare sono tre atti con un proposito, un ostacolo, una esposizione, un invito ad agire, un rovesciamento, un climax e uno scioglimento e rendere il tutto divertente ed emozionante e sarò a posto»

La scorsa settimana Aaron Sorkin è stato ospite della “D10 Conference”, la serie di incontri organizzata ogni anno dal sito di tecnologia AllThingsD del Wall Street Journal. Intervistato dal direttore Walt Mossberg, Sorkin ha confermato di aver stretto un accordo con Sony Pictures Entertainment per scrivere la sceneggiatura di un film sulla vita di Steve Jobs. Le voci sul film erano iniziate a circolare poche settimane dopo la morte del cofondatore di Apple, nell’ottobre del 2011, e in seguito alla pubblicazione della sua biografia scritta da Walter Isaacson. La sceneggiatura sarà basata sulle informazioni contenute nel libro, per il quale Sony ha acquisito i diritti.

(Cosa c’è nella biografia di Steve Jobs)

A Mossberg, Sorkin ha spiegato di aver esitato non poco prima di accettare perché “è un po’ come scrivere sui Beatles: ci sono così tante persone che sanno così tante cose su di lui e che lo ammirano”. Aveva il timore di deludere i fan di Jobs. Per questo motivo il film sarà più “simile a un dipinto e non a una fotografia”. Sorkin ci sta già pensando, ma a quanto pare non ha ancora iniziato a scrivere la sceneggiatura. Sony Pictures, del resto, non sembra avere particolare premura per la realizzazione del film e al momento non ci sono altri dettagli particolari, a partire da chi interpreterà il ruolo di Jobs.

A distanza di una settimana dall’incontro con Mossberg alla “D10 Conference”, oggi anche Dave Itzkoff del New York Times si occupa di Aaron Sorkin, proponendo sul blog Arts Beat del giornale parte di una intervista via email sul film che racconterà la storia di Jobs. Il giornalista ha chiesto a Sorkin se la sua nuova sceneggiatura potrà in qualche modo ricordare quella del film “The Social Network“, su Mark Zuckerberg e la nascita di Facebook. La risposta:

Al momento sono grossomodo allo stesso punto di quando ho deciso di scrivere “The Social Network”, cioè non so ancora su che cosa sarà centrato il film. So che non sarà una biografia perché è molto difficile cambiare la struttura dalla-culla-alla-tomba di un film biografico. So che Jobs era una persona geniale molto complicata e dinamica, che ha combattuto diverse battaglie anche drammatiche. So che come Edison, Marconi (e Philo Farnsworth), ha inventato qualcosa che amiamo. Penso che abbia molto a che fare con il nostro innamoramento nei suoi confronti.

Ci viene detto ogni giorno che il futuro dell’America è sostanzialmente nei servizi ma la nostra storia sta nel costruire le cose – ferrovie, auto, città – ma Steve Jobs, nel costruire qualcosa che ci porta nel nostro futuro, ci ha anche portato in una delle parti migliori del nostro passato. Ora tutto ciò che ho da fare è trasformare questo in tre atti con un proposito, un ostacolo, una esposizione, un invito ad agire, un rovesciamento, un climax e uno scioglimento e rendere il tutto divertente ed emozionante e sarò a posto.

Sorkin ha anche spiegato a Itzkoff che per approfondire le proprie conoscenze su Steve Jobs sarà affiancato da Steve Wozniak, che da ragazzo fondò Apple insieme a quello che sarebbe poi divenuto il CEO della società. L’idea di usare Wozniak come consulente è venuta alla casa cinematografica, che sta iniziando a preparare gli altri elementi per il film in attesa di una prima sceneggiatura di Sorkin. I tempi non sono ancora chiari, mentre è certo che quello di Sony Pictures non sarà l’unico film a raccontare la vita (o un pezzo della vita) di Steve Jobs. In lavorazione c’è “jOBS“, film autobiografico che sarà diretto da Joshua Michael Stern e che avrà come protagonista Ashton Kutcher nel ruolo di Steve Jobs e Josh Gad nel ruolo di Steve Wozniak. La produzione del film dovrebbe iniziare in queste settimane ed essere presentato in autunno, ma non ci sono ancora molti altri dettagli.

Lo Zen di Steve Jobs, a fumetti