Essere mancini conviene?

Sono più creativi e brillanti ma guadagnano peggio e sembrano essere più esposti ad alcune malattie mentali, spiega il Wall Street Journal

Oltre a essere stati entrambi presidenti degli Stati Uniti, Barack Obama e George Bush hanno almeno un’altra cosa in comune: sono entrambi mancini, e come loro almeno il dieci per cento delle persone. Nonostante il mancinismo sia così diffuso, solamente negli ultimi anni i ricercatori si sono concentrati con maggiore incisività sull’argomento, come racconta Shirley S. Wang oggi sul Wall Street Journal. Lo studio delle differenze tra chi usa prevalentemente la mano destra o la sinistra permette di comprendere meglio il funzionamento del nostro cervello.

Secondo quale mano usiamo di norma, i ricercatori possono trovare importanti indizi sul possibile sviluppo di particolari malattie legate al cervello come la dislessia, la schizofrenia e la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Studi recenti suggeriscono, per esempio, che chi è ambidestro – e quindi usa indistintamente sia la mano destra sia la sinistra – possiede in media probabilità maggiori di contrarre l’ADHD rispetto a chi è mancino. Si stima che gli ambidestri siano circa l’uno per cento della popolazione.

Il mancinismo non è necessariamente ereditario. Individui con il cento per cento dello stesso corredo genetico, come può avvenire con i gemelli identici, non sempre sono entrambi mancini o destrimani. Secondo gli studi più recenti, particolari condizioni come lo stress nel periodo di gravidanza possono fare la differenza. I bambini che nascono sottopeso o da madri non più giovani o che hanno avuto forti stress durante la gravidanza hanno più probabilità di essere mancini. Secondo una ricerca pubblicata nel 2009, i fattori genetici incidono solamente per il 25 per cento.

A differenza di quanto molti immaginano, non sono mai state dimostrate particolari differenze nel quoziente intellettivo tra destrimani e mancini. Tuttavia, alcuni studi hanno evidenziato una lieve tendenza dei mancini a essere migliori nel pensiero alternativo, nello sviluppare concetti nuovi partendo da conoscenze acquisite e in sostanza a essere maggiormente creativi. Negli Stati Uniti, i ricercatori della Harvard University hanno anche scoperto che in media un mancino ha uno stipendio del dieci per cento inferiore rispetto ai destrimani.

Negli anni sono state tuttavia prodotte ricerche anche molto in contrasto tra di loro, dunque non è sempre semplice capire verso quali malattie possano essere più esposti i mancini. I dati statistici danno comunque una mano per farsi un’idea di alcune tendenze: i mancini sono il 10 per cento della popolazione e il 20 per cento delle persone affette da schizofrenia è mancino. Altri studi hanno messo in relazione il mancinismo con altri disordini mentali, compresi l’ADHD e la dislessia, ma i motivi per i quali l’incidenza è più alta non risultano ancora del tutto chiari.

Una delle ipotesi più dibattute tra gli scienziati è che queste differenze tra destrimani e mancini possano essere legate alla differenziazione tra i nostri due emisferi cerebrali. Le due metà del nostro cervello agiscono nella maggior parte dei casi separatamente, occupandosi di funzioni specifiche come la produzione del linguaggio, che avviene quasi completamente nell’emisfero sinistro. Agiscono separatamente, ma le due metà comunicano in continuazione trasmettendosi informazioni essenziali.

Nei destrimani l’emisfero sinistro è di solito dominante, ma questo non si verifica per i mancini come invece pensavano un tempo i ricercatori. Il 70 per cento circa dei mancini fa affidamento sull’emisfero sinistro per la produzione del linguaggio e altre funzioni cerebrali essenziali e non comporta particolari svantaggi, spiegano gli esperti. Il restante 30 per cento circa ha invece una predominanza dell’emisfero destro o una distribuzione più uniforme tra le due metà. Ed è questo gruppo di persone a essere più esposto a possibili disturbi e disordini mentali.

La preponderanza di un emisfero sull’altra è tipica e si è rivelata, nel nostro processo evolutivo, più efficiente. Nei casi in cui c’è maggiore simmetria e nessuna metà è dominante possono verificarsi maggiori anomalie, spiegano i ricercatori. Chi soffre di schizofrenia ha in genere una maggiore simmetria nel funzionamento dei due emisferi rispetto a chi non soffre di questo disturbo.

Alcuni centri di ricerca si sono dati da fare per scoprire come lo stress in età prenatale possa aumentare la probabilità di avere figli mancini. Un potenziale indiziato è il cortisolo, un ormone sintetizzato dalle ghiandole surrenali la cui produzione aumenta in concomitanza con lo stress, che in alcuni casi interferisce con lo sviluppo del cervello. Il cortisolo riesce a superare la barriera della placenta e può quindi incidere sullo sviluppo del feto. La perdita di una persona cara o del lavoro sono condizioni di stress che aumentano la produzione di cortisolo, dice uno studio su base statistica, e di conseguenza aumentano la probabilità per le donne incinta di avere figli mancini.

Negli ultimi anni gli scienziati hanno raggiunto importanti progressi nella conoscenza dei meccanismi del mancinismo, ma c’è comunque una certa difficoltà nello scoprire nuovi elementi legati al fenomeno. Questo è dovuto al fatto che buona parte degli studi sul cervello escludono i mancini, perché è noto che le loro strutture cerebrali sono organizzate diversamente rispetto a quelle dei destrimani.