Terremoto in Emilia, la nuova scossa

Alle 21.20 di stasera, magnitudo 5.1, epicentro a Novi di Modena: nuovi crolli, ma nessun ferito

(AP Photo/Luca Bruno)
(AP Photo/Luca Bruno)

23.52. La Stampa mostra una foto del vuoto là dove c’era la Torre di Novi. (la foto sembra in realtà venire da Quotidiano.net)

23.27. Un riassunto della serata e delle informazioni essenziali qui.

23.21. La torre dell’orologio di Novi di modena, crollata stasera, in una foto dei giorni scorsi dopo i danni della scossa del 29 maggio.

23.08. Il sindaco di Novi sta dicendo a Sky che l’orologio della torre funzionava ancora prima del crollo, e sperava fosse un buon segno. A Novi, ha spiegato, le scuole sono già chiuse, l’anno scolastico è finito.

23.02. Domani saranno chiuse le scuole a Sassuolo.

22.59. Gli articoli del Post che spiegano e raccontano il terremoto in Emilia, dal 20 maggio.

22.48. La Protezione Civile dell’Emilia Romagna conferma che non risultano feriti dopo la scossa di stasera.

22,44. Dal Giornale di Vicenza:

 

22.36. Il sindaco di San Possidonio dice che nemmeno da loro si registrano feriti. Invece la Protezione Civile segnala crolli nelle “zone rosse”, già danneggiate ed evacuate, di Finale Emilia e San Possidonio. Il sindaco di Medolla conferma eventi simili nel suo comune.

22.34. Le scosse di stasera (ricordate che gli orari sono di due ore meno rispetto al fuso italiano attuale):

22.32. La Gazzetta di Modena comunica su Twitter:

 

22.30. La comunicazione dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia.

Un terremoto di magnitudo (Ml) 5.1 è avvenuto alle ore 21:20:43 italiane, ed è sato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico “Pianura padana emiliana”, a una profondità di 9.2 km.

22.21. Il sindaco di Concordia sulla Secchia, dove c’erano stati danni molto gravi nella scossa precedente, dice a Sky che a un primo sopralluogo non sembra ci siano conseguenze delle scossa di stasera.

22.18. Riassunto delle notizie. Alle 21.20 c’è stato un terremoto di magnitudo 5.1 con epicentro nel comune di Novi di Modena, ma avvertita in tutto il Nord Italia e anche in Toscana. Non si sa di feriti per ora, ma a Novi è crollata la Torre dell’Orologio e si parla di altri crolli non ancora dettagliati.

22.15. La differenza tra la magnitudo indicata da USGS e da INGV dipende dal modo in cui viene calcolato il dato: magnitudo delle onde di volume per l’istituto statunitense, magnitudo locale per quello italiano.

22.14. Come si vede, l’epicentro di stasera conferma uno spostamento verso ovest.

22.11. Il sindaco di Padova ha appena detto a Sky che a Padova domani le scuole saranno aperte regolarmente.

22.07. A Novi di Modena è crollata la Torre dell’orologio, dice il resto del Carlino.

22.02. INGV indica una successione abbastanza fitta di nuove scosse deboli, tra il 2 e il 2.5, nei quaranta minuti passati dopo la scossa delle 21,20. Una però avrebbe raggiunto il 3.3.

22.00. Moltissimo traffico di lettori sul Post in cerca di informazioni: cerchiamo di darvele, ma c’è qualche rallentamento, scusateci.

21.56. La mappa delle scosse fino a quella di stasera, e il grafico delle diverse magnitudo.

21.51. Sky ha cominciato una diretta sulla nuova scossa. Si parla di nuovi crolli negli edifici lesionati ma non nuovi feriti.

21.37. INGV dice magnitudo 5.1. La scossa è stata alle 21,20. Epicentro a Novi di Modena.

21.32. Magnitudo 4.8. Epicentro 3 km a sudovest di San Giacomo delle Segnate, dice USGS

21.24. Una nuova scossa di terremoto piuttosto forte alle 21.21 è stata sentita in tutto il Nord Italia.

20.13. Due nuove scosse sono state più forti, in serata. La prima alle 19.48 ha avuto una magnitudo di 3.4. Nove minuti dopo la seconda, che ha avuto invece una magnitudo di 3.8. Le località vicine all’epicentro sono i comuni di Concordia sulla Secchia, San Possidonio, Cavezzo e Novi di Modena.
Ci sono preoccupazioni per gli sfollati e le strutture e consolidamenti temporanei, per via dei temporali previsti per lunedì.

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Nella notte tra ieri e oggi sono continuate le scosse di terremoto in Emilia, che da giorni, dopo l’ultima forte scossa del 29 maggio, proseguono ininterrottamente. Il Centro Nazionale Terremoti ha registrato 12 eventi sismici, un numero comunque inferiore rispetto a quello di ieri (17, la notte prima erano state 50) e tutte con una magnitudo inferiore a 3 (mentre ieri ce ne era stata una piuttosto forte, con magnitudo 3,5).

La più forte della scorsa notte, alle 5.41 del 3 giugno, è stata registrata nella bassa mantovana, tra Mirandola e Mantova, con una magnitudo di 2,9. Un’altra scossa piuttosto forte, di magnitudo 2,6, è stata registrata con epicentro tra Mirandola e Cento alle 7.20 di stamattina.

(Le immagini dalle zone colpite)

Ieri il governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani si è incontrato con i segretari dei sindacati CGIL, CISL e UIL, rispettivamente Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Errani e i leader sindacali hanno parlato di far ripartire le imprese e la produzione industriale in Emilia e per questo il presidente della Regione ha accennato a una delocalizzazione temporanea delle imprese: “Lavoreremo per far sì che quelle imprese che hanno bisogno di fare produzione subito si possano spostare con un accordo tra sindacati e imprenditori per garantire quella produzione e non perdere il cliente”, ha detto Errani, che tra l’altro ha proposto di utilizzare le case sfitte (e non strutture abitative temporanee) per accogliere gli sfollati.

(Le città del terremoto)

Sempre ieri, la Coldiretti (Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti) ha pubblicato una prima stima dei danni ad agricoltori e allevatori provocati dal terremoto. Ci sarebbero oltre 520 milioni di euro di danni (sui 2 miliardi di danni totali stimati dal governo). Tra questi si contano i 150 milioni di euro di danni al sistema produttivo del Parmigiano Reggiano e altri 150 milioni di danni a case rurali, stalle, fienili e capannoni. Proprio riguardo ai luoghi di lavoro, ieri il prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia, parlando in Piazza Maggiore a Bologna per la Festa della Repubblica del 2 giugno, ha criticato la sicurezza sul lavoro in Emilia, dicendo che “la maggior parte delle vittime si sono avute sui luoghi di lavoro, in strutture anche recenti che si sono tuttavia rivelate inidonee”.

(10 risposte sul terremoto in Emilia)

Nelle prossime settimane, intanto, “la mappa sismica dell’Emilia-Romagna verrà aggiornata per tenere conto del rischio maggiore in pianura” come ha anticipato al Corriere di Bologna il responsabile del servizio geologico e sismico della Regione, Raffaele Pignone. Dunque, le zone colpite dal terremoto in Emilia verranno passate al livello 2 (rischio di scosse forti).

(Le foto delle crepe causate dal terremoto in Emilia)

Nelle ultime ore c’è stata anche una polemica tra INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) e il servizio geologico e sismico dell’Emilia. Ieri l’INGV aveva detto che nelle zone colpite dal terremoto “si è accumulato un notevole deficit di protezione sismica, che è in parte responsabile dei danni avvenuti”. Il riferimento è alle norme contenute nella mappa antisismica del 2003, che secondo l’INGV sarebbero state applicate a rilento dagli enti locali emiliani. Pignone ha definito “inaccettabili” le dichiarazioni dell’INGV.

foto: AP/Luca Bruno