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  • Sabato 14 gennaio 2012

Un anno dopo Ben Ali

Le più belle foto della manifestazione di oggi a Tunisi, che ha festeggiato così la caduta del dittatore

(FETHI BELAID/AFP/Getty Images)
(FETHI BELAID/AFP/Getty Images)

Oggi migliaia di tunisini sono scesi in strada a Tunisi per festeggiare la caduta dell’ex presidente Zine El Abidine Ben Ali, in esilio dal 14 gennaio 2010. Al grido di «lavoro, libertà e dignità», uomini, donne e bambini hanno marciato per il centro della capitale, mentre alcuni manifestanti feriti dalle forze dell’ordine durante la rivolta di un anno fa hanno organizzato un sit-in davanti al palazzo del governo per protestare contro la disoccupazione, che attualmente è intorno al 18 per cento (con punte del 50 in alcune aree del paese).

Alla presenza del nuovo presidente Moncef Marzouki, all’evento hanno partecipato diversi capi di stato stranieri, come il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika e l’emiro del Qatar Hamad bin Khalifa Al Thani, uno dei principali sostenitori della Primavera araba, che oggi si è apertamente schierato a favore di un intervento militare in Siria per fermare la repressione del regime di Assad (secondo l’ONU sono almeno cinquemila i civili morti dall’inizio della rivolta). Così facendo, Hamad bin Khalifa è diventato il primo leader arabo ad avanzare una richiesta di questo genere.

In Tunisia Ben Ali, che oggi si trova a Jedda, in Arabia Saudita, è stato accusato di molti reati, tra cui omicidio e cospirazione contro lo stato, e, insieme alla moglie Leila Trabelsi, è già stato condannato in contumacia per appropriazione indebita e traffico di droga. Fino a questo momento, l’Arabia Saudita ha respinto almeno due richieste di estradizione da parte della Tunisia. Inoltre, a un anno dalla sua fuga, ancora oggi le autorità tunisine faticano a rintracciare il “tesoretto” di Ben Ali che, secondo l’Ong Associazione Tunisina per la Trasparenza Finanziaria, ammonterebbe a oltre 13 miliardi di euro sparsi per il mondo (si pensa in banche di Argentina, Isole Cayman, Isole Vergini, Qatar ed Emirati Arabi Uniti).

Foto: FETHI BELAID/AFP/Getty Images