I sette Consigli comunali sciolti per mafia

Il Consiglio dei ministri ha deciso di intervenire in un comune della provincia di Torino e in Campania, Calabria e Sicilia

Ieri il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri e in base alla normativa antimafia, ha decretato lo scioglimento di sette Consigli comunali a causa di infiltrazioni mafiose. Sono stati sciolti i Consigli comunali di Pagani (Salerno), Gragnano (Napoli), Bova Marina (Reggio Calabria), Platì (Reggio Calabria), Leinì (Torino), Salemi (Trapani) e Racalmuto (Agrigento). L’Unità prova a spiegare che cosa è successo e che cosa succederà ora.

Su proposta del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, è stato deliberato lo scioglimento dei Consigli comunali di Pagani (Salerno); di Gragnano (Napoli), di Bova Marina (Reggio Calabria), di Platì (Reggio Calabria), di Leinì (Torino), di Salemi (Trapani) e di Racalmuto (Agrigento). Per tutti i Consigli comunali lo scioglimento è stato disposto ai sensi della normativa antimafia.

Con particolare riferimento ai due Consigli comunali siciliani, il Consiglio dei Ministri ha ascoltato l’intervento dell’assessore alle autonomie locali della Regione siciliana, Caterina Chinnici, che ha portato a testimonianza sia la propria esperienza istituzionale, ribadendo l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata, sia la propria esperienza umana, in quanto figlia di un magistrato ucciso dalla mafia.

Pagani: era già accaduto nel ’93
Era già accaduto nel marzo 1993, quando il consiglio comunale di Pagani (Salerno) fu sciolto per infiltrazione mafiosa. A distanza di 19 anni il Consiglio dei ministri, su richiesta del capo del dicastero dell’Interno, Cancellieri, ha deliberato lo scioglimento del consesso civico paganese, dove a seguito delle dimissioni del sindaco facente funzioni, Fabio Petrelli, era stato nominato un commissario prefettizio, Maurizio Bruschi, affiancato dal sub commissario Savina Macchiarelli. Petrelli era diventato sindaco facente funzioni dopo l’elezione di Alberico Gambino nelle file del Pdl al consiglio regionale della Campania. Gambino venne arrestato dai carabinieri assieme ad altre 12 persone il luglio scorso su disposizione della Direzione distrettuale antimafia di Salerno.

(Continua a leggere sul sito de l’Unità)