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  • Mercoledì 6 giugno 2012

Le nomine per l’AgCom

È andata senza nessuna sorpresa: eletti Dècina, Martusciello, Preto e Posteraro, scelti da PdL, PD e UdC

Questa mattina la Camera ha votato per eleggere due componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom), due componenti del Garante per la protezione dei dati personali e un componente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa. Ciascun parlamentare poteva indicare due nomi sulla scheda, uno per ciascuna commissione in cui è divisa l’Autorità. Oggi pomeriggio il Senato ha votato altri due membri per ciascun organo di vigilanza.

Alla Camera, sono stati eletti all’AgCom Maurizio Decina e Antonio Martusciello, al Garante per la protezione dei dati personali Giovanna Bianchi Clerici e Antonello Soro e come componente il consiglio di presidenza della giustizia amministrativa Giuseppe Lauricella. Il Senato ha eletto invece Antonio Preto e Francesco Posteraro all’AgCom, Augusta Iannini e Licia Calfiano al Garante per la protezione dei dati personali.

(Sull’AgCom hanno scherzato, l’editoriale del Post)

Gli eletti all’AgCom
In totale i componenti dell’AgCom sono quattro, dato che sono stati dimezzati con il decreto “Salva Italia” della fine del 2011. Il nuovo Presidente, che dura in carica sette anni e che deve sostituire l’uscente Corrado Calabrò (77 anni), sarà designato dal Presidente del Consiglio d’intesa con il Ministro per le attività produttive.

Maurizio Dècina, che ha ottenuto 163 voti alla Camera, ha 68 anni ed è un professore ordinario di telecomunicazioni al Politecnico di Milano. Il suo nome era noto già da giorni come un candidato promosso dal Partito Democratico. Il secondo eletto della Camera per l’AgCom è Antonio Martusciello, 50 anni, che è stato un manager dell’agenzia pubblicitaria Publitalia e poi tra i fondatori del movimento politico Forza Italia di Silvio Berlusconi. È stato parlamentare dal 2006 al 2008, viceministro per i Beni Culturali tra il 2005 e il 2006. Era già membro dell’AgCom. Stefano Quintarelli, uomo di riconosciuta esperienza sulle cose di Internet e indipendenza dai partiti che si era candidato, ha ottenuto 15 voti.

Al Senato non è andata diversamente, con i due consiglieri eletti all’Agcom: uno è Antonio Preto, 47 anni, con una lunga carriera da funzionario europeo e considerato vicino al Popolo della Libertà (ha collaborato in diverse occasioni con l’ex ministro Renato Brunetta), l’altro è attualmente uno dei tre vicesegretari della Camera, Francesco Posteraro, noto per la sua amicizia con Pierferdinando Casini. Posteraro ha ricoperto molti incarichi nell’amministrazione della Camera dei Deputati.

Gli eletti al Garante per la protezione dei dati personali
Al Garante per la protezione dei dati personali sono state elette dalla Camera altre due persone indicate dai partiti: la 53enne Giovanna Bianchi Clerici (179 voti), consigliere di amministrazione uscente della RAI, candidata dalla Lega Nord (con cui è stata deputata dal 2001 al 2005) con l’appoggio del PdL, e Antonello Soro, 63 anni ed ex capogruppo del Partito Democratico alla Camera. Soro ha ottenuto 167 voti.

I due eletti al Senato sono state Augusta Iannini e Licia Calfiano. Augusta Iannini, 62 anni, è un magistrato e capo Ufficio legislativo del ministero della Giustizia. È la moglie del giornalista Bruno Vespa. La sua nomina, nei giorni scorsi, era stata data tra quelle proposte dal Popolo della Libertà. Licia Califano, invece, era tra i nomi proposti dal Partito Democratico ed è professore ordinario di diritto costituzionale all’università di Urbino.

Infine è stato eletto alla Camera con 322 voti Giuseppe Lauricella, professore associato all’Università di Palermo e figlio di un leader del Partito Socialista, componente del Consiglio superiore della Giustizia amministrativa.

Alla votazione ha partecipato un numero ridotto di parlamentari, dopo che nei giorni scorsi c’erano state molte critiche per il modo con cui sono arrivate le nomine: nonostante la possibilità di inviare curriculum, disponibili pubblicamente, da parte di chi desiderasse candidarsi, gli eletti sono stati i nomi indicati da un accordo tra le principali forze politiche che sostengono la maggioranza, Partito Democratico, Popolo della Libertà e Unione di Centro. I parlamentari dell’Italia dei Valori e i radicali eletti nel Partito Democratico avevano annunciato che non avrebbero partecipato al voto, così come il deputato di Futuro e Libertà Fabio Granata. Anche il leader di Sinistra e Libertà Nichi Vendola ha criticato le nomine.

foto: Mauro Scrobogna/LaPresse