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  • Lunedì 19 marzo 2012

Le proteste a Cuba

Il governo ha arrestato 70 persone, quasi tutte donne, appartenenti alle Damas de Blanco: chiedono la liberazione dei detenuti politici

Members of dissident group Ladies in White take part in their weekly march in front of Santa Rita church in Havana, Cuba, Sunday March 18, 2012. Dissident Angel Moya says police detained his wife Bertha Soler and three dozen supporters of the Ladies in White dissident group on Sunday morning. The detentions come just over a week ahead of a visit by Pope Benedict XVI, who is likely to bring up the issue of religious, political and human rights during his tour. The image of the woman on their shirts is of Laura Pollan, the group's former leader who died in 2011 of a heart attack. (AP Photo/Franklin Reyes)
Members of dissident group Ladies in White take part in their weekly march in front of Santa Rita church in Havana, Cuba, Sunday March 18, 2012. Dissident Angel Moya says police detained his wife Bertha Soler and three dozen supporters of the Ladies in White dissident group on Sunday morning. The detentions come just over a week ahead of a visit by Pope Benedict XVI, who is likely to bring up the issue of religious, political and human rights during his tour. The image of the woman on their shirts is of Laura Pollan, the group's former leader who died in 2011 of a heart attack. (AP Photo/Franklin Reyes)

Tra sabato e domenica la polizia cubana ha arrestato 70 attivisti del gruppo delle Damas de Blanco (Signore in bianco), che chiedono la scarcerazione dei detenuti politici nel Paese. Un portavoce del gruppo ha detto che 19 persone – quasi tutte donne – sono state arrestate sabato sera durante una marcia di protesta, tre sono state rilasciate senza accuse. Domenica mattina la polizia ha arrestato altre 36 persone – tra cui la leader Bertha Soler – mentre andavano insieme a messa all’Avana: le Damas de Blanco infatti assistono insieme alla funzione e poi protestano nelle vie del centro. Dopo la messa sono state arrestate 22 donne e due uomini durante la marcia. Testimoni hanno detto che il gruppo è salito su un pullman guidato da agenti in borghese. È stato rilasciato senza accuse qualche ora dopo.

Le Damas de Blanco hanno detto che negli ultimi giorni il governo ha aumentato le pressioni verso di loro – anche in vista dell’arrivo a Cuba di papa Benedetto XVI, previsto per la prossima settimana – mentre il governo le ha accusate di essere pagate dagli Stati Uniti per minare la rivoluzione cubana. Allo stesso modo, le proteste contro il governo aumentano con l’approssimarsi della visita del Papa: molte persone sperano che questo possa migliorare in qualche modo la vita dei cubani, facendo pressione sul governo per garantire maggiore libertà e diritti o anche solo intervenendo in questioni minori. Nel 2010, per esempio, la Chiesa ebbe un ruolo importante nella liberazione di 75 oppositori del governo arrestati a marzo 2003, dopo anni di proteste da parte delle loro mogli e sorelle. Le Damas de Blanco sono nate proprio per chiedere la liberazione di quei 75 dissidenti e comprendevano inizialmente le loro mogli e sorelle. Col tempo si sono aggiunte altre donne e anche le richieste al governo si sono ampliate. All’inizio dell’anno hanno ricevuto il Premio per i difensori dei diritti umani del governo americano.

Foto: Le Damas de Blanco marciano davanti alla Chiesa di Santa Rita all’Avana. Sulle magliette hanno una foto di Laura Pollan, la leader del movimento morta nel 2011. (AP Photo/Franklin Reyes)

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