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  • Martedì 13 dicembre 2011

L’inchiesta per insider trading su Parmalat scopre cose nuove

In una telefonata il direttore generale di Intesa Sanpaolo fu avvisato con 18 minuti di anticipo del lancio dell'OPA e del prezzo delle azioni, mentre entrava in una riunione con Passera

Alessandro Profumo, CEO of Unicredit, left, and Banca Intesa’s Gaetano Micciche’ attend a meeting at the Milan City Hall, Italy, Monday, April 30, 2007. (AP Photo/Luca Bruno)

Alessandro Profumo, CEO of Unicredit, left, and Banca Intesa’s Gaetano Micciche’ attend a meeting at the Milan City Hall, Italy, Monday, April 30, 2007. (AP Photo/Luca Bruno)

I magistrati che indagano sulla scalata al gruppo Parmalat da parte della società francese SocGen e su un presunto reato di aggiotaggio legato a quell’operazione, hanno contestato a una dirigente di SocGen, Patrizia Micucci, una telefonata il cui contenuto è nell’invito a comparire, oggi diffuso dall’Ansa: nella conversazione Micucci informa il direttore generale di Intesa Sanpaolo Gaetano Micciché dell’imminente lancio dell’OPA, 18 minuti prima che questa sia pubblica. Micucci dovrebbe essere interrogata dal pubblico ministero Eugenio Fusco con altri indagati tra cui suo marito Eugenio Cané – coinvolto nel giro di informazioni in quanto manager di Intesa Sanpaolo – il 15 dicembre, salvo rinvii.

Nella telefonata Micciché spiega a Micucci, dopo aver ricevuto la notizia riservata sul prezzo per azione Parmalat, che sta per entrare «in una riunione (…) con Passera, Nagel e Ghizzoni, quindi ti volevo solamente dire se nel caso in cui tu avessi dei messaggi?». E Micucci annuncia: «Allora te lo dico subito il messaggio? Allora? Lui è disponibile a fare quella roba lì, però stamattina abbiamo lanciato l’Opa», al prezzo di «due e sessanta».

Dopo l’apertura dell’inchiesta e le notizie sul suo campo di indagine, la settimana scorsa erano stati annunciati i nomi di alcuni indagati, e Reuters riassumeva così la situazione:

Val la pena ricordare a questo punto che l’inchiesta — che a vario titolo, nei confronti di persone fische e giuridiche ipotizza i reati di aggiotaggio e insider trading — sostiene in sostanza che si siano date informazioni fuorvianti al mercato sulle circostanze della scalata, e che, in alcuni casi ci sia stato un abuso di informazioni privilegiate.
I nuovi iscritti sul registro degli indagati sono David Tiley, vice presidente dell’Investment Management del fondo Mackenzie Financial Corp; Torkell T. Eide, portfolio manager di Skagen Global; Karl Peter Thelin, membro del cda di Zenit Asset Management, e Bo Karl Bortemark, manager del fondo Zenit.
I tre fondi, in sostanza, qualche settimana prima di cedere il loro pacchetto a Lactalis, avevano comunicato di avere un progetto a lungo termine su Parmalat, smentendo trattative per una cessione.

Per quel che riguarda i “vecchi” indagati, dicono le fonti, alla Micucci, in un primo tempo indagata per aggiotaggio, la procura ascrive una ipotesi di insider trading per aver comunicato al marito “e a una persona sopra il marito”, aggiunge una fonte, l’imminenza del lancio dell’Opa da parte dei francesi. A Cané, già indagato per insider trading, dice una fonte, gli inquirenti contestano di aver comunicato alla moglie il prezzo dell’eventuale offerta concorrente italiana concordato da Intesa con i Ferrero.

(AP Photo/Luca Bruno)