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  • Domenica 18 dicembre 2011

Il giorno dopo a Mindanao

Le foto dall'isola delle Filippine dove ieri il tifone Washi ha ucciso oltre 600 persone, mentre altre 800 sarebbero ancora disperse

(AP Photo/Bullit Marquez)

(AP Photo/Bullit Marquez)

Il giorno dopo il passaggio del tifone Washi sull’isola di Mindanao, nelle Filippine, cresce il numero dei morti. Ora sarebbero 652, secondo la Croce Rossa, mentre 800 persone sono ancora disperse. La città più colpita è stata Cagayan de Oro, dove sono morte quasi 240 persone, mentre nella vicina Iligan sono morti in almeno 195. Gli sfollati sono oltre 35mila. Alcuni villaggi sono stati letteralmente spazzati via.

Washi, che ora sta interessando l’isola occidentale di Palawan e lascerà le Filippine questa sera, ha portato con sé venti di una velocità superiore agli 80 km/h e piogge torrenziali: secondo i meteorologi filippini, durante la giornata di ieri su Mindanao è caduta in 12 ore la quantità di pioggia che generalmente cade in un mese. I fiumi sono strabordati e in alcune zone si sono viste onde alte più di tre metri.

Circa 20mila soldati sono impegnati da ieri nelle operazioni di soccorso, ostacolate dalle strade allagate e dalle linee interrotte. A loro si è unita anche la Marina militare filippina. Centinaia di corpi rimangono, 24 ore dopo il disastro, senza un nome, segno che il tifone ha ucciso famiglie intere. Come spiega un reportage della Reuters da Cagayan de Oro, gli obitori sono strapieni e i soldati stanno costruendo bare di fortuna per seppellire i morti. La più grande concentrazione di vittime c’è stata su un’isola vicino Iligan, circondata da due fiumi strabordati, dove è stato distrutto il 70 per cento delle case.

Mindanao, la più a sud dell’arcipelago delle Filippine, è un’isola ricca di minerali che produce soprattutto riso. Nonostante l’area sia spesso soggetta a tifoni e tempeste tropicali (circa 20 all’anno), Mindanao è stata risparmiata da questi fenomeni più spesso di altre isole a nord ed è anche per questo che buona parte della popolazione locale si è trovata impreparata nei confronti di Washi. L’ultima volta che Cagayan de Oro aveva subito degli allagamenti per un tempesta, per esempio, risale al 2009, ma nella circostanza si erano registrati solo danni minimi alle strutture.

Lo scorso anno, sempre nelle Filippine, due violenti tifoni a distanza di pochi giorni, Nesat e Nalgae, avevano ucciso un centinaio di persone. Nel 2009, invece, la tempesta tropicale Ketsana aveva fatto 464 vittime.

Foto: AP/Bullit Marquez