La retrospettiva dei Kraftwerk al MOMA

Foto e video delle otto serate in cui la band tedesca ha ripercorso quasi tutto il suo repertorio musicale

10 aprile 2012, New York, Stati Uniti (Mike Coppola/Getty Images)
10 aprile 2012, New York, Stati Uniti (Mike Coppola/Getty Images)

Da qualche giorno, il MOMA (Museum Of Modern Art) di New York ospita una serie di concerti live della storica band tedesca di musica elettronica Kraftwerk. Il Museo ha organizzato nel suo Marron Atrium la “Retrospective 1 2 3 4 5 6 7 8”, una retrospettiva di otto serate, iniziata il 10 aprile e che si concluderà domani, nella quale la band ripercorre quasi tutto il suo repertorio musicale. Ogni serata del MOMA, infatti, è dedicata alle performance live di uno degli otto album dei Kraftwerk scelti per la retrospettiva, in ordine cronologico. In ogni concerto, tuttavia, vengono aggiunte canzoni di altri album e adattamenti vari. Per i live, inoltre, viene utilizzata ogni volta una diversa scenografia in 3D.

La prima serata è stata dedicata all’album Autobahn del 1974. Poi è toccato, in successione, a Radio-Activity (1975), Trans-Europe Express (1977), The Man-Machine (1978), Computer World (1981) e Techno Pop (1986). Stasera i Kraftwerk suoneranno dal vivo l’album The Mix (1991) per poi chiudere la rassegna domani con Tour de France (2003).

I Kraftwerk sono una band di Düsseldorf e vengono considerati precursori della musica elettronica. Fecero il loro esordio nel 1970 con l’album Kraftwerk, ma è stata l’uscita di Autobahn nel 1974 a renderli famosi in tutto il mondo. I Kraftwerk sono famosi per la loro riservatezza: odiano il telefono e negli anni hanno concesso molto raramente interviste, utilizzando tra l’altro dei robot al loro posto. I Kraftwerk hanno permesso al MOMA e ai giornalisti la registrazione di solo 3 minuti dello show di otto serate, anche se molti video filmati dagli spettatori sono disponibili da giorni su YouTube.