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  • Lunedì 31 ottobre 2011

Herman Cain accusato di molestie

Politico ha ripescato una vecchia storia sul candidato del momento nelle primarie repubblicane degli Stati Uniti, mettendolo in difficoltà

Per il candidato alle primarie repubblicane Herman Cain la campagna elettorale si complica. Politico racconta che negli anni Novanta Cain fu accusato da due donne di molestie e comportamento inopportuno nei loro confronti. All’epoca Cain era il responsabile della National Restaurant Association (NRA), l’associazione che rappresenta oltre 380mila ristoratori statunitensi, carica assunta dopo essere stato amministratore delegato della catena di pizzerie Godfather’s Pizza.

Le due donne segnalarono ai responsabili dell’Associazione il comportamento di Cain, che avrebbe fatto allusioni a sfondo sessuale. Per chiudere la vicenda fu raggiunto un accordo: le due donne ottennero un indennizzo per lasciare la NRA in cambio di un impegno formale a non discutere con nessuno i motivi del loro abbandono.

Negli ultimi giorni negli Stati Uniti sono circolate molte voci sulla questione, ma Cain e il suo staff hanno preferito non affrontare o commentare le domande dei giornalisti su quanto avvenne una ventina di anni fa. Il candidato ha solamente detto di aver dato da lavorare a migliaia di persone grazie alle proprie attività e di non poter quindi fare commenti su due dipendenti che nemmeno ricorda, almeno fino a quando «non saranno emersi fatti concreti o prove certe».

A una domanda diretta di un giornalista, che gli ha chiesto se fosse mai stato accusato di molestie sessuali nei confronti di una donna, Cain ha esitato diversi secondi prima di rispondere. La domanda è stata ripetuta per tre volte e alla fine il candidato ha preferito sviare chiedendo: «E lei? È mai stato accusato di molestie sessuali?».

I giornalisti di Politico hanno indagato sugli anni tra il 1996 e il 1999, quando Cain fu presidente e CEO della NRA, e dicono di aver messo insieme una ricostruzione attendibile dei fatti basata sulle testimonianze di chi si trovava all’epoca alle dipendenze dell’attuale candidato alle primarie repubblicane. Oltre alle testimonianze, sono stati raccolti anche alcuni documenti in cui si parla delle accuse e della risoluzione della faccenda attraverso indennizzi e buoni uscita. Politico ha anche scoperto l’identità delle due donne, ma per ragioni di privacy i loro nominativi non sono stati ancora diffusi.

Le fonti – che comprendono collaboratori e varia documentazione – descrivono alcuni episodi che offesero e turbarono le due donne. Comprendono conversazioni che sarebbero state un crescendo di domande personali e di allusioni di natura sessuale, avvenute durante discussioni, convegni e anche negli uffici dell’associazione. Si parla anche di gesti che non erano apertamente di natura sessuale, ma che misero a disagio le due donne e che furono considerati inappropriati in un ambito professionale.

Secondo il portavoce di Cain, J.D. Gordon, le illazioni degli ultimi giorni sono parte di una semplice strategia tesa a screditare la campagna elettorale di Cain e a frenare l’aumento di consensi nei suoi confronti. La vicenda della NRA, ha spiegato per email a Politico, fu risolta molti anni fa con un accordo che fu condiviso da entrambe le parti e senza alcuna conseguenza specifica sul piano legale. «[Cain] aveva un’idea molto vaga e mi ha chiesto di mettermi in contatto con l’avvocato della NRA che si occupò del caso, Peter Kilgore. Mi ha detto: “Sentiti con Peter Kilgore alla NRA”. Mi ha poi riferito di ricordarsi qualcosa, ma solo vagamente e di non saperne molto» ha detto Gordon, aggiungendo che Kilgore non gli ha dato ulteriori informazioni, perché la NRA non discute pubblicamente i dettagli sui rapporti di lavoro con i propri dipendenti.

Le notizie sui presunti casi di molestie rischiano di complicare la campagna elettorale di Cain, che nelle ultime settimane aveva segnato qualche importante vittoria nei confronti degli altri candidati salendo nei sondaggi. I media americani si stanno occupando molto del personaggio, che sta conducendo una campagna poco ortodossa costellata da scelte discutibili, ben rappresentate da un recente raffazzonato spot elettorale che ha fatto parecchio discutere. Cain è in ascesa nei sondaggi, ma secondo la maggior parte degli analisti si tratta di un temporaneo momento di gloria, destinato a sgonfiarsi per lasciare posto agli altri candidati nelle prossime settimane.