La legionella a Hong Kong

Un edificio governativo da poco inaugurato è infettato da un batterio che può provocare la morte

Il nuovo centro direzionale del governo di Hong Kong è contaminato dalla legionella, un batterio che nei casi più gravi può anche causare la morte di chi lo ha contratto. La specie isolata nei palazzi del governo è la Legionella penumophila, la variante più pericolosa del batterio, che si ritiene sia alla base del 90 per cento dei casi di legionellosi. Le autorità sanitarie di Hong Kong hanno scoperto la contaminazione in seguito ad alcune ricerche sul campo, avviate dopo che un ministro era stato ricoverato in ospedale il mese scorso per un caso di legionellosi.

Le indagini hanno rivelato la presenza del batterio in quantità 14 volte superiori rispetto al limite massimo di sicurezza. L’area è stata isolata e sono iniziate le operazioni di controllo dei palazzi interessati. Il governo ha confermato la notizia con un comunicato ufficiale, dicendo che in diverse toilette degli edifici sono stati prelevati campioni di acqua nei quali è stata successivamente rilevata la presenza della legionella.

La notizia ha messo in allarme i molti dipendenti che lavorano nei palazzi governativi, ma le autorità sanitarie assicurano che il problema è isolato e dovrebbe essere risolto in tempi brevi. Il nuovo complesso era stato inaugurato a Hong Kong lo scorso agosto ed è in uso da pochi mesi. Per la sua costruzione sono stati necessari 544 milioni di euro. All’epoca dell’inaugurazione gli edifici erano, in realtà, ancora da terminare e rifinire. Secondo alcuni detrattori, spiega BBC, la corsa a occupare l’edificio prima della sua terminazione avrebbe reso più probabili le contaminazioni da legionella.

Il batterio è conosciuto dall’estate del 1976, quando una epidemia acuta colpì un gruppo di reduci di guerra dell’American Legion, riuniti in un albergo di Filadelfia per uno dei loro incontri. Erano presenti circa 4mila veterani e ne rimasero contagiati 221. La malattia all’epoca non era ancora nota e le cure non si rivelarono efficaci per tutti: 34 persone morirono. Nelle settimane seguenti le ricerche portarono alla scoperta del nuovo batterio, che aveva prodotto grandi colonie nell’impianto di condizionamento dell’albergo.

Il batterio della legionella si sviluppa in ambienti acquatici o particolarmente umidi, sia naturali che artificiali. È spesso presente nei corsi d’acqua e da questi riesce a spostarsi nelle condotte e negli impianti idrici cittadini. Molte di queste specie di batteri resistono a temperature tra i 5 e i 55 °C e anche in liquidi particolarmente acidi. La contaminazione nell’uomo avviene per inalazione: bastano alcune minuscole gocce d’acqua contaminata per inalare una quantità sufficiente di batteri pronti a creare una nuova colonia nell’organismo. Non è mai stato riscontrato con certezza un caso di trasmissione per via contagiosa.

In molti casi il nostro sistema immunitario riesce a liberarsene, ma nei soggetti più a rischio o con basse difese la legionella riesce a raggiungere i polmoni e a causare la legionellosi. La malattia, che spesso porta a sintomi simili a quelli della polmonite, può causare forti episodi febbrili che si risolvono in cinque giorni, mentre nei casi più gravi comporta la cosiddetta “malattia del legionario”. In questo caso oltre alla febbre si hanno diversi altri problemi all’apparato digerente, al sistema nervoso e al cuore che possono rivelarsi mortali. Se presa per tempo, la legionellosi può essere comunque curata con antibiotici (eritromicina) e non lascia particolari conseguenze.

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