“Il Foglio conta di non chiudere”

L'editoriale di Giuliano Ferrara per il giornale di domani, sui problemi economici e i progetti online

Il sito del Foglio ha anticipato l’editoriale del lunedì del direttore Giuliano Ferrara, che condivide con i lettori le discussioni delle ultime settimane sulle prospettive del quotidiano in tempi tempestosi e promettenti insieme.

Se domani il Foglio chiudesse i battenti, noi della cooperativa giornalistica che lo facciamo, i collaboratori e i lettori spenderebbero qualche lacrimuccia. Però venderemmo la piccola sede che ci siamo comprati nel tempo, da brave formichine dei bilanci, troveremmo il modo di liquidare nel giusto modo i dipendenti, e alla fine i partner della società editoriale che hanno pagato un modesto deficit dei primi due anni, quando non incassavamo i quattrini pubblici, e che negli anni successivi ci hanno sostenuto in sostanziale pareggio, a parte l’amicizia e il gusto di un’avventura editoriale fortunata, rientrerebbero di una parte abbastanza consistente dell’investimento. E’ la logica di un giornale che non è mai diventato un carrozzone, che non ha mai generato debito, che ha fatto i conti con il possibile praticando l’impossibile, si è arrabattato a cercare pubblicità non senza qualche malizia ma in modo sempre piuttosto corretto, ha avuto un buon contratto con la Mondadori, ridimensionato nel tempo per gli inevitabili tagli aziendali (niente logica da straricchi o da jeunesse dorée); e insomma ce l’ha fatta a vivere e sopravvivere per tanti anni, sedici, con la libertà di tono e i successi di stima e di influenza che le persone oneste gli riconoscono, però senza pompose rivendicazioni di libertà e con un’adesione naturale, spontanea, a idee che erano parte delle diverse storie del gruppo fondatore, e sono diventate, nella più assoluta autonomia individuale dei singoli, uno stile per tutti, specie per la redazione dei giovani e per i collaboratori che il giornale l’hanno scritto, impaginato, nutrito.

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