Eva Braun nacque un secolo fa

Le foto e i video della compagna (e infine moglie) di Hitler, nata a Monaco nel 1912 oggi

Eva Braun nacque un secolo fa a Monaco di Baviera, ed è rimasta nella storia per essere stata la compagna di Adolf Hitler per oltre 12 anni. La loro relazione diventò seria quando lei aveva appena 20 anni, ma i due si erano conosciuti tre anni prima nello studio del fotografo ufficiale del partito nazista, Heinrich Hoffmann, presso il quale Braun lavorava (e avebbe mantenuto sempre una passione per le fotografie). Di discendenza ariana “purissima” (Hitler ordinò indagini accurate sulla sua famiglia alla ricerca di origini ebraiche), ma di famiglia modesta, Eva Braun era la seconda di tre sorelle: suo padre era insegnante e sua madre aveva fatto la sarta e poi la casalinga. Nacque il 6 febbraio 1912 e le biografie sono concordi nel descriverla come una donna senza tratti di carattere peculiari o memorabili. In una serie di fotografie inedite diffuse l’anno passato dalla rivista Life la si vede soprattutto in contesti molto “normali”.

Pur essendo riconosciuta nel circolo privato di Hitler come la sua compagna, a cui erano concesse indipendenze rare per quel periodo, sempre impegnata nell’organizzazione di feste e occasioni sociali, è stata descritta come «la donna più infelice del Terzo Reich». Tentò il suicidio due volte, la prima nel 1932, sparandosi alla gola e la seconda nel 1935, ingerendo dei sonniferi, perché temeva che l’interesse di Hitler nei suoi confronti stesse scemando.

Se desiderava il matrimonio, fu costretta ad attenderlo per tutta la durata della loro relazione: Hitler si considerava «sposato alla patria», e negli anni dell’ascesa al potere era spesso lasciata a se stessa e trascurata. Ma il secondo tentativo di suicidio lo convinse a offrirle un appartamento a Monaco e a permetterle di passare più tempo in sua presenza. I due non ebbero un collegamento formale finché nel 1944 Gretl, la sorella minore di Eva, non sposò l’ufficiale delle SS Hermann Fegelein con una cerimonia a cui fecero da testimoni Hitler, Himmler e Martin Bormann. Fegelein fu fucilato per tradimento quando, il 28 aprile 1945, fu sorpreso mentre cercava di abbandonare Berlino in abiti civili.

Quella stessa notte Hitler ed Eva Braun si sposarono nel bunker in cui lui viveva, alla presenza di Goebbels e di Bormann. Il 30 aprile 1945, mentre l’esercito russo occupava Berlino, i due dissero addio agli altri occupanti del bunker (oltre al personale di servizio e alcuni militari, i coniugi Goebbels con i sei figli e Martin Bormann), si ritirarono nello studio personale di Hitler e si suicidarono.

Secondo i primi interrogatori gli effetti personali della coppia, tra cui tutte le lettere che Braun e Hitler si scambiarono negli anni della loro relazione, furono distrutti dall’ufficiale delle SS Johannes Gohler per ordine di Hitler stesso. Gohler dichiarò di aver trovato a Fischhorn, un rifugio della coppia nei pressi di Salisburgo, due contenitori di metallo pieni di lettere, album di foto, due orologi d’oro, argenteria e vestiti, assicurando che tutto era stato distrutto. Ma la maggior parte del materiale che era stato dichiarato perduto fu trovato dietro una finta parete proprio a Fischhorn: tra i reperti vi sono alcuni album di fotografie e un diario di Eva Braun.
Sono stati ritrovati anche una serie di video che illustrano la vita dei due nella villa di Hitler sulle alpi bavaresi, dove Eva Braun passava le giornate, spesso in compagnia della sorella, ospitando gerarchi nazisti e aspettando il ritorno del compagno per brevi periodi di vacanza. Era Eva Braun stessa a realizzare i filmati e a scattare molte delle fotografie che si sono conservate.

La corrispondenza tra i due sembra invece non sia ancora stata ritrovata, anche se da anni saltano fuori falsi e piste per il reperimento di presunte lettere originali. Nel 1983 la rivista tedesca Stern pagò 3 milioni di dollari per circa 60 volumi manoscritti che erano stati spacciati come diari di Hitler e che, in seguito, furono dichiarati falsi.