SAAB è fallita

Dopo due anni di agonia, la casa automobilistica svedese ha presentato i registri in tribunale per la richiesta di bancarotta

L’azienda automobilistica svedese SAAB ha portato oggi i propri registri in tribunale, presentando istanza di bancarotta. La richiesta è stata presentata personalmente dall’amministratore delegato Victor Muller e potrebbe segnare la fine della società, che fu fondata oltre sessant’anni fa. Da un paio di anni SAAB stava cercando di rilanciare il proprio marchio e di aumentare le vendite, in difficoltà a causa della crisi e di scelte industriali poco efficaci.

Lo scorso settembre la società aveva annunciato un piano di protezione per evitare la bancarotta, in attesa dell’approvazione da parte del governo cinese di un accordo da 245 milioni di euro per rilevarne buona parte delle attività. Nelle settimane seguenti, SAAB comunicò un piano di riorganizzazione che avrebbe consentito all’azienda di trovare nuove risorse economiche grazie a una serie di investimenti dalla Cina. A fine ottobre il produttore cinese di auto Youngman e il rivenditore Pang De Automobile Trade Co annunciarono un accordo da 140 milioni di dollari per rilevare le attività di SAAB, ma il piano trovò l’opposizione di General Motors (GM).

GM, che dal 1990 al 2010 è stata diretta proprietaria di SAAB, annunciò che nel caso di una acquisizione avrebbe smesso di fornire le proprie piattaforme tecnologiche per la costruzione delle auto al costruttore svedese. Secondo GM l’acquisizione di SAAB da parte delle imprese cinesi avrebbe potuto danneggiare i propri investitori. Ai dirigenti della società non è quindi rimasta altra alternativa rispetto alla bancarotta. Secondo diversi analisti, la società potrebbe essere smantellata e svenduta in tempi rapidi. Nell’area industriale di Trollhattan tremila lavoratori perderanno probabilmente il lavoro.

Nata come produttrice di aeroplani, SAAB iniziò a occuparsi di automobili a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale. Il primo modello fu la SAAB 92001 (Ursaab) presentata nel 1947 e messa in produzione nel 1949 come SAAB 92: aveva una linea particolarmente aerodinamica e ne furono venduti 20mila esemplari in pochi anni fino a metà anni Cinquanta. Nel corso degli anni la società diventò molto conosciuta in Svezia e in diversi paesi europei, anche grazie alle numerose innovazioni tecnologiche realizzate nei suoi studi di progettazione come i primi modelli di motore con iniezione diretta e diversi sistemi per aumentare la sicurezza dei passeggeri.

foto: AP Photo/Bjorn Larsson Rosvall