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  • Domenica 25 marzo 2012

L’Unione Africana si muove per Kony

L'organizzazione ha annunciato l'invio di cinquemila soldati per prendere il capo ribelle, reso celebre dal documentario pubblicato all'inizio di marzo

This handout picture released on March 17, 2012 by the African Union-United Nations Information Support Team shows Somali National Army (SNA) soldiers parading as part of a passing-out ceremony marking the conclusion of a 10-week advanced training course conducted by the military component of the African Union Mission in Somalia (AMISOM)Six-hundred thirty troops from different brigades of the SNA were taught and mentored on leadership skills, weapons handling field military tactics during the two and a half month course and will now deploy back to their units. AFP PHOTO/ AU-UN/ STUART PRICE

RESTRICTED TO EDITORIAL USE-MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO/ AU-UN/ STUART PRICE"-NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS-DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENT (Photo credit should read STUART PRICE/AFP/Getty Images)
This handout picture released on March 17, 2012 by the African Union-United Nations Information Support Team shows Somali National Army (SNA) soldiers parading as part of a passing-out ceremony marking the conclusion of a 10-week advanced training course conducted by the military component of the African Union Mission in Somalia (AMISOM)Six-hundred thirty troops from different brigades of the SNA were taught and mentored on leadership skills, weapons handling field military tactics during the two and a half month course and will now deploy back to their units. AFP PHOTO/ AU-UN/ STUART PRICE RESTRICTED TO EDITORIAL USE-MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO/ AU-UN/ STUART PRICE"-NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS-DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENT (Photo credit should read STUART PRICE/AFP/Getty Images)

L’Unione Africana ha deciso di inviare una spedizione militare di circa 5000 uomini con l’obiettivo di combattere e eliminare l’Esercito di Resistenza del Signore guidato da Joseph Kony, che si pensa si trovi attualmente nella giungla della Repubblica Centrafricana. La missione sarà guidata dall’Uganda, il paese di origine di Kony e anche il campo d’azione principale del suo esercito negli anni passati, ma parteciperanno anche militari della Repubblica Centrafricana, del Congo e del Sud Sudan, anch’essi coinvolti dalle incursioni del LRA negli ultimi anni.

(Il regista di “Kony 2012” non sta bene)

L’Unione Africana è un’organizzazione internazionale che ha 54 membri, ovvero tutti gli stati del continente africano con l’eccezione del Marocco (che la lasciò nel 1984 in polemica con la decisione della maggioranza degli stati membri di riconoscere l’indipendenza del Sahara Occidentale). A partire dal 2004, l’Unione Africana, attraverso il Consiglio per la Sicurezza e la Pace, ha autorizzato diverse operazioni di peacekeeping e l’invio di contingenti militari in alcune zone del continente, in particolare in Somalia e in Darfur.

L’inviato dell’Unione Africana in Uganda, Francisco Madeira, citato dalla CNN, ha detto che la missione avrebbe l’appoggio degli Stati Uniti e quindi l’aiuto dei 100 soldati statunitensi che sono già in Uganda dall’ottobre scorso con il ruolo di “consiglieri militari”. Il contingente sarà basato in Sud Sudan e non sono chiari i tempi di impiego dei soldati. Madeira ha anche aggiunto che l’Unione Africana è risoluta nell’usare la forza militare per eliminare Kony, che è accusato, tra le altre cose, di aver rapito centinaia di bambini dai villaggi ugandesi per costringerli a combattere per lui.

(Il documentario contro Joseph Kony)

Da quando nel 2006 è stato scacciato dall’Uganda, l’Esercito di Resistenza del Signore di Kony ha iniziato a spostarsi nei paesi confinanti con l’Uganda, causando danni e morti. Secondo l’inviato speciale dell’ONU, Abou Moussa, ora Kony si troverebbe sul territorio della Repubblica Centrafricana con un esercito che, dopo numerose defezioni negli ultimi tempi, ormai conterebbe soltanto tra le 200 e le 700 unità.

(Chi ha fatto il video contro Kony)

La storia di Joseph Kony, che da oltre due decenni combatte nella regione, ha interessato i media e l’opinione pubblica mondiale dopo che Kony2012, il documentario realizzato dall’organizzazione non governativa americana Invisible Children e diffuso all’inizio di marzo, visto in pochi giorni da decine di milioni di persone su YouTube. Dopo l’uscita del video l’organizzazione Invisible Children è stata criticata sia per le modalità di investimento dei soldi delle donazioni che riceve, sia per il messaggio del documentario, accusato di inesattezze e eccessiva semplificazione.

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foto: STUART PRICE/AFP/Getty Images