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  • Mercoledì 29 febbraio 2012

La pensione di Christian Wulff

L'ex presidente tedesco riceverà un vitalizio di circa 200mila euro all'anno, nonostante gli scandali e le polemiche per le sue dimissioni

Michael Gottschalk/dapd
Michael Gottschalk/dapd

Il presidente tedesco Christian Wulff riceverà una pensione da 199mila euro all’anno, nonostante si sia dimesso per alcuni “scandali” lo scorso 17 febbraio, a meno di due anni dall’inizio del suo mandato quinquennale. La decisione è dei giuristi della Presidenza della Repubblica tedesca Bundespräsidialamt, l’organismo che si occupa delle funzioni rappresentative del presidente della Repubblica federale. La pensione è stata confermata in quanto, secondo il Bundespräsidialamt, Wulff si è dimesso per “ragioni politiche” che avrebbero potuto mettere a repentaglio lo svolgimento delle sue funzioni da Presidente. In questo caso, così come quando un Presidente si dimette per motivi di salute, in Germania il vitalizio è garantito anche in caso di dimissioni anticipate. Non sarebbe stato concesso, invece, se, secondo il Bundespräsidialamt, Wulff si fosse dimesso per “ragioni personali”.

A questo punto Wulff dovrebbe ricevere la sua ricca pensione, che negli ultimi giorni era stata messa in discussione dopo il clamore che il suo caso aveva suscitato nell’opinione pubblica e sui giornali tedeschi. In realtà, la commissione bilancio del Bundestag (il Parlamento tedesco) potrebbe anche opporsi alla decisione, anche se appare improbabile, perché la pensione di Wulff sarà pagata con i soldi dei contribuenti tedeschi. Il segretario generale della SPD, Sigmar Gabriel, ha già fatto intendere che non chiederà che Wulff venga privato della sua pensione perché ciò che conta ora è la “comunione di intenti” con il principale partito tedesco, il partito cristianodemocratico CDU, soprattutto alla luce della scelta di Joachim Gauck come nuovo candidato presidente, accettata con qualche resistenza dal cancelliere Angela Merkel.

Wulff dovrebbe ricevere la pensione come gli altri ex presidenti della Repubblica tedesca ancora in vita, e cioè Walter Scheel, Richard von Weizsäcker, Roman Herzog e Horst Köhler. Quest’ultimo, come Wulff, era stato costretto a dimettersi prima della fine del suo mandato, per una frase infelice: aveva detto che la presenza dei soldati tedeschi in Afghanistan aveva come primo obiettivo gli interessi commerciali della Germania.

Christian Wilhelm Walter Wulff è nato nel giugno del 1959 ed è laureato in legge. Ha iniziato la sua carriera politica nel 1975 all’interno della CDU (Unione Cristiano Democratica). Nel 2003 è stato eletto governatore della Bassa Sassonia, sempre per la CDU. Wulff è diventato presidente tedesco a giugno del 2010 grazie al sostegno decisivo di Angela Merkel. Ma negli ultimi tempi diversi scandali hanno danneggiato notevolmente la sua immagine e lo hanno costretto a dimettersi. Tra le varie accuse, Wulff, infatti, avrebbe accettato grossi prestiti a tasso agevolato nonché il pagamento di lussuose camere di albergo da parte di alcuni amici imprenditori in circostanze ancora poco chiare, mentre un’altra volta avrebbe minacciato il tabloid tedesco Bild affinché non venisse pubblicato un servizio su di lui.

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nella foto, Christian Wulff con la moglie Bettina (Michael Gottschalk/dapd)