Tre settimane per le riforme costituzionali

Oggi si sono visti Alfano, Bersani e Casini, si sono dati una tabella di marcia e su una serie di cose sarebbero già d'accordo

I leader dei tre principali raggruppamenti politici del Parlamento, Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pierferdinando Casini, si sono visti oggi e hanno portato avanti la discussione sulle riforme costituzionali da approvare da qui alla fine della legislatura. Ora c’è anche una minima indicazione temporale, così come l’elenco di una serie di misure su cui i tre leader sono dati per concordi.

MILANO – Entro due al massimo tre settimane si potrebbe giungere a un testo condiviso tra Pdl, Pd e Terzo polo sulle riforme costituzionali. E’ questo l’esito del vertice alla Camera tra Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini. Nel testo, frutto delle intese già raggiunte durante il lavoro preparatorio delle scorse settimane, si prevede la riduzione del numero dei parlamentari, il superamento del bicameralismo perfetto, la sfiducia costruttiva, il potere di nomina e revoca dei ministri da parte del presidente del Consiglio, la riforma dell’articolo 117 della Costituzione.

TABELLA DI MARCIA – I tempi a cui stanno pensando i tre leader sono dunque rapidi, compatibilmente con la procedura di revisione costituzionale prevista dall’articolo 138 della Costituzione. Entro due-tre settimane si presenterà alle commissioni parlamentari un testo condiviso, entro l’estate ci sarà la prima lettura, in autunno la seconda lettura e nell’inverno, forse già a dicembre, la terza e quarta lettura. Questo almeno nelle intenzioni di Pdl, Pd e Terzo polo. Quanto alla legge elettorale, nell’ipotesi elaborata dai tre leader ci sarebbe da avviare la riforma subito dopo la prima lettura delle riforme costituzionali. Da più parti, infatti, è stata sottolineata la necessità di avviare prima le riforme istituzionali e solo dopo la riforma del sistema elettorale nazionale.

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