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  • Mercoledì 9 maggio 2012

Le perquisizioni al Monte dei Paschi

Diverse sedi della banca sono state perquisite per indagini che sono iniziate nel 2007 e riguardano l'acquisizione di Banca Antonveneta

Questa mattina la Guardia di Finanza ha perquisito diverse sedi del gruppo Monte dei Paschi di Siena, della Fondazione Monte dei Paschi e abitazioni private di personalità collegate alla banca. Tra gli edifici dove si sono svolte le perquisizioni c’è anche Rocca Salimbeni, lo storico palazzo trecentesco che è sede centrale della banca a Siena, e alcune sedi del comune e della provincia di Siena. Nel corso della giornata il titolo di MPS ha perso in Borsa più del 7 per cento.

Come ha spiegato la Procura di Siena in un comunicato stampa, le indagini che hanno portato alle perquisizioni sono iniziate nel 2007 e riguardano l’acquisizione di Banca Antonveneta, che venne comprata dalla banca spagnola Banco Santander alla fine di quell’anno (alla fine della contestata e intricata vicenda cosiddetta “Bancopoli”). A Siena sono stati perquisiti anche la casa e l’ufficio di Giuseppe Mussari, ex presidente di MPS e attuale presidente dell’ABI, Associazione Banche Italiane. Mussari non è indagato.

Il comunicato dice che “le ipotesi investigative riguardano i reati di manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle Autorità di Vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie alla acquisizione di Banca Antonveneta ed ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Monte dei Paschi.” L’ufficio stampa di MPS ha specificato che la perquisizione riguarda l’aumento di capitale della banca del 2008, e soprattutto un particolare strumento finanziario, il fresh, che venne emesso da MPS per un valore di un miliardo di euro per finanziare l’acquisto di Antonveneta.

Da diverso tempo la fondazione bancaria che ha il controllo del Monte dei Paschi di Siena – che con le sue attività di finanziamento sostiene una parte importante dell’economia senese – si trova in difficoltà economiche. A metà febbraio, la fondazione ha annunciato che venderà fino al 15 per cento delle quote della banca in suo possesso.

foto: AP Photo/Luca Bruno