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  • Martedì 21 febbraio 2012

Il Capodanno in Tibet

Le foto delle celebrazioni di quest'anno, un po' più tristi del solito

Tibetan monks perform during a Tibetan New Year ceremony at the Yonghe Temple, also known as the Lama Temple in Beijing on February 21, 2012. Tibetan New Year is usually a time for festivities in China's ethnically Tibetan areas, but this year some are choosing not to celebrate after deadly unrest and a huge security clampdown. Chinese authorities have implemented what some experts say are unprecedented measures of control on vast swathes of ethnically Tibetan regions following a wave of self-immolations by Buddhist monks and nuns. AFP PHOTO/Mark RALSTON (Photo credit should read MARK RALSTON/AFP/Getty Images)
Tibetan monks perform during a Tibetan New Year ceremony at the Yonghe Temple, also known as the Lama Temple in Beijing on February 21, 2012. Tibetan New Year is usually a time for festivities in China's ethnically Tibetan areas, but this year some are choosing not to celebrate after deadly unrest and a huge security clampdown. Chinese authorities have implemented what some experts say are unprecedented measures of control on vast swathes of ethnically Tibetan regions following a wave of self-immolations by Buddhist monks and nuns. AFP PHOTO/Mark RALSTON (Photo credit should read MARK RALSTON/AFP/Getty Images)

Oggi i tibetani festeggiano l’arrivo dell’anno nuovo, la più importante festa dell’anno. I festeggiamenti durano dal primo al terzo giorno del primo mese del calendario lunare tibetano: la tradizione vuole che il primo giorno si trascorra in famiglia, che nel secondo si visitino gli amici e nel terzo i monasteri. Durante i festeggiamenti si tengono danze e canti allo scopo di cacciare simbolicamente gli spiriti maligni e accogliere il nuovo anno nella speranza che porti prosperità.

Quest’anno però molte comunità hanno preferito non festeggiare, viste le continue proteste a favore dell’indipendenza dei tibetani e la dura repressione del governo cinese. Nell’ultimo anno almeno 22 persone, tra monaci e suore, si sono suicidate per protestare contro l’oppressione cinese e almeno tre persone sono morte durante gli scontri con la polizia. Da settimane il governo ha imposto lo stato di polizia nello stato di Sichuan, dove vivono molti tibetani. Anche il governo tibetano in esilio ha invitato i connazionali a non festeggiare e a limitarsi a pregare per le persone morte per l’indipendenza del Tibet.

Una settimana di scontri in Tibet, Almeno tre persone sono morte dopo che i poliziotti cinesi hanno sparato contro la folla che protesta per la dura repressione del governo

Tag: cina-tibet

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