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  • Domenica 8 gennaio 2012

I «mostri umani» di Assad in Siria

Un disertore del governo siriano ha raccontato alla CNN alcuni particolari raccapriccianti su quello che sta accadendo nel Paese

Mohamed Suleiman al-Hamad, ex ispettore finanziario del ministro della Difesa siriano ora esule in Egitto, è uno dei pochi membri del governo e dell’establishment siriano ad aver disertato e avere abbandonato il regime di Assad. Qualche giorno fa Hamad ha raccontato alla CNN alcuni particolari macabri su quello che sta avvenendo in Siria. Hamad ha dichiarato che il presidente siriano Bashar al Assad ha ormai perso il controllo delle bande che ha reclutato per reprimere la rivolta popolare nel Paese iniziata dieci mesi fa. Secondo Hamad, Assad avrebbe assoldato «mostri umani» pagati circa 100 dollari al giorno per punire i manifestanti: questi mercenari però non rispondono più ai suoi comandi e così in Siria si starebbe consumando un vero e proprio «genocidio».

Hamad ha raccontato che in alcuni casi le bande di Assad, durante le manifestazioni popolari, si sarebbero addirittura spacciate per volontari della Mezzaluna Rossa per poi attaccare la folla. In altre circostanze, invece, l’ex funzionario ha visto oppositori «bendati e legati che venivano trasportati in prigioni sotterranee. Alcune di queste erano costruite sotto le strade di Damasco». Hamad ha dichiarato di essere riuscito a fuggire in Egitto con la famiglia con la scusa di doversi recare al Cairo per qualche giorno per iscrivere suo figlio all’università.

Oggi, intanto, stando alle testimonianze degli attivisti siriani, sarebbero morti almeno 11 soldati e 10 civili durante scontri avvenuti nella città di Homs, una delle roccaforti degli oppositori del regime siriano. Ieri, invece, sarebbero stati uccisi altri 21 civili dalle forze di sicurezza, sempre a Homs e nella provincia di Idlib, nel nordovest del Paese.

Nella foto: Mohamed Suleiman al-Hamad