Berlusconi si è dimesso

Dalle 21.41 non è più il PresdelCons

Italy’s Prime Minister Silvio Berlusconi leaves Palazzo Grazzioli, his personal residence, to reach the presidential palace, to formally submit his resignation to Italy’s President on November 12, 2011 in Rome. The 75-year-old Berlusconi is quitting after a parliamentary revolt and a wave of market panic put an end to his 17-year domination of Italian political life, raising global fears of a political crisis in Italy. AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Italy’s Prime Minister Silvio Berlusconi leaves Palazzo Grazzioli, his personal residence, to reach the presidential palace, to formally submit his resignation to Italy’s President on November 12, 2011 in Rome. The 75-year-old Berlusconi is quitting after a parliamentary revolt and a wave of market panic put an end to his 17-year domination of Italian political life, raising global fears of a political crisis in Italy. AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Berlusconi si è dimesso. Alle 9 di domani mattina, il Presidente della Repubblica avvierà le consultazioni per formare un nuovo governo.

Il ruolo del Presidente della Repubblica nella formazione di un nuovo governo è descritto con poche parole dalla Costituzione, all’articolo 92: “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.”

La fase delle consultazioni, insomma, non è prevista dalla forma, ma è un procedimento che si è stabilito nella prassi e che ha anche subito modifiche nel corso del tempo. In sostanza, il Presidente della Repubblica tiene una serie di colloqui per decidere a chi affidare l’incarico di Presidente del Consiglio. Quelle che “potrebbero essere definite necessarie”, dice il sito istituzionale del governo, sono i capi dei gruppi parlamentari, i rappresentanti delle coalizioni e i presidenti di Camera e Senato.

In passato, altre persone hanno partecipato alle consultazioni (ma non sempre), come gli ex presidenti della Repubblica e altre delegazioni politiche.

21.47 – Secondo l’ANSA, Silvio Berlusconi ha lasciato il Quirinale da un’uscita secondaria.

21.46 – La vignetta di Makkox sulla situazione.

21.44 – Il segretario generale della presidenza della Repubblica ha letto il comunicato ufficiale. Il governo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti.

21.42 – Silvio Berlusconi si è dimesso, dice l’ANSA.

21.30 – Un’immagine dell’arrivo di Berlusconi al Quirinale. (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

21.27 – Di Pietro ha appena detto a “Ballarò”, in collegamento con “Che tempo che fa”, che non ha fatto il gesto dell’ombrello (vedi ore 20.57), ma un invito gestuale ad “andare a casa”.

21.23 – Secondo Sky TG24, Gianni Letta ha detto ai dipendenti della presidenza del Consiglio che non farà parte del governo Monti.

21.19 – La copertina dell’Independent di domani saluta Berlusconi con un “Ciao, bello!” (ma sulla colonna di destra, e neanche come prima notizia).

21.08 – Giuliano Ferrara su La7, adesso.

21.03 – L’atto formale con cui si concluderà il governo Berlusconi sarà la lettura di un comunicato che annunci le dimissioni del presidente del Consiglio dei Ministri da parte del segretario generale della presidenza della Repubblica, Donato Marra.

20.57 – De Bortoli, a “Che tempo che fa”, critica Di Pietro che ha fatto “il gesto dell’ombrello”.

20.56 – Berlusconi è arrivato al Quirinale.

20.55 – Giuliano Ferrara compare in televisione accarezzando energicamente la testa di un cane.

20.53 – Anche Sacconi ha mostrato il dito medio ai contestatori. Forse l’ufficio di presidenza ha deciso una coreografia.

20.52 – Formigoni risponde ai contestatori mostrando le corna e il dito medio. Un gesto che resterà di questa legislatura.

20.50 – Berlusconi ha lasciato palazzo Grazioli.

20.49 – Sui mezzi di comunicazione i cori e gli insulti ai rappresentanti del governo uscente, che continuano tuttora davanti a Palazzo Grazioli, hanno fatto citare spesso un precedente del 30 aprile 1993: la volta delle monetine a Craxi, davanti all’hotel Raphael di Roma.

20.44 – L’ufficio di presidenza è finito, Berlusconi dovrebbe andare a momenti al Quirinale. Probabilmente non uscirà dalla porta principale, da cui però stanno uscendo diverse auto accolte dalle urla e dagli insulti della piccola folla.

20.40 – “Facciamolo durante la pubblicità”, dice Mentana durante la diretta di La7 (e prima di mandare la pubblicità): si riferiva alle promesse minacciose del suo inviato nei confronti di Paolini. Vi terremo informati.

20.38 – Fonti affidabili dicono che Giuliano Amato sarà il ministro degli Esteri. Amato, 73 anni, è stato due volte presidente del Consiglio (1992-1993 e 2000-2001) e sei volte ministro tra il 1987 e il 2007.

20.31 – È appena passato l’orario decisivo, ma la riunione è ancora in corso: Berlusconi è in ritardo. E Paolini è dietro l’inviato di La7.

20.22 – E nell’attesa che finisca questo benedetto ufficio di presidenza, Massimo Cirri ha scritto una previsione di come andrà la giornata di domani.

20.11 – Il presidente della Repubblica ha promulgato la legge di stabilità, l’ultimo atto legislativo del governo Berlusconi.

20.10 – L’ufficio di presidenza del PdL, che si tiene a palazzo Grazioli, va avanti da mezz’ora. Stando al sito del Popolo della Libertà, fanno parte dell’ufficio di presidenza 34 persone, tra cui i ministri e i governatori del PdL: Berlusconi, Bondi, La Russa, Verdini, Alemanno, Alfano, Brambilla, Brunetta, Cappellacci, Carfagna, Chiodi, Cicchitto, Corso, Fitto, Formigoni, Frattini, Galan, Gasparri, Gelmini, Giovanardi, Iorio, Mantovano, Martinelli, Matteoli, Meloni, Prestigiacomo, Quagliariello, Rotondi, Sacconi, Scajola, Tajani, Tondo, Tremonti e Vito.

19.56 – Davanti a Palazzo Chigi continua lo schema che va avanti da un po’: compare o si intravede una personalità politica e partono i fischi e i cori “Buffone, buffone”.

19.40 – Berlusconi si avvia all’ufficio di presidenza del PdL.

19.38 – L’ultimo comunicato stampa del governo Berlusconi.

Il Consiglio dei Ministri, con riferimento a quanto annunciato dal comunicato emesso dalla Presidenza della Repubblica il 9 novembre 2011, a seguito dell’approvazione della legge di stabilità ha valutato la situazione che si è determinata; il Presidente Berlusconi ha quindi preannunciato che si recherà al Palazzo del Quirinale per rassegnare le dimissioni dall’incarico. Il Presidente Berlusconi ha poi ringraziato sentitamente i colleghi di Governo per il proficuo ed intenso lavoro compiuto ed ha rivolto un ringraziamento particolare al Sottosegretario dott. Gianni Letta.

19.24 – Le foto dell’ultimo giorno di Berlusconi alla Camera sono tutte qui.

19.20 – L’ANSA dice che Berlusconi salirà al Quirinale alle 20.30.

19.12 – In questo momento Emilio Fede elogia Berlusconi per il gesto da patriota, per il “passo di lato”.

19.04 – Un ministro esce da Palazzo Chigi e partono bordate di fischi.

19.00 – Anche via del Corso è bloccata, e si rischiano dei casini a causa della presenza di alcuni manifestanti di Forza Nuova (che ce l’hanno a morte con Monti, di già).

18.55 – Intanto c’è una gran folla sia davanti a Palazzo Chigi che davanti al Quirinale, dove c’è anche un coro che canta l’Alleluia.

18.49 – È finito l’ultimo Consiglio dei ministri presieduto da Silvio Berlusconi.

18.45 – Soluzione al quiz: Umberto Bossi.

18.39 – Un quiz, rispondete senza usare Google e indovinate chi ha detto questa frase. Vendola? Ferrero? Bossi? Storace? Diliberto? Di Pietro?

«Come si fa a sostenere un governo che farà portare via tutto, che privatizzerà le municipalizzate?»

18.36 – Tutto quello che c’è da dire su oggi sta in 140 caratteri: l’editoriale più breve della storia del Post.

18.10 – È iniziato il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi.

17.54 – Berlusconi pochi minuti fa in aula, per la sua ultima seduta da primo ministro. (foto: Getty Images)

17.54 – Berlusconi ha lasciato Montecitorio per tornare a palazzo Chigi, dove parteciperà a un breve consiglio dei ministri.

17.51 – La seduta alla Camera è ufficialmente tolta.

17.46 – In aula è rimasto Roberto Antonione (Liberali per l’Italia) ex coordinatore nazionale di Forza Italia, esponente del PdL e ora uscito dal partito. Buona parte del PdL è uscita con Berlusconi dall’aula.

17.44 – Ah, quella alla Camera di poco fa era l’ultima votazione nella storia del governo Berlusconi IV.

17.42 – La Legge di stabilità è stata approvata, ora si attendono i prossimi passaggi istituzionali. Berlusconi farà un breve consiglio dei ministri, poi parteciperà a un ufficio di presidenza del PdL e dopodiché si recherà al Quirinale per rassegnare le dimissioni. Probabilmente tra le 20 e le 20.30.

17.41 – Favorevoli 379, contrari 26. La Camera approva.

17.40 – Votazione sul ddl per il Bilancio 2012 e il 2012 – 2014.

17.38 – Favorevoli 380, contrari 26. La Camera approva. Scilipoti tira su un cartello e viene richiamato all’ordine. Sul cartello c’è scritto: Vergogna.

17.37 – E ora si vota.

17.36 – Scilipoti non demorde, ma Fini: «Il suo tempo è finito». E poi si congratula con due deputati per essere diventati padri.

17.35 – Scilipoti: «Oggi si sta facendo un colpo di Stato, questo è l’ultimo Parlamento eletto dai cittadini italiani. Da domani saremo commissariati». E poi, via, una tirata contro Monti amico delle banche, dei “mercenari” e dei “delinquenti”. Fini gli toglie la parola, perché il suo tempo è scaduto.

17.35 – Domenico Scilipoti (Popolo e Territorio) interviene, ma l’aula non lo lascia parlare. Dice che ragionare è parola astratta.

17.34 – Alla parola “Scilipoti” di Fini, l’aula rumoreggia.

17.33 – Mario Pepe (Misto Repubblicani – Azionisti) saluta il governo Berlusconi: «L’ultimo eletto democraticamente in quest’aula!!!»

17.33 – «Berlusconi si è dimesso pur non essendo obbligato a farlo» dice con un momento di commozione Cicchitto, che poi lo ringrazia esprimendogli solidarietà per gli attacchi “incivili” degli ultimi anni.

17.30 – Tirata lunghissima di Cicchitto, che si sgola per illustrare i punti raggiunti dal governo dimissionario e per denunciare la faziosità. Ovunque, sempre, dappertutto. «Non dobbiamo chiedervi scusa» conclude rivolgendosi all’opposizione.

17.25 – Elenco dei motivi che ci hanno portato a questa profonda crisi secondo Cicchitto: problema produttivo, la crisi c’era prima che arrivasse l’attuale maggioranza al governo, crisi del capitalismo più grave del ’29.

17.23 – Berlusconi è entrato in aula. Cori e urla: Silvio, Silvio… ad libitum.

17.22 – Accuse reciproche tra PD e PdL, tra quelli che dovrebbero governare insieme da lunedì, forse.

17.20 – «Siamo tutti chiamati a questo lavoro di ricostruzione. Ognuno in quest’aula sarà chiamato a dimostrarlo» dice Franceschini. Urla e slogan che chiedono le elezioni dai banchi della maggioranza. E ora Fabrizio Cicchitto (Pdl).

17.19 – Discorso incisivo di Franceschini, molti applausi e fischi e urla dalla maggioranza: «Ognuno se vorrà potrà stare dentro questa fase di transizione, sapendo che siamo e torneremo a essere avversari».

17.16 – Franceschini conferma che il PD resterà in aula, ma non parteciperà al voto.

17.13 – Dario Franceschini (PD) interviene alla Camera: «L’Italia ha voglia di ricominciare da capo… Se Berlusconi salirà al Quirinale è perché il governo è caduto dove doveva cadere. È caduto in Parlamento». Mormorii e poi urla.

17.04 – Sembra che Berlusconi abbia dato il proprio consenso per la nomina di Monti. Dopo il voto alla Camera, ci sarà alle 18 un ufficio di presidenza del PdL, nel quale il PresdelCons dimissionario illustrerà la squadra di ministri che ha in mente Monti e i punti principali del suo programma, che avrebbe illustrato a Berlusconi nel corso del pranzo a palazzo Chigi. Resta il nodo di Gianni Letta, Berlusconi avrebbe insistito per averlo nel nuovo esecutivo.

16.58 – Ok, non aggiunge molto al racconto, ma potrebbe essere una delle ultime foto di Mario Monti prima della sua nomina a primo ministro. Qui è in auto, mentre si allontana da palazzo Chigi dopo il colloquio con Berlusconi. (foto: LaPresse)

16.54 – Parla Rita Bernardini, delegazione dei Radicali, e dice che i suoi deputati alla Camera si asterranno.

16.53 – Della Vedova: «Voteremo sì, un semaforo verde alla stagione nuova che deve partire da lunedì».

16.52 – Berlusconi è nella sala del governo di Montecitorio e si sta incontrando con Maroni, Calderoli, Cicchitto, Alfano, Verdini e Lupi. Poi dovrebbe recarsi in aula.

16.50 – Interviene Benedetto Della Vedova (Fli).

16.48 – Vincenzo D’Anna (Popolo e Territorio) parla con fare tribunizio, tossendo nel microfono le sue idee.

16.42 – Berlusconi è a Montecitorio, ma non è ancora entrato in aula. Michele Brambilla (La Stampa) ipotizza che possa decidere di prendere la parola.

16.38 – Parla Massimo Donadi (IdV) e conferma che il suo partito voterà contro: «Con forza per un’ultima volta vi diciamo no!».

16.38 – L’intervento in francese alla Camera del deputato leghista Polledri (vedi aggiornamento 13.36).

16.32 – Davanti a Montecitorio, la sede della Camera, si sta raccogliendo un gruppo nutrito di persone con striscioni, bandiere e qualche bottiglia di spumante.

16.28 – C’è l’ipotesi che Silvio Berlusconi salga al Quirinale verso le 20.30 per rassegnare le dimissioni, dopo un rapido consiglio dei ministri.

16.24 – Inizia la discussione vera e propria, intanto il deputato PD Andrea Sarubbi nota che:

Maroni si è avvantaggiato: non siede più ai banchi del governo, ma in quelli della Lega.

16.23 – Gli articoli della Legge di stabilità sono finiti e di conseguenza la votazione. Ora Fini si sta occupando dell’ordine del giorno.

16.22 – Silvio Berlusconi è arrivato alla Camera, forse per la sua ultima volta da PresdelCons.

16.13 – Chi ne ha le forze e la voglia può seguire la seduta alla Camera qui in streaming.

16.12 – La votazione alla Camera è iniziata a va avanti rapidamente con espressione del voto per alzata di mano.

16.09 – Si è concluso l’incontro tra Berlusconi e Monti a Palazzo Chigi dopo circa due ore e mezza. Monti ha lasciato il palazzo da un’uscita secondaria.

16.00 – Alla Camera è ripresa la seduta con la discussione per la Legge di stabilità, ultimo atto del governo Berlusconi. Presiede Gianfranco Fini.

15.57 – Maurizio Lupi (PdL) ha fatto un pezzo di strada insieme con Pier Luigi Bersani (PD) a Montecitorio e lo ha rassicurato sulle divisioni interne al Popolo della Libertà che potrebbero complicare la scelta di Monti come nuovo primo ministro: «Non ti preoccupare, non è una discussione seria».

15.55 – Il Partito Democratico ha deciso di non partecipare al voto in aula per la Legge di stabilità.

15.48 – Sui social network si inizia a parlare di una proposta: esporre un tricolore alla finestra subito dopo le dimissioni di Berlusconi.

15.37 – L’incontro tra Silvio Berlusconi e Mario Monti a Palazzo Chigi va avanti da circa due ore.

15.13 – Donadi, dell’Italia dei Valori, dice di aver ricevuto una comunicazione dal Quirinale per partecipare alle consultazioni domani mattina. I tempi potrebbero essere quindi molto rapidi per la nomina del prossimo PresdelCons dopo le dimissioni di Berlusconi, previste per la serata di oggi.

15.11 – La seduta alla Camera è sospesa e riprende alle 16, con discussione e voto sulla Legge di stabilità.

15.04 – Si sta concludendo la fase di discussione congiunta alla Camera.

14.58 – Sabato 12 novembre alla Camera con deputato non identificato. (foto: Getty Images)

14.49 – L’Italia dei Valori ora dice che potrebbe sostenere un governo Monti, se questo fosse costituito da soli tecnici. Nei giorni scorsi l’IdV aveva confermato di non voler far parte della nuova maggioranza per il governo.

14.32 – Le voci sul fatto che Berlusconi si sia convinto a sostenere Monti continuano ad aumentare. Niente di sicuro, ovviamente, ma intanto il colloquio a palazzo Chigi continua.

14.23 – Prendetela come ritenete opportuno questa cosa che dice Zoro su Twitter:

Da fonte diretta, cioè io, posso dirvi che D’Alema mi ha appena detto “oggi e’ una bella giornata”.

(A Roma in effetti c’è il sole e pare quasi primavera, dice Michele Brambilla della Stampa.)

14.17 – Renato Cambursano (IdV) inizia il suo intervento alla Camera: orlo del baratro, Italia che si sta liberando, l’UE ha deciso di difendersi e difenderci.

14.16 – Osvaldo Napoli (PdL) dice che «La candidatura di Monti alla guida del nuovo governo è quasi definitiva: stiamo andando verso un governo Monti.»

14.11 – Non sarà particolarmente affollata, per ora, ma è pur sempre la Camera dei Deputati aperta e funzionante di sabato. (foto: LaPresse)

14.00 – Le manovre politiche e istituzionali di oggi e di domani si svolgono a borse chiuse, ma le scelte di questi due giorni si rifletteranno sicuramente sull’andamento dei mercati alla loro riapertura lunedì. Anche per questo motivo Napolitano vuole fare in fretta (e bene, auspicabilmente).

13.59 – All’incontro Berlusconi – Monti partecipano anche Gianni Letta e Angelino Alfano.

13.55 – L’AGI dice che Monti starebbe mirando a un governo di soli tecnici, d’accordo con Napolitano. Non ci facciamo trascinare nel totoministri (parola tremenda), ma ecco comunque l’elenco che ha pubblicato l’agenzia di stampa.

Guido Tabellini, professore di economia presso l’universita’ Bocconi al dicastero di via xx settembre, Carlo Secchi al ministero dello Sviluppo, il rettore della Cattolica, Lorenzo Ornaghi, all’Istruzione, Lanfranco Senn alle Infrastrutture, Cesare Mirabelli alla Giustizia, Giuliano Amato agli Esteri, Enzo Moavero sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

13.51 – Polledri ha finito, tocca a Roberto Occhiuto dell’Udc: «Quando la casa brucia non ha senso litigare per l’eredità».

13.47 – Silvio Berlusconi ha lasciato palazzo Grazioli. Sta andando a palazzo Chigi per incontrare Monti. (Polledri alla Camera non ha ancora finito, eh.)

13.42 – «Oggi e’ il giorno delle dimissioni, domani quello della svolta» dice laconico su Twitter il direttore di Repubblica, Ezio Mauro.

13.41 – Confidando diventi sempre meno necessario (da domani?), dedichiamo qualche bit a Domenico Scilipoti, che dice di non volerne sapere di Monti:

Una garanzia di ferro si accinge, con il neosenatore a vita Monti, a proteggere gli utili delle banche che, nonostante la dilagante crisi che sta investendo il paese, continuano a crescere grazie ai regali di parlamentari compiacenti anche nella uscente maggioranza, confezionati con il decreto milleproroghe di giugno scorso, con l`aumento dei tassi soglia antiusura.

13.38 – Polledri dice di averlo fatto perché il nostro paese è ormai piegato alle volontà di Francia e Germania per superare la crisi. Qualche mormorio di sottofondo.

13.36 – Massimo Polledri (Lega Nord) ha iniziato l’intervento parlando in francese. Bindi lo ha fermato, ricordandogli che si parla in italiano, alla Camera. Segue diatriba sui precedenti storici.

13.30 – Intervento a braccio e un po’ scalcagnato di Antonio Borghesi (IdV) alla Camera. Non ha nessuno intorno.

13.29 – L’incontro tra Berlusconi e Monti si terrà alle 13.45. È stato il primo a invitare il secondo, a dirla tutta.

13.22 – Trovare foto in cui ci siano Berlusconi e Monti non è semplice. Qui sono a un brindisi nel luglio del 2003, l’occasione è l’incontro dell’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con i membri della Commissione europea e del governo italiano nel semestre di presidenza della UE da parte dell’Italia. (foto: LaPresse)

13.17 – Entro mezz’ora ci sarà l’incontro tra Monti e Berlusconi, dice Marco Bardazzi su Twitter, e potrebbe essere un importante punto di svolta.

13.16 – Sulla crisi «non avete voluto vedere, non avete voluto sentire, non avete voluto sapere» dice alla maggioranza il deputato PD Pier Paolo Baretta, nel suo intervento alla Camera.

13.11 – «Ha delle capacità eccezionali ed è altamente rispettato in tutto il mondo» dice Tony Blair riferendosi a Mario Monti nell’intervista che sarà trasmessa questa sera da uno speciale Ballarò.

13.00 – Amedeo Ciccanti (UDC) nel suo intervento alla Camera cita Konrad Adenauer e poi critica il governo, capace di tutelare una sola parte. Ciccanti ha anche un suo sito web, vuoto per ora.

12.51 – Il Popolo della Libertà non sembra avere ancora le idee molto chiare su che cosa fare dopo le dimissioni di Berlusconi. Parte del partito non vuole Monti e preferirebbe le elezioni, tuttavia nelle ultime ore diversi leader del PdL hanno detto che Mario Monti potrebbe essere una soluzione a patto di avere un programma chiaro su ciò che dovrà fare.

12.47 – Questa sera ci sarà, su RaiTre, uno speciale della trasmissione Ballarò per parlare della crisi di governo. Sarà mandata in onda anche un’intervista a Tony Blair.

12.42 – Alla Camera, Giancarlo Giorgetti (Lega Nord) presenta la Legge di stabilità in aula.

12.41 – Roberto Antonione, Giustina Destro, Fabio Gava, Giancarlo Pittelli e Sardelli, i cosiddetti scontenti, hanno lasciato il gruppo parlamentare del Popolo della Libertà e ora fanno parte del Gruppo misto. Hanno anche formalizzato la nascita della componente “Costituente popolare liberale-Pli”.

12.33 – Alla Camera è iniziata la seduta, presieduta da Rosy Bindi. La diretta in streaming è disponibile qui.

12.27 – La discussione, che sta per cominciare, alla Camera sulla Legge di stabilità dovrebbe terminare verso le 18 con la sua definitiva approvazione. Subito dopo il PresdelCons dovrebbe riunire un ultimo Consiglio dei ministri prima di salire al Quirinale per rassegnare le dimissioni.

12.17 – Sul sito del Foglio c’è lo streaming di “Tutti al voto”, l’iniziativa di Giuliano Ferrara per sostenere le elezioni subito e non per la formazione di un nuovo governo.

12.15 – Ma c’è davvero la possibilità che Monti diventi presidente del consiglio? Ieri il deputato del PD Andrea Sarubbi la spiegava così su Twitter:

50% Monti, 10% altri, 40% voto.

12.10 – Negli ultimi minuti gira voce, da prendere molto con le molle, che Berlusconi e Monti si potrebbero incontrare a palazzo Chigi per una colazione di lavoro. Spiega l’agenzia di stampa AGI:

L’incontro tra Berlusconi e Monti, riferiscono le stesse fonti, potrebbe servire a capire quali sono i margini di trattativa a poche ore dall’Ufficio di presidenza del partito. Ieri l’intenzione del Pdl era quella di arrivare alle consultazioni con le candidature di Dini o Alfano proprio per mantenere saldo il rapporto con la Lega e salvare la coesione della maggioranza.

12.06 – Scoraggiati? Ieri vi abbiamo spiegato che ci sono almeno quattro motivi per non esserlo troppo.

12.01 – Le pressioni internazionali verso l’Italia affinché risolva la crisi politica rapidamente non mancano anche oggi. Il direttore del Fondo monetario internazionale (FMI), Christine Lagarde, ci invita a fare presto e ha espresso molta stima per Mario Monti.

11.59 – Intanto, la Commissione bilancio della Camera ha approvato la Legge di stabilità senza effettuare modifiche. Hanno votato a favore PdL e Lega Nord, mentre PD e Terzo Polo non hanno partecipato al voto. L’Italia dei Valori ha votato contro. La discussione in aula inizia tra mezz’ora.

11.55 – Ieri sera Maurizio Crozza ha dedicato buona parte della sua trasmissione Italialand alla crisi di governo. È arrivato sul palco imitando Silvio Berlusconi e cantando (martoriando?) una versione modificata di My Way.

11.54 – Anche Pier Luigi Bersani ed Enrico Letta (PD) hanno incontrato questa mattina Monti per un colloquio informale.

11.53 – La Lega Nord conferma di non voler sostenere l’idea di mettere Monti al Governo.  Questa mattina l’attuale ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha detto che lunedì l’Italia avrà un nuovo governo e che lui non sarà più ministro.

11.51 – La giornata per Mario Monti è iniziata verso le 9.30, quando ha raggiunto il suo nuovo ufficio da senatore a palazzo Giustiniani. Nelle ore seguenti, Monti si è incontrato con Mario Draghi, il presidente della Banca Centrale Europea.

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Tra poche ore la Camera voterà la Legge di stabilità, approvata ieri dal Senato e sarà probabilmente l’ultimo atto parlamentare legato al governo Berlusconi. L’attuale PresdelCons potrebbe rassegnare le dimissioni già nella serata di oggi, lasciando a Napolitano la gestione delle prossime fasi della crisi. Il presidente della Repubblica non ha fatto mistero di voler indicare Mario Monti come nuovo primo ministro, ma l’idea non piace a parte del Popolo della Libertà, dove ci sono scontri interni e diverse correnti su che cosa fare. Qui c’è una guida minima di che cosa accadrà oggi, mentre qua vi racconteremo la giornata man mano che arrivano le notizie.