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  • Martedì 8 novembre 2011

La vita di Joe Frazier

Le foto più belle di un pugile leggendario, il rivale storico di Muhammad Ali, morto ieri sera a 67 anni

Boxer Muhammad Ali, left, and Joe Frazier shown in action, Jan. 28, 1974, New York. (AP Photo/ABC) ** NO SALES **

Boxer Muhammad Ali, left, and Joe Frazier shown in action, Jan. 28, 1974, New York. (AP Photo/ABC) ** NO SALES **

Joe Frazier, uno dei più grandi pugili di tutti i tempi, è morto a Philadelphia lunedì sera a 67 anni, a causa di un cancro al fegato rivelatosi solo due mesi fa.

Frazier era stato soprannominato Smokin’ Joe dal suo allenatore Yank Durham che prima di ogni match lo incitava a battere gli avversari e a «far uscire fumo» dai guanti. La sua carriera come pugile dei pesi massimi iniziò negli anni Sessanta e nel 1964 vinse la medaglia d’oro nei pesi massimi alle Olimpiadi di Tokyo. Il momento storico del suo successo arrivò l’8 marzo 1971 con la sfida all’allora campione Muhammad Ali al Madison Square Garden, a New York. Il match terminò dopo 15 durissimi round con la vittoria di Frazier, che fu quindi il primo a sconfiggere Ali. L’incontro è considerato uno dei più avvincenti della storia della boxe ed è stato definito The Fight of the Century, l’Incontro del secolo. Nel 1974 Ali si prese la rivincita in un nuovo incontro e il primo ottobre del 1975 i due si batterono di nuovo per stabilire chi fosse il più forte. Il match si tenne a Manila, nelle Filippine, e divenne famoso come Thrilla in Manila (Thrilla è la spiccia trascrizione fonetica di Thriller) . Fu durissimo e alla fine vinse Ali, che lo ha sempre definito come l’incontro più difficile della sua vita.

Frazier si era ritirato nel 1976 a 32 anni dopo essere stato sconfitto da George Foreman e da allora si era dedicato ad allenare pugili locali a Philadelphia, dov’è cresciuto, tra cui alcuni dei suoi figli: tre di loro sono diventati pugili. Nel 1976 Frazier è apparso in un cameo nel film Rocky.

Il suo grande rivale Muhammad Ali ha commentato la notizia della sua morte dicendo «Il mondo ha perso un grande campione. Ricorderò sempre Joe con rispetto e ammirazione. Il mio affetto va a tutta la sua famiglia e ai suoi cari».