I cinghiali dello Stato di New York

Prima non c'erano e stanno diventando un serio problema per i coltivatori, che le stanno provando tutte per cacciarli e catturarli

Bob Rulf ha 82 anni e vive a Peru nello Stato di New York, dove ha una fattoria e alcune piantagioni. Dopo aver subito diverse devastazioni nei suoi campi, la scorsa primavera Rulf immaginò di avere qualche problema con alcuni cervi un po’ troppo invadenti della zona e decise di incaricare un cacciatore di occuparsi della faccenda. Grazie ad alcune telecamere a infrarossi, per fare le riprese anche di notte in assenza di luce, il fattore scoprì che il problema non erano i cervi, ma un folto gruppo di cinghiali, non avvistati prima nella zona. Da allora la presenza dei suini selvatici ha messo a dura prova la pazienza degli abitanti della Champlain Valley, che si affaccia sul lago Champlain.

I cinghiali sono da tempo un serio problema per la parte occidentale e meridionale degli Stati Uniti, mentre fino a qualche tempo fa erano sostanzialmente assenti a Est, spiega Lisa W. Foderaro sul New York Times. Questi animali riescono a colonizzare rapidamente aree molto estese di territorio perché si riproducono con estrema facilità: quando raggiungono il sesto mese di età sono già in grado di riprodursi e in media una madre partorisce una decina di piccoli. Sono spesso affetti da malattie pericolose per gli esseri umani e sono anche particolarmente aggressivi. Di giorno è molto raro vederli in giro, mentre di notte raggiungono i campi coltivati per darsi da fare indisturbati per nutrirsi. Mangiano di tutto, dalle uova degli uccelli che nidificano a terra a quelle dei serpenti, passando per il bestiame e i campi coltivati.

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Il timore delle autorità locali è che i cinghiali si stabiliscano nella zona con una grande quantità di esemplari, rendendo praticamente impossibile la loro eradicazione. A Peru si stanno attrezzando per evitare che questo accada e sono in piena emergenza per fare il più presto possibile. Cacciare e catturare questi animali non è però semplice perché sono attivi principalmente di notte e, per quanto possibile, evitano qualsiasi contatto con gli esseri umani. Le autorità locali hanno deciso di utilizzare principalmente le trappole per imprigionare i cinghiali. Sono una sorta di piccoli recinti di 9 metri di diametro, all’interno dei quali vengono inserite le esche, più che altro chicchi di mais, ciambelle e polvere per fare le gelatine dolci (Jell-O). Le trappole hanno una forma circolare per evitare che i cinghiali possano raccogliersi in un angolo, cosa che consentirebbe poi loro di salire l’uno sull’altro e di scavalcare il recinto, come già osservato in passato.

L’obiettivo è fare in modo che i cinghiali si abituino al recinto e che vi portino altri esemplari notte dopo notte. Verso la fine di marzo, gli esperti che si stanno occupando della fattoria di Rulf sperano di aver raccolto un numero sufficiente di esemplari per chiudere il cancello. Un esperimento simile era già stato condotto lo scorso anno, ma la trappola fu usata troppo presto e solamente tre cinghiali furono catturati. Gli altri animali capirono che la zona poteva essere pericolosa e da allora non vi hanno più fatto ritorno.

Si stima che in tutti gli Stati Uniti la popolazione di cinghiali superi i cinque milioni di esemplari. Sono presenti in 35 Stati e si concentrano principalmente nel Texas, in Florida, in Alabama e in California. In quelle zone il clima è ideale per la loro proliferazione, aiutata anche dal fatto che ci sono risorse per nutrirsi nelle piantagioni per buona parte dell’anno. Nello Stato di New York i cinghiali si sono diffusi in poco tempo in cinque delle 62 contee. I primi esemplari furono avvistati dieci anni fa nelle centrali contee di Onondaga e Cortland e si stima che in tutto ci siano un centinaio di cinghiali attivi sul territorio, sufficienti per portare devastazioni nelle piantagioni.

La popolazione di questi animali è cresciuta lentamente probabilmente per via delle condizioni ambientali, più difficili rispetto alle aree a Sud e a occidente degli Stati Uniti. Nei pressi della città di Peru si stima che ci siano più di 20 cinghiali, ma fare un censimento preciso è sostanzialmente impossibile. Diversi animali sono stati investiti sulle strade, causando incidenti anche seri a causa della loro stazza. Hanno un peso che oscilla tra i 45 e i 70 chilogrammi, ma sono stati catturati esemplari molto più grossi con un peso che arriva anche ai 140 chili. Oltre al sistema delle trappole, per ridurre la popolazione vengono usati altri sistemi come veleni e la caccia aerea. I cacciatori più organizzati coducono battute di caccia notturne con visori agli infrarossi, come quelli usati dall’esercito per le missioni in assenza di luce.