Il centrosinistra chiede l’annullamento del voto a Catanzaro

Il testo dell'esposto presentato dopo la verifica di irregolarità e col conteggio dei voti tuttora sospeso: ma in serata l'ufficio elettorale dichiara vincitore e sindaco Sergio Abramo

23.10 – Dice il candidato sconfitto Salvatore Scalzo: «La proclamazione da parte dell’ufficio elettorale centrale mi sembra una decisione inopportuna perchè, da un lato, si segnalano e si verbalizzano gravissime irregolarità in una sezione e che non hanno precedenti nella storia di questa città, e dall’altro si considerano i voti della stessa nel computo finale. Posso comprendere che la Commissione, che tra l’altro ha svolto un lavoro di controllo molto positivo ed apprezzabile, abbia voluto lasciare ad una seconda fase tutti i controlli e gli accertamenti di rilevanza penale che riguardano le accertate irregolarità del voto. Ma ritengo, come tutte le forze politiche che oggi si sono presentate in Prefettura, che proprio quelle accertate irregolarità, unite ad altre diffuse e preoccupanti anomalie presenti in diverse sezioni ed unite ancora ad un’inchiesta in corso sulla compravendita di voti, avrebbero dovuto spingere la Commissione a non chiudere con la proclamazione.
Oggi il sindaco Abramo si ritrova in una situazione di legittimità e trasparenza democratica ridotte e sotto il peso di ombre che non fanno bene nè alla sua futura amministrazione, nè alla nostra città. Da parte nostra c’è l’intenzione di procedere ai ricorsi necessari e successivi nella consapevolezza che la battaglia per il voto libero e la democrazia sia un obbligo nei confronti della città tutta».

Aggiornamento 22.09 – L’Ufficio elettorale centrale ha dichiarato Abramo sindaco di Catanzaro, a conclusione dello scrutinio delle tre sezioni che erano rimaste aperte e della verifica dei verbali delle altre 87 sezioni. «Abbiamo trasmesso la dichiarazione di proclamazione di Abramo avendo superato la maggioranza assoluta dei voti, fissata a 28.673. Abramo ne ha avuti 28.803, 130 sopra il 50%».

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Dopo le irregolarità che si sono verificate nel conteggio dei voti alle elezioni amministrative di Catanzaro, che hanno portato alla sospensione dello spoglio lunedì e alla mancanza a tutt’ora di chiarezza sui dati definitivi e sulla correttezza dei conteggi, tutti i partiti del centrosinistra (ovvero tutti i partiti con l’esclusione di PdL e Api, che appoggiavano il candidato dato in vantaggio) hanno presentato una richiesta di annullamento dell'”intera procedura elettorale”, con l’esposto che segue.

A Sua Eccellenza Ministro degli Interni
Dott.ssa Cancellieri
Sua Eccellenza Prefetto di Catanzaro Dott. Reppucci
Ufficio Elettorale Centrale
Ill.mo Sig. Presidente della Corte di Appello di Catanzaro
Ill.mo Sig. Procuratore Generale della Repubblica di Catanzaro
LORO SEDI

I sottoscritti rappresentanti delle liste impegnate nella competizione elettorale svoltasi nei giorni 6 e 7 maggio 2012 per la elezione del Consiglio Comunale ed il Sindaco di Catanzaro;
Premesso che

– nell’espletamento dell’elezione sopra citata si sono verificate molteplici irregolarità;
a quanto è dato sapere l’ufficio centrale ha riscontrato nella seduta del 9 maggio 2012 gravissime irregolarità che inficiano l’intera elezione effettuata nella sezione 85 del Comune di Catanzaro idonee per la loro gravità ad invalidare l’intero procedimento elettorale; sezione nella quale al momento risultano 3 schede votate e non vidimate, 2 schede votate in più rispetto agli elettori registrati e la presenza di schede stranamente deteriorate;

– irregolarità di medesima portata e natura sono state consumate diffusamente in moltissime sezioni fra le quali, si segnala a titolo meramente esemplificativo quanto riscontrato nella Sez 56; più’ in particolare in detta sezione risultano iscritti 939 – votanti 729 compresi 1 rappresentante di lista e 3 componenti di seggio. Alla fine 715 voti attribuiti ai sindaci, 4 contestate e verbalizzate, 9 schede nulla e 3 bianche. Totale 731 (2 voti in più). La rappresentante di lista voleva verbalizzare che il numero dei votanti non corrispondeva con il numero di schede che risultava dalla somma delle schede conteggiate. Non è stato né consentito al rappresentante di verbalizzare, né è stata presa in considerazione la proposta del rappresentante di ricontare il numero di schede spogliate per verificare che fosse uguali al numero dei votanti;

– numerosi elettori denunziano la mancata assegnazione di voti ai candidati per i quali hanno espresso preferenze;

– moltissimi rappresentanti di lista e scrutatori dichiarano che gli uffici elettorali delle sezioni hanno assegnato voti riportati in schede radicalmente nulle e al contempo hanno qualificato come nulle schede perfettamente valide;

– la Procura della Repubblica ha aperto un’indagine in ordine alla probabile compravendita del voto da parte di uno o più candidati di liste presentate a sostegno del candidato a sindaco Abramo;

– ogni eventuale provvedimento sanzionatorio da parte delle autorità preposte non turba la stabilità e la continuità dell’attività amministrativa del comune attualmente affidata ad un commissario prefettizio; si da escludere che qualunque indugio nella odierna definizione delle procedure elettorali possa ledere, turbare o ridurre la tutela dell’interesse pubblico connesso all’immediato insediamento degli organi comunali.

L’insieme degli elementi sopra esposti costituiscono vizi capaci di invalidare l’intera procedura elettorale laddove si intravedono generali e diffusi fenomeni di condizionamenti, turbative, irregolarità, illiceità, illegittimità dell’intera procedura elettorale.
Si voglia tenere in considerazione che le circostanze sopra esposte sono solo una parziale e sintetica rappresentazione delle violazioni ad oggi riscontrate, in quanto è fatto certo che molteplici altre circostanze saranno riferite nelle sedi competenti.

Tanto premesso si invitano gli uffici preposti, a non procedere alla dichiarazione di legittimità di procedura elettorale ed alla conseguente proclamazione degli eletti e ad accertare e verificare con compiutezza la regolarità dell’intera procedura elettorale svoltasi il 6 ed il 7 di maggio per l’elezione del sindaco della città di Catanzaro;
adottando per l’effetto ogni opportuno provvedimento e in presenza delle condizioni di Legge annullare, ai sensi degli artt. 77, 79 e 85 DPR 570/1960, l’intera procedura elettorale svoltasi il 6 ed il 7 di maggio per l’elezione del sindaco della città di Catanzaro;
chiedono a tutte le autorità sopra epigrafate l’adozione di ogni provvedimento, di loro rispettiva competenza, al fine di garantire la piena legittimità e trasparenza delle procedure elettorali e la libera espressione del voto da parte dell’elettorato catanzarese.

Catanzaro 10 maggio 2012