• Mondo
  • Mercoledì 28 marzo 2012

La dura vita dei candidati francesi

Le foto più belle dell'ultima settimana di campagna elettorale in Francia, e come sono cambiati i sondaggi dopo Tolosa

France's President and candidate for re-election in 2012, Nicolas Sarkozy, greets a local residence as he visits the medieval city of Guerande, western France, Tuesday, March 27, 2012. (AP Photo/Michel Euler)
France's President and candidate for re-election in 2012, Nicolas Sarkozy, greets a local residence as he visits the medieval city of Guerande, western France, Tuesday, March 27, 2012. (AP Photo/Michel Euler)

A meno di un mese dal primo turno delle elezioni presidenziali francesi, il candidato socialista François Hollande è tornato in testa nelle intenzioni di voto. A oggi, secondo un sondaggio IPSOS Logica, Hollande avrebbe al primo turno ancora il 28 per cento delle preferenze, contro il 27,5 per cento di Sarkozy. In questo caso, riscavalcherebbe il presidente uscente che dopo l’uccisione del terrorista Mohammed Merah aveva guadagnato diversi punti nei sondaggi. Per quanto riguarda il conseguente ballottaggio, invece, secondo i sondaggi Hollande sarebbe sempre in testa con il 54 per cento delle intenzioni di voto contro il 46 di Sarkozy. In questo caso Hollande avrebbe perso un po’ di consensi, in quanto circa due settimane fa aveva circa 12 punti di vantaggio nel secondo turno rispetto a Sarkozy. Per quanto riguarda gli altri contendenti, il leader dell’estrema sinistra Jean-Luc Mélenchon sarebbe molto vicino nelle intenzioni di voto a Marine Le Pen (leader del partito di estrema destra Fronte Nazionale): i due oscillerebbero intorno al 15 per cento delle preferenze, mentre il centrista François Bayrou sarebbe fermo all’11.

Dopo l’uccisione di Mohammed Merah, il responsabile delle stragi di Montauban e Tolosa, Sarkozy ha promesso leggi più dure sui frequentatori di forum online di estremisti islamici e sull’ingresso di imam fondamentalisti in Francia e anche grazie a questo ha guadagnato un po’ di consenso. I francesi sembrano complessivamente molto più interessati ad altri temi, come l’occupazione e l’economia, piuttosto che alla sicurezza. Secondo l’ultimo sondaggio BVA pubblicato ieri da Le Parisien, solo l’8 per cento dei francesi considera la “sicurezza interna” il problema più grave al momento, mentre ben l’81 per cento dice che il caso Merah non avrà alcuna influenza sul loro voto. A questo proposito, non sono rassicuranti per Sarkozy gli ultimi dati di economia e occupazione in Francia: il numero dei disoccupati francesi che cercano lavoro è salito nel febbraio scorso a 2,87 milioni (record degli ultimi 12 anni, la disoccupazione è ora al 9,8 per cento), mentre nell’ultimo trimestre del 2011 il PIL della Francia è cresciuto solo dello 0,2 per cento.