• Mondo
  • Martedì 27 marzo 2012

Via da Seul

Le foto dell'ultimo giorno al vertice in Corea del Sud: foto di gruppo, rivali che chiacchierano, Monti assorto, il tavolo delle donne e Obama ovunque

Aussenminister Guido Westerwelle (FDP, hinten, l.) geht am Dienstag (27.03.12) in Seoul in Suedkorea beim Gipfeltreffen des "2012 Seoul Nuclear Security Summit" an anderen Teilnehmern vorbei zum Gruppenfoto. Westerwelle mahnt, beim Kampf fuer nukleare Sicherheit nicht nur atomwaffenfaehiges Material in den Blick zu nehmen. Auch zivil genutzte Substanzen seien eine Gefahr und koennten fuer "schmutzige Bomben" missbraucht werden, sagte der FDP-Politiker am Dienstag beim Nukleargipfel in der suedkoreanischen Hauptstadt Seoul. Weniger als zehn Staaten seien im Besitz von Kernwaffen, nur etwa 30 Laender betrieben Atomkraftwerke, aber fast ueberall auf der Welt gebe es andere Strahlenquellen - in Medizin, Forschung und Industrie. Dieses Material muesse genauso geschuetzt werden wie etwa gefaehrliche Abfaelle aus Kernkraftwerken. Seit Montag (26.03.12) berieten die Staats- und Regierungschefs aus mehr als 50 Laendern in Seoul ueber Wege, um ungeschuetztes Nuklearmaterial weltweit zu sichern und den illegalen Handel damit einzudaemmen. (zu dapd-Text)
Foto: Axel Schmidt/dapd
Aussenminister Guido Westerwelle (FDP, hinten, l.) geht am Dienstag (27.03.12) in Seoul in Suedkorea beim Gipfeltreffen des "2012 Seoul Nuclear Security Summit" an anderen Teilnehmern vorbei zum Gruppenfoto. Westerwelle mahnt, beim Kampf fuer nukleare Sicherheit nicht nur atomwaffenfaehiges Material in den Blick zu nehmen. Auch zivil genutzte Substanzen seien eine Gefahr und koennten fuer "schmutzige Bomben" missbraucht werden, sagte der FDP-Politiker am Dienstag beim Nukleargipfel in der suedkoreanischen Hauptstadt Seoul. Weniger als zehn Staaten seien im Besitz von Kernwaffen, nur etwa 30 Laender betrieben Atomkraftwerke, aber fast ueberall auf der Welt gebe es andere Strahlenquellen - in Medizin, Forschung und Industrie. Dieses Material muesse genauso geschuetzt werden wie etwa gefaehrliche Abfaelle aus Kernkraftwerken. Seit Montag (26.03.12) berieten die Staats- und Regierungschefs aus mehr als 50 Laendern in Seoul ueber Wege, um ungeschuetztes Nuklearmaterial weltweit zu sichern und den illegalen Handel damit einzudaemmen. (zu dapd-Text) Foto: Axel Schmidt/dapd

Si è concluso il vertice sulla sicurezza nucleare a Seul, a cui hanno partecipato i rappresentanti di più di cinquanta paesi. I leader hanno discusso misure per affrontare la minaccia del terrorismo nucleare, tra cui la protezione delle centrali e la lotta contro il traffico di materiale nucleare. Alla fine del vertice i partecipanti hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui si impegnano a cooperare per impedire che terroristi si approprino di materiale nucleare. E si sono fatti la tradizionale foto di gruppo, tra le molte altre scattate in queste circostanze. Dentro ci finisce un po’ di tutto: moltissimo Obama, la cui incredibile fotogenia non ha smesso di affascinare i fotografi; le chiacchierate tra capi di governi dai rapporti tutt’altro che ottimi, come quelle tra il premier pakistano Gilani e quello indiano Singh o lo stesso Obama; il caso che mette una accanto all’altra tre primi ministri donne, immagine che qualche anno fa sarebbe stato molto più complicato vedere.

Durante il vertice si è discusso anche dell’annuncio della Corea del Nord di lanciare un missile sperimentale il prossimo aprile: secondo il paese il lancio servirà a portare in orbita un satellite, ma secondo Stati Uniti e Giappone l’operazione sarebbe un pretesto per effettuare un nuovo test missilistico. Il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda ha invitato la Corea del Nord a rinunciare al lancio e anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha invitato il governo nordcoreano ad «avere il coraggio di perseguire la pace». Oggi la Corea del Nord ha risposto che non sospenderà il lancio, ribadendo che è pacifico. Durante il vertice Obama ha anche detto che «basterebbe soltanto una piccola quantità di questi materiali, per uccidere centinaia di migliaia di persone innocenti: e non è un’esagerazione, ma la realtà che dobbiamo affrontare. La sicurezza del mondo dipende dalle azioni che intraprendiamo».

Lee saluta tutti, Le foto delle fatiche del presidente della Corea del Sud, alle prese con un fiume di politici arrivati da tutto il mondo a Seul: vediamo quanti ne riconoscete
Le forze speciali della Corea del Sud, Le foto della tamarra cerimonia di presentazione delle nuove unità anti-terrorismo in vista del vertice internazionale di Seul