Le cose cambiano

Si discuteva il pareggio di bilancio, tra ex ministri che guardavano i loro ex banchi, e leghisti e Scilipoti finiti all'opposizione

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse30-11-2011 RomaPoliticaCamera – legge costituzionale su pareggio di bilancioNella foto: Renato BrunettaPhoto Mauro Scrobogna /LaPresse30-11-2011 RomaPoliticsChambers of Deputies – constitutional law on budget In the picture: Renato Brunetta

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse30-11-2011 RomaPoliticaCamera – legge costituzionale su pareggio di bilancioNella foto: Renato BrunettaPhoto Mauro Scrobogna /LaPresse30-11-2011 RomaPoliticsChambers of Deputies – constitutional law on budget In the picture: Renato Brunetta

Oggi alla Camera si è discusso il disegno di legge sul Pareggio di Bilancio, e l’introduzione di questo nella Costituzione. Il provvedimento è stato approvato con 464 sì e 11 astenuti, ma servirà una seconda votazione. Formato il nuovo governo, sottosegretari compresi, dopo le concitazioni delle ultime settimane era la prima seduta di rientro in una routine da governo in carica e dialettica tra le parti, benché le parti siano in posizioni abbastanza anomale, senza una vera maggioranza e con qualche chiarezza solo sulla limitata opposizione. Ma Gelmini, Maroni, Brunetta e gli altri ministri continuano ad avere l’aria di quelli che si sono alzati per far sedere qualcuno e gli hanno fregato il posto.