Il Pakistan ha bloccato Twitter

Era usato per pubblicizzare una gara di caricature di Maometto: è stato sospeso fino a quando non rimuoverà i contenuti giudicati offensivi e blasfemi

SAN FRANCISCO, CA - SEPTEMBER 13: Twitter Director of Web Business Development April Underwood speaks onstage at Day 2 of TechCrunch Disrupt SF 2011 held at the San Francisco Design Center Concourse on September 13, 2011 in San Francisco, California. (Photo by Araya Diaz/Getty Images for TechCrunch)
SAN FRANCISCO, CA - SEPTEMBER 13: Twitter Director of Web Business Development April Underwood speaks onstage at Day 2 of TechCrunch Disrupt SF 2011 held at the San Francisco Design Center Concourse on September 13, 2011 in San Francisco, California. (Photo by Araya Diaz/Getty Images for TechCrunch)

Oggi le autorità del Pakistan hanno bloccato l’accesso a Twitter perché era utilizzato per pubblicizzare una gara di caricature raffiguranti Maometto, che era stata lanciata inizialmente su Facebook.

Mohammad Yaseen, a capo dell’autorità per le telecomunicazioni pachistana, ha dichiarato alla Associated Press che il blocco è scattato perché, a differenza di Facebook, Twitter non avrebbe accettato di rimuovere i contenuti accusati di blasfemia.

Yassen ha anche dichiarato che il blocco, deciso dal ministero per l’Informazione e la Tecnologia, sarà tolto non appena Twitter deciderà di accettare la richiesta delle autorità pachistane di togliere i contenuti ritenuti offensivi nei confronti del profeta Maometto e della religione islamica.

Secondo quanto riporta l’Associated Press un caso simile era già accaduto in Pakistan nel 2010. All’epoca fu Facebook ad essere bloccato dalle autorità, sempre per aver pubblicizzato una competizione di disegni e caricature su Maometto. La situazione si risolse dopo due settimane, quando Facebook accettò di censurare i contenuti accusati di blasfemia.

foto: Araya Diaz/Getty Images for TechCrunch