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  • Venerdì 27 gennaio 2012

Terremoto, altre scosse nel nord Italia

È stato di magnitudo 5,4, con epicentro in provincia di Parma

18.44 – Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile, in questi giorni molto impegnato nelle operazioni intorno al naufragio della Costa Concordia, ha convocato il comitato operativo della Protezione Civile per occuparsi dei terremoti che hanno colpito l’Italia settentrionale negli ultimi giorni. La riunione inizierà alle 19.30 nella sede della Protezione Civile di Roma. Il comitato operativo, con un importante ruolo di direzione e gestione delle emergenze, è formato da rappresentanti della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, delle forze armate e delle forze dell’ordine, della Croce Rossa e degli organismi scientifici e di ricerca che possono fare da supporto e consulenza nelle emergenze.

18.18 – Un articolo del Corriere Fiorentino riassume gli effetti del terremoto nella Toscana nordoccidentale, la zona che sembra abbia ricevuto più danni dal sisma: crepe in alcuni edifici storici a Massa (dove è crollata anche parte del tetto di una chiesa) e a Carrara, evacuazioni e altri danni a Fivizzano, Pontremoli e Aulla.

18.00 – Si stanno verificando problemi alle linee telefoniche dei cellulari, che sembrano collegati al terremoto: la società 3 ha avvertito intorno alle 16.30 di problemi in Piemonte, Emilia e Toscana, che successivamente sono stati risolti in gran parte dell’area.

17.49 – Il Comune di Carrara ha deciso di tenere chiuse le scuole, domani, per fare accertamenti sugli edifici scolastici.

17.44 – Questa è la sequenza delle scosse di oggi pomeriggio: dopo la scossa principale alle 15.53 ce ne sono state altre due di minore intensità.

17.36 – L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha pubblicato anche la ShakeMap (mappa di scuotimento) del terremoto, che come viene spiegato sul sito dell’INGV indica “stime indicative dello scuotimento sofferto”.

17.31 – Secondo i primi dati diffusi dall’INGV italiano, la scossa è avvenuta a circa 60 chilometri di profondità. Gli esperti dicono che nella zona sono già successi terremoti di una simile profondità, e che quando l’ipocentro del sisma è così profondo non viene solitamente avvertito in un’area molto estesa.

17.23 – Due delle rarissime segnalazioni di danni sono state date dal Corriere Fiorentino attraverso Twitter, che ha parlato di “qualche danno e lesioni a vecchi edifici” a Fivizzano e del parziale crollo di una casa abbandonata a Pontremoli, località a pochi chilometri dall’epicentro del terremoto.

17.11 – La circolazione dei treni è stata interrotta sulla linea dell’alta velocità e sulla linea convenzionale tra Bologna e Milano per una ventina di minuti, tra le 15.55 e le 16.15. In tutta l’Emilia Romagna è stata rallentata la velocità dei treni, in modo da permettere ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana di verificare che non ci fossero danni o pericoli per la tenuta di binari e ponti ferroviari. I controlli sono ancora in corso, con un rallentamento della velocità dei treni dell’alta velocità tra Reggio Emilia e Fidenza.

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Alle 15.53 di oggi c’è stato un terremoto avvertito in molte città dell’Italia nordoccidentale: Toscana nordoccidentale (Pisa, Livorno, Massa, Firenze), Liguria, Lombardia (Brescia, Milano), Emilia-Romagna e Veneto. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha informato sulla scossa circa dieci minuti dopo, dicendo che è stata di magnitudo 5,4 (5,3 secondo il sistema di rilevazione dell’United States Geological Survey, USGS) e che ha avuto l’epicentro nel sud della provincia di Parma, vicino all’Appennino tosco-emiliano.

Il terremoto è stato localizzato con i dati di 11 stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV. L’epicentro è stato localizzato nel distretto sismico di Frignano (l’Italia è divisa convenzionalmente in 145 distretti sismici) vicino ai paesi di Berceto e Pontremoli. Per avere un termine di paragone, il terremoto abruzzese dell’aprile 2009 è stato di magnitudo 5,9 della scala Richter: la scala Richter è logaritmica, per cui una differenza di pochi decimali corrisponde a una differenza molto sostanziosa nell’intensità del terremoto. L’United States Geological Survey dice che il terremoto ha avuto magnitudo 5,3 e un ipocentro molto profondo, circa 60 km. Per ora non ci sono notizie di danni a cose o persone. Alle 16.34 è stata rilevata un’altra scossa meno intensa, di magnitudo 3,2, con epicentro ancora in provincia di Parma.

Mercoledì 25 gennaio c’erano state due scosse principali (e diverse altre di assestamento), una verso l’una di notte, con epicentro vicino a Verona e magnitudo 4,2, e un’altra di magnitudo 4,9-5,1 poco dopo le nove del mattino, con epicentro tra Parma e Reggio Emilia.