Com’è morta Natalie Wood?

È stata riaperta l'indagine sulla sua morte in mare trent'anni fa

Sono state riaperte le indagini sulla morte dell’attrice Natalie Wood, il cui corpo fu trovato nelle acque di Catalina Island il 29 novembre del 1981. Wood aveva 43 anni e si trovava sullo yacht del marito Robert Wagner, anche lui famoso attore: la coppia stava facendo una gita in barca sulla costa californiana con Christopher Walken, che stava girando insieme a Wood un film di fantascienza (e di cui si è detto spesso fosse stato suo amante). Si trovava a bordo anche Dennis Davern, capitano dello yacht alle dipendenze della coppia da anni.

La sera del 28 novembre avevano gettato l’ancora a Isthmus Cove, un porticciolo di Catalina Island. Quando il cadavere fu ritrovato, il giorno dopo, l’attrice indossava un giaccone sopra la camicia da notte e un paio di calzini: la teoria ufficiale, con cui fu chiuso il caso, affermava che Natalie Wood fosse semplicemente scivolata in acqua, ubriaca, mentre si affacciava al parapetto o tentava di fissare una scialuppa che faceva rumore colpendo la fiancata dello yacht.

Iniziarono subito le ipotesi giornalistiche: la vita dell’attrice, famosa fin da bambina, era stata costantemente al centro dell’attenzione mediatica per avventure romantiche, divorzi, alcolismo. La morte improvvisa aggiungeva alla lista anche il sospetto di un suicidio o, addirittura, di un omicidio. Una donna che si trovava su un altro yacht nelle vicinanze raccontò alla polizia che, verso la mezzanotte di quel 28 novembre, aveva sentito urla di richiesta di aiuto per almeno un quarto d’ora, finché una voce maschile non aveva risposto, con molta tranquillità, «calmati. Stiamo arrivando a prenderti.» Nonostante questo non fu mai provato che la persona che urlava fosse Natalie Wood, e la sua morte fu archiviata come annegamento accidentale per ubriachezza.

L’11 marzo 2010 la sorella minore di Natalie Wood, l’attrice Lana Wood, ha dichiarato che avrebbe fatto richiesta di riapertura delle indagini e ieri, il 17 novembre 2011, l’ufficio dello sceriffo della contea di Los Angeles ha annunciato la riapertura del caso sulla base di nuove informazioni ricevute. Durante la preparazione di uno speciale per il trentesimo anniversario della morte, infatti, il capitano dello yacht Dennis Davern avrebbe fatto dei commenti di cui non si conosce ancora il contenuto ma che, secondo lo sceriffo Lee Baca, vale la pena approfondire.

Natalie Wood era nata il 20 luglio 1938 a San Francisco col nome di Natalia Nikolaevna Zakharenko, figlia di immigrati russi. Fu la madre a farla diventare un’attrice: Wood non aveva neanche cinque anni quando conquistò la sua prima comparsata, e durante l’infanzia recitò in oltre venti film al fianco di attori del calibro di Gene Tierney, James Stewart, Maureen O’Hara, Bette Davis e Bing Crosby. Era lei la bambina di Il miracolo della 34ª strada. Il nome Natalie Wood le fu imposto dalla casa di produzione con cui era sotto contratto, e non lo amò mai particolarmente: in famiglia la chiamavano Natasha, diminutivo russo di Natalia che diede poi come nome a sua figlia.

La sua fama continuò a crescere durante gli anni dell’adolescenza, durante i quali recitò al fianco di James Dean in Gioventù Bruciata, e con John Wayne in Sentieri Selvaggi di John Ford. Era Maria in West Side Story, l’adattamento in chiave newyorkese e musical della tragedia di Romeo e Giulietta. Tutt’ora è l’attrice più giovane ad aver ricevuto tre nomination agli Oscar, tutte prima dei 25 anni.

Quando aveva solo 19 anni sposò l’attore televisivo Robert Wagner, che ne aveva 26, ma si separarono nel 1961 e il divorzio fu definito un anno dopo, dopo cinque anni di matrimonio. I due si risposarono nel 1972 dopo il divorzio di Wood dal suo secondo marito, il produttore inglese Richard Gregson, che l’aveva tradita con la sua segretaria. La vita sentimentale turbolenta, le continue attenzioni della stampa e la pressione costante della madre sul perseguimento della carriera di attrice portarono Natalie Wood a dipendenze da alcol e calmanti, che divennero necessari per permetterle di affrontare qualsiasi occasione sociale.

Il film che stava girando con Christopher Walken al momento della sua morte era Brainstorm generazione elettronica, le cui riprese furono portate a termine senza di lei e uscì postumo, nel 1983.

Anche la sorella minore di Natalie, Lana Wood, ebbe successo come attrice: fu la Bond girl al fianco di Sean Connery in Agente 007 – Una cascata di diamanti, del 1971.