Che cosa ne sarà di Tacheles

Le foto e la storia della famosa galleria d'arte autogestita e centro sociale di Berlino, che sta rischiando la chiusura definitiva

(JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images)
(JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images)

Tacheles è una famosa galleria d’arte moderna autogestita e centro sociale di Berlino. Giovedì scorso è iniziato lo sgombero dell’edificio occupato da decine di artisti il 13 febbraio 1990, che è stato deciso dall’amministratore giudiziario tedesco Holger Schwemer. Ieri un giudice tedesco ha annullato lo sgombero e il sequestro del locale, che è stato riaperto ad artisti e turisti. Ieri sera, circa 700 persone avevano partecipato a una manifestazione davanti all’ingresso di Tacheles su Oranienburger Straße, durata fino alle 22, mentre la polizia circondava l’edificio con un centinaio di agenti.

La situazione oggi
I rappresentanti di Tacheles hanno duramente criticato la decisione e hanno chiamato in causa anche il sindaco di Berlino, Klaus Wowereit (SPD, socialdemocratico), che ha sempre parlato di “apertura culturale” della capitale tedesca. La decisione dello sgombero era arrivata dopo che nel 2008 è scaduto il contratto d’affitto con il gruppo d’investimento Fundus, che fino a quel momento aveva concesso gli spazi per la cifra simbolica di 1 euro al mese. Fundus, tramite la banca Hsh Nordbank, aveva acquistato l’area nel 1998 e ora vuole cacciare gli occupanti per utilizzare l’edificio in un altro modo e farne molto probabilmente un centro commerciale. Già nell’aprile 2011, Hsh Nordbank aveva provato a sgomberare l’edificio di Tacheles e, nella circostanza, erano stati liberati alcuni locali (tra cui quello delle proiezioni) in cambio di un milione di euro ad alcuni occupanti.

Ora la situazione è molto incerta. Gli occupanti hanno detto che faranno di tutto per non abbandonare Tacheles. Anche l’unione degli artisti Berufsverband Bildender Künstler (BBK) ha già detto che farà il possibile per evitare lo sgombero e ha esortato l’amministrazione comunale a comprare l’edificio. Tacheles occupa uno storico e oggi coloratissimo edificio di Oranienburger Straße, nel quartiere Mitte, al centro di Berlino. Dall’altro lato, l’edificio affaccia sulla Friedrichstraße: si trova tra Alexander Platz e la “Neue Synagoge”, nel quartiere ebraico Scheunenviertel. Il nome Tacheles, del resto, ha origini legate alla cultura ebraica: Tacheles significa in yiddish “parlare chiaro”, nome scelto proprio in contrasto con la repressione della polizia segreta della Germania Est.

Che cos’è Tacheles
Oggi Tacheles è una galleria d’arte occupata dove circa 80 artisti di 30 paesi diversi vivono, lavorano ed espongono le loro opere. Tacheles è composto da una trentina di atelier, un teatro, un cinema e sale concerti, e ogni anno viene visitato da quasi 500 mila persone da tutto il mondo. Permette agli artisti di esporre liberamente, anche per criticare il boom del mercato dell’arte più “istituzionale” di Berlino. Tacheles ha ispirato film rimasti nella storia del cinema tedesco: qui, per esempio, sono state girate alcune scene di Good Bye Lenin di Wolfgang Becker.

Un po’ di storia
L’edificio che ora si chiama Tacheles ha una grande e complicata storia alle spalle. Di stile moderno ma con elementi classici e gotici, è stato costruito tra 1907 e 1908. Inizialmente, l’edificio si chiamava Friedrichstraßenpassage ed era utilizzato come magazzino e come spazio di esposizione della Allgemeine Elektrizitäts-Gesellschaft, la compagnia elettrica nazionale. Negli anni Trenta venne occupato dai nazisti che negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale vi detennero molti prigionieri francesi. L’edificio venne danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e i nazisti allagarono uno scantinato, che ancora oggi rimane sott’acqua.

Nel 1948, poi, l’edificio venne occupato dalla Freier Deutscher Gewerkschaftsbund (FDGB), il sindacato unitario della Repubblica democratica tedesca (DDR). L’edificio cominciò ad avere bisogno di pesanti lavori di ritrutturazione, che vennero fatti solo in parte nel corso degli anni Sessanta e Settanta: da allora si cominciò a parlare di una sua demolizione, anche perché il Comune di Berlino aveva un progetto di rivalutazione per collegare le strade Oranienburger Straße e Friedrichstraße che circondano la struttura. Parte dell’edificio venne così demolito negli anni Ottanta. Il resto doveva essere buttato giù nell’aprile del 1990. Ma due mesi prima dell’inizio dei lavori, decine di persone occuparono l’edificio, bloccarono tutto e fecero nascere il Tacheles.

foto: JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images