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  • Mercoledì 8 febbraio 2012

Un altro guaio per il presidente tedesco

Stavolta è una stanza d'albergo pagata da un produttore cinematografico, che poi avrebbe fatto di tutto per insabbiare le prove

(Sean Gallup/Getty Images)
(Sean Gallup/Getty Images)

Il presidente tedesco Christian Wulff è finito nuovamente sotto accusa in Germania, stavolta per un conto di un albergo di lusso pagato dal produttore cinematografico e suo amico David Groenewold. La vicenda risale al 2007, quando Wulff era presidente del Land della Bassa Sassonia. Secondo il tabloid Bild, che ha pubblicato il retroscena, Wulff avrebbe pernottato con la moglie Bettina dal 31 ottobre al 3 novembre di quell’anno in una suite dell’Hotel Stadt Hamburg, sull’isola di Sylt, nell’estremo nord della Germania. Il pernottamento, però, il cui costo era di 258 euro a notte colazione inclusa, sarebbe stato pagato da Groenewold.

Non è la prima volta che Wulff finisce nei guai a causa di Groenewold. Nel 2008, infatti, Groenewold aveva già pagato per Wulff la differenza tra una stanza normale e una di lusso per un pernottamento all’albergo Bayerischer Hof di Monaco, dove Wulff si era recato con la moglie per andare all’OktoberFest. Non è nota la ragione dei favori di Groenewold a Wulff.

Wulff è da mesi nei guai in Germania per avere ricevuto un prestito “privato” a condizioni agevolate da un amico imprenditore. Secondo la Bild, tra il 16 e il 20 gennaio 2012, subito dopo le ultime accuse pubbliche a Wulff, Groenewold avrebbe cercato di insabbiare il caso e avrebbe fatto pressioni sull’albergo di Sylt per far sparire le tracce dei pagamenti per la camera occupata da Wulff: prima attraverso numerose telefonate, poi addirittura presentandosi di persona per recuperare le prove e sbarazzarsene. La Bild ha addirittura recuperato un avviso dell’albergo diffuso ai suoi dipendenti il 17 gennaio scorso, in cui si legge chiaramente “Falls also Bild oder Spiegel anruft, wir wissen von nichts!”, ovvero “se chiama qualcuno della Bild o dello Spiegel, noi non sappiamo nulla!”.

L’avvocato di Groenewold ha subito smentito la ricostruzione della Bild, mentre quello di Wulff ha fornito un’altra versione dei fatti, e cioè che Groenewold avrebbe semplicemente anticipato il denaro al presidente, che poi glielo avrebbe reso poco tempo dopo in privato. Thomas Oppermann della SPD, il partito socialdemocratico all’opposizione, ha accusato di cattiva condotta Wulff, che in questo modo starebbe infangando le istituzioni, e ne ha chiesto le dimissioni.

Anche i Verdi chiedono da tempo le dimissioni di Wulff. Il caso è cominciato lo scorso dicembre, quando Wulff è stato accusato di aver ricevuto un prestito “privato” di 500mila euro a tasso agevolato dall’amico e imprenditore tedesco Egon Geerkens, poi rimborsato in circostanze poco chiare. Un paio di settimane dopo, Wulff ha generato altre proteste dopo aver minacciato i giornalisti della Bild qualora fosse uscito un articolo sul suo conto. Negli ultimi giorni, poi, Wulff è stato accusato della vicenda dell’hotel di Monaco nel 2008 e, solo due giorni fa, di aver affittato nel 2010 un SUV della Skoda a prezzo scontato.

foto: Sean Gallup/Getty Images