• Cit
  • Sabato 3 marzo 2012

Lucio Dalla, 4 marzo 1943

Dice che era un bell’uomo e veniva,
veniva dal mare
parlava un’altra lingua,
però sapeva amare
e quel giorno lui prese a mia madre
sopra un bel prato
l’ora più dolce prima di essere ammazzato

Così lei restò sola nella stanza,
la stanza sul porto
con l’unico vestito ogni giorno più corto
e benché non sapesse il nome
e neppure il paese
mi aspettò come un dono d’amore fin dal primo mese

Compiva 16 anni quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna,
le cantò la ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva,
sapeva di mare
giocava a fare la donna con il bimbo da fasciare.

E forse fu per gioco o forse per amore
che mi volle chiamare come nostro Signore
Della sua breve vita il ricordo più grosso
è tutto in questo nome
che io mi porto addosso

E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesù bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesù bambino
e ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesù Bambino

(Lucio Dalla, 4 marzo 1943)

Le più belle foto di Lucio Dalla
Un po’ di canzoni di Lucio Dalla