Un iPhone con lo schermo più grande?

C'è un problema di pollici, e di pollici

Martedì scorso Tim Cook, insieme con altri dirigenti di Apple, ha mostrato le ultime novità con una presentazione ritenuta deludente e sotto tono da molti osservatori e appassionati. I responsabili della società, si è saputo dopo, erano a conoscenza del fatto che Steve Jobs avesse ancora poche ore da vivere. La notizia della sua morte ha spento le discussioni che si erano accese in rete sul profilo “deludente” della presentazione: le grandi aspettative per un iPhone completamente nuovo erano state disattese dal nuovo CEO, che ha presentato un’evoluzione dell’attuale iPhone 4 con un processore più potente e una fotocamera più definita. Il resto del telefono è rimasto sostanzialmente invariato, a partire dal design sul quale si erano focalizzate le attenzioni di chi aveva ipotizzato l’arrivo di un iPhone 5 davvero “nuovo”.

Tra le voci che erano circolate c’era anche quella su una possibile variazione nelle dimensioni dello schermo del dispositivo, che sono rimaste le stesse dall’introduzione del primo iPhone nell’estate di quattro anni fa.

Altri produttori, a partire da Samsung, hanno progressivamente aumentato le dimensioni degli schermi dei loro smartphone, con l’intento di far vedere più cose agli utenti specialmente quando navigano online. Fino a ora, Apple ha invece scelto di non ingrandire lo schermo dell’iPhone, compensando con una maggiore definizione: in proporzione ha più pixel per centimetro quadrato rispetto a molti altri smartphone della concorrenza.

Dietro questa scelta ci sono probabilmente decine di buone ragioni a partire dal maggiore ingombro, passando per il costo dei componenti e il consumo delle batterie (l’illuminazione dello schermo richiede molta energia). Tuttavia, un altro motivo potrebbe essere legato a una questione di pollice e di pollici.

Gli attuali 3,5 pollici dello schermo dell’iPhone permettono di raggiungere quasi tutti i punti del touchscreen tenendo il telefono sul palmo e utilizzando il pollice di una sola mano. Gli schermi più larghi non permettono di fare altrettanto, come suggerisce l’immagine che mette a confronto l’area di azione di un pollice (la lunetta verde) su un iPhone e su un Galaxy S II (Samsung), che di pollici ne ha 4,21.

Ci sono molti smartphone là fuori che ormai superano i 4 pollici e si rivelano meno pratici per il loro utilizzo, spiega il designer Dustin Curtis. Stando al suo schema, i 3,5 pollici sono il limite massimo per la confortevolezza nell’uso del display. Naturalmente quella di Curtis è una media e sicuramente l’impossibilità di raggiungere ogni lato dello schermo con un solo dito non è per tutti lo stesso problema.

Forse un giorno Apple si metterà a produrre un iPhone con lo schermo più grande, ma solo dopo aver testato, provato e riprovato l’eventuale praticità di una simile scelta. La società sembra essere molto interessata ai pollici di chi compra i suoi prodotti: la nuova versione del sistema operativo per iPad – in arrivo il 12 ottobre – permette di dividere in due la tastiera virtuale e di farne comparire una metà sul lato sinistro dello schermo e l’altra sul lato destro, così da poter digitare utilizzando solamente i pollici.