Jesus Christ Superstar ha 40 anni

Oggi è il compleanno di uno dei musical più famosi e apprezzati al mondo

Esattamente quarant’anni fa andava in scena, a Broadway, la prima di Jesus Christ Superstar, il musical rock composto da Andrew Lloyd Webber e scritto da Tim Rice sull’ultima settimana di vita di Gesù raccontata dal punto di vista di Giuda Iscariota. Benché sia da tempo uno dei musical più famosi e di successo al mondo, Jesus Christ Superstar non vinse mai un Tony Award (i prestigiosi premi di Broadway): restò in cartellone per diciotto mesi per poi spostarsi a Londra, dove ebbe un successo tale da portare avanti le repliche per otto anni.

Lo spettacolo ha inizio con l’arrivo di Gesù a Gerusalemme e termina con la sua crocifissione, concentrandosi in particolare sui dubbi che Giuda nutre e sviluppa nei confronti della sua figura: la frase che il personaggio pronuncia a un certo punto, «You really do believe this talk of God is true?», riassume il nucleo concettuale dell’opera, che indaga sulla figura di Gesù non come essere divino ma come essere umano. Lo stesso Tim Rice spiegò, più volte, che «il fatto è che noi non vediamo Cristo come Dio ma semplicemente come l’uomo giusto, al momento giusto e nel posto giusto».

L’approccio laico a un tema religioso suscitò parecchie polemiche: alcune chiese cristiane ritennero il musical blasfemo per i dubbi che insinuava sulla divinità di Cristo e per l’eccessiva comprensione dimostrata alla figura di Giuda, mentre parecchie comunità ebraiche trovarono antisemita la rappresentazione del ruolo del loro popolo nella crocifissione di Gesù. L’opera fu attaccata anche dalla politica. La prima rappresentazione europea si tenne a Vilnius, in Lituania, il giorno di Natale del 1971: le autorità intervennero a bloccare il musical. In Sudafrica, invece, l’opera fu bandita a lungo perché considerata antireligiosa.

La diffusione del musical non causò solo incidenti e polemiche, ovviamente. A Londra, come dicevamo, ebbe un tale successo da andare avanti per otto anni (ed è tuttora il quinto spettacolo teatrale più longevo nel Regno Unito). In Svezia i cinque giorni di repliche registrarono un record di pubblico, con oltre 74.000 spettatori e Agnetha Fältskog, la (non ancora) cantante degli Abba, nel ruolo di Maria Maddalena. Il musical ebbe un grande successo anche in Australia, dove per la prima volta il ruolo di Maria Maddalena fu affidato a un’attrice nera. In Perù l’attesa per il musical era tale che fu autoprodotto da un gruppo di fan che, nel 1974, chiesero la collaborazione di alcuni membri dell’Orchestra Sinfonica, di un coro universitario, di una rock band che si esibì live e di tutti i giovani volontari disponibili per mettere su il musical senza aspettare un debutto ufficiale. In questo modo il Perù fu il primo paese sudamericano a mettere in scena Jesus Christ Superstar.

Il musical fu riadattato in un film nel 1973, nella speranza di incentivare ulteriormente la diffusione dello spettacolo nei teatri stranieri. Le riprese furono effettuate nei dintorni di Betlemme e dirette dal regista Norman Jewison, con Ted Neeley nel ruolo di Gesù, Carl Anderson a interpretare Giuda e Yvonne Elliman come Maria Maddalena, la stessa attrice e cantante del musical teatrale.