Julian Assange ha perso il ricorso
L'Alta Corte di Londra ha confermato l'estradizione in Svezia decisa a febbraio
WikiLeaks founder Julian Assange (C) walks through a mass of media personnel as he arrives at London’s High Court on November 2, 2011. Julian Assange finds out on Wednesday whether he will be forced to leave Britain in order to face questioning over rape allegations in Sweden. The High Court in London is set to announce at 0945 GMT whether the 40-year-old Australian, whose whistleblowing website has enraged governments around the world, should be extradited following his arrest in December. AFP PHOTO / BEN STANSALL (Photo credit should read BEN STANSALL/AFP/Getty Images)
11,04. Gli avvocati di Assange hanno annunciato che faranno ricorso alla Corte Suprema.
10,54. La sentenza prevede che Assange possa essere consegnato alle autorità svedesi entro dieci giorni, ma secondo il Guardian una data possibile del suo arrivo effettivo in Svezia potrebbe essere intorno al 26 novembre. Ma può presentare ricorso alla Corte Suprema entro due settimane, e se venisse accettato – implicando che la questione investe ragioni più generali – la pena sarebbe sospesa fino a un’udienza, non prima dell’anno prossimo.
Aggiornamento 10,48. La Corte ha bocciato il ricorso di Assange.
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Julian Assange è arrivato stamattina all’Alta Corte di Londra per partecipare alla seduta durante la quale sarà presa una decisione sulla richiesta di estradizione presentata dalla Svezia, dove Assange è accusato di violenza sessuale. Una prima sentenza a febbraio aveva accettato la richiesta e oggi due nuovi giudici valuteranno il ricorso e decideranno se confermare o annullare quella sentenza.
Assange si trova agli arresti domiciliari in una casa fuori Londra da ormai quasi un anno e i suoi avvocati protestano contro questa misura in assenza di un’accusa formulata in Gran Bretagna nei suoi confronti. Assange e i suoi avvocati sostengono che le pressioni per la sua estradizione sono di natura politica e hanno a che fare con i documenti riservati sui governi mondiali diffusi su internet da Wikileaks, l’organizzazione da lui fondata.
