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  • Domenica 15 aprile 2012

Gli attacchi in Afghanistan

Sono stati lanciati razzi contro il parlamento e le ambasciate straniere a Kabul, i talebani annunciano l'inizio della "grande offensiva di primavera"

JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images)
JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images)

Punto della situazione, 19.00 – Per tutta la giornata di oggi ci sono stati attacchi coordinati delle milizie talebane in diversi punti della capitale dell’Afghanistan, Kabul, e in altre zone del paese. A Kabul sono stati colpiti l’edificio del parlamento e alcune ambasciate dei paesi occidentali, che si trovano all’interno della cosiddetta “green section”. Secondo l’ultimo bilancio del ministero dell’Interno afgano, almeno 17 miliziani sono rimasti uccisi e 26 persone sono rimaste ferite, tra cui 17 poliziotti e nove civili. L’ultimo attacco di così larga scala a Kabul risaliva al settembre 2011, quando uomini armati salirono su un edificio in costruzione e spararono sull’ambasciata degli Stati Uniti e il quartier generale della NATO.

Aggiornamento 17.22 – Secondo la NATO, almeno 14 afgani sono morti negli attacchi talebani di oggi a Kabul e altre città. Sette di questi sarebbero guerriglieri, mentre i feriti sarebbero almeno 24.

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Stamattina a Kabul in Afghanistan alcuni gruppi di uomini armati hanno attaccato il quartiere della capitale dove sono presenti le sedi della NATO, del Parlamento afgano e di varie ambasciate straniere, tra cui quelle di Stati Uniti, Regno Unito e Germania (la zona viene chiamata anche “green section”). Le notizie sono ancora piuttosto confuse ma ci sarebbero state diverse esplosioni in questa zona della città, almeno dieci secondo alcuni testimoni, mentre almeno un razzo ha colpito l’ambasciata britannica, senza però provocare morti.

Altri razzi sono caduti vicino all’ambasciata tedesca e al Parlamento. Subito dopo le esplosioni sono stati sparati molti colpi di arma da fuoco contro le forze di sicurezza afgane di guardia sul posto che hanno risposto al fuoco dei guerriglieri, in attesa di rinforzi da parte di soldati americani o comunque della forza di pace internazionale ISAF (International Security Assistance Force). I guerriglieri avrebbero tentato poi di entrare nel Parlamento afgano ma sarebbero stati respinti. Ora si sarebbero rifugiati in tre diversi edifici nel centro della capitale, tra cui il Kabul Star Hotel, dove si sarebbero barricati.

Contemporaneamente, gli attacchi sono proseguiti in altre città afgane. A Jalalabad, nel nord-est dell’Afghanistan, quattro attentatori kamikaze hanno attaccato una base aerea dei soldati americani. Uno di loro è riuscito a farsi esplodere, mentre le forze di sicurezza intorno alla base sarebbero riuscite a bloccare gli altri tre. Altri attacchi sono avvenuti nelle vicine province di Logar, Ghazni e Paktia, dove un commando di talebani ha attaccato diversi edifici governativi locali.

Per ora non si hanno notizie di morti o feriti nelle sedi diplomatiche o tra le forze di sicurezza afgane e straniere. Il portavoce del ministero degli Interni afgano ha detto che due guerriglieri sono stati uccisi a Kabul, oltre al kamikaze morto a Jalalabad. I talebani afgani, tramite un loro portavoce, Zabiullah Mujahid, hanno rivendicato gli attacchi di oggi avvenuti in varie province del paese. Sempre Mujahid ha detto alla Reuters che questi attacchi, “pianificati per mesi”, segnano l’inizio della “grande offensiva di primavera” dei talebani contro il governo afgano e le forze di sicurezza del paese.

foto: JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images