Che cosa succede in Vaticano

Oggi è stato arrestato un uomo - l'"aiutante di camera" del Papa - per la storia delle informazioni riservate arrivate alla stampa

Oggi padre Federico Lombardi, il gesuita direttore della Sala Stampa della Santa Sede e in quanto tale una sorta di “portavoce” del Vaticano, ha dichiarato all’agenzia di stampa ANSA che il responsabile della recente diffusione di documenti riservati che riguardavano le massime gerarchie vaticane è stato “individuato” e che “si trova ora a disposizione della magistratura vaticana per ulteriori approfondimenti”. L’uomo sarebbe stato interrogato questa mattina dal “promotore di giustizia” della Città del Vaticano, Nicola Picardi. Il promotore di giustizia è la massima autorità del sistema giudiziario vaticano.

Il Foglio ha annunciato intorno a mezzogiorno, sul proprio sito, il nome dell’uomo arrestato: si tratterebbe di Paolo Gabriele, “aiutante di camera” della famiglia pontificia. Poco tempo dopo la notizia è stata confermata anche dall’ANSA, che ha citato proprie fonti. L’aiutante di camera è un laico ed è il cameriere personale del papa. Si tratta di un dignitario di secondo piano nella famiglia pontificia, il numeroso gruppo di persone che lavorano intorno al papa con compiti diversi, dall’organizzazione della vita quotidiana del pontefice ai più importanti compiti di governo della Città del Vaticano.

I documenti riservati
La vicenda dei documenti riservati che sono usciti dal Vaticano e sono stati resi pubblici è iniziata a fine gennaio del 2012: una puntata della trasmissione Gli Intoccabili di Gianluigi Nuzzi, che da tempo fa inchieste sul Vaticano e ha pubblicato nel 2009 un libro intitolato Vaticano S.p.A., presentava “quattro diverse storie ricostruite attraverso documenti riservati”. Queste ruotavano intorno all’idea che l’opera riformatrice della Chiesa da parte del papa Benedetto XVI incontrasse decise resistenze e provocasse lotte di potere.

Una delle storie, quella che causò le maggiori polemiche e una nota polemica del Vaticano firmata da padre Lombardi, parlava del caso del segretario generale del governatorato monsignor Viganò e citava sue lettere al papa e al cardinale Bertone, apparentemente riservate. Nelle puntate successive, Nuzzi era tornato diverse volte sulla vicenda.

Circa due settimane dopo, il Fatto Quotidiano mise in prima pagina la notizia di un presunto complotto contro Benedetto XVI, che avrebbe portato alla scelta di un nuovo papa entro la fine di quest’anno. Il quotidiano citava un appunto inviato alla Segreteria di Stato vaticana e al segretario di Joseph Ratzinger. Anche in questo caso padre Federico Lombardi commentò la vicenda: attraverso Radio Vaticana, Lombardi disse che “il Vaticano ha ora i suoi leaks, le sue fughe di documenti che tendono a creare confusione e sconcerto e a facilitare una messa in cattiva luce del Vaticano”.

L’ultimo capitolo della storia riguarda ancora Gianluigi Nuzzi. Negli ultimi giorni sono circolate diverse notizie tratte dal suo ultimo libro, Sua Santità, pubblicato da Chiarelettere e ancora una volta dedicato a Benedetto XVI. Nel libro si citano altri documenti riservati, tra cui lettere inviate da personalità importanti al papa in occasione dello scorso Natale, con allegati assegni e donazioni in denaro.

Nuzzi, ospite della trasmissione La Zanzara su Radio 24, ha detto pochi giorni fa che le persone che gli hanno passato i documenti sono parecchie:

Le persone che hanno deciso di fare uscire le carte sono una ventina, non uno o due. Io personalmente ho avuto a che fare con quattro, cinque persone. Questi non sono cardinali in guerra tra di loro ma sono i piccoli ingranaggi del Vaticano che hanno voglia di far sapere certe cose che altrimenti rimarrebbero nascoste.

Compatibilmente con le note reticenze e con la riservatezza degli ambienti vaticani, bisognerà quindi capire nei prossimi giorni e settimane se Paolo Gabriele – il cui nome non è stato confermato ufficialmente – sia stato l’unico responsabile della pubblicazione di notizie. Gabriele è da molti anni al servizio del papa ed è descritto come una persona estremamente fedele e devota. Gli scontri tra gruppi di potere all’interno della curia pontificia, ad ogni modo, fanno sospettare diversi esperti degli affari vaticani che Gabriele sia solo una sorta di capro espiatorio per una vicenda più complessa e con diversi protagonisti.

foto: Franco Origlia/Getty Images