Chi vince il Nobel per la letteratura?

Gli scommettitori puntano su un poeta arabo e nel frattempo è saltato fuori anche il nome di Bob Dylan

di Elena Favilli

Giovedì alle 13 sarà annunciato il nome del vincitore del Premio Nobel per la letteratura. L’anno scorso fu attribuito allo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, romanziere molto conosciuto ma fuori dalla lista dei favoriti di allora. Quest’anno, dicono esperti e osservatori, potrebbe andare a un poeta, dopo quattordici anni di premi a romanzieri e drammaturghi. L’ultima volta, nel 1995, era toccato alla poetessa polacca Wislawa Szymborska, che fu premiata per «l’ironica precisione con cui i suoi versi consentono al contesto storico e biologico di emergere attraverso frammenti di realtà umana».

Come da tradizione, negli ultimi giorni sono rimbalzate diverse ipotesi su chi vincerà il premio del 2011. Dagli ultimi aggiornamenti dei broker i favoriti sono Adonis, Tomas Transtomer e Haruki Murakami, già nella top five dell’anno scorso. L’unica vera novità dei pronostici di quest’anno è l’ingresso a sorpresa di Bob Dylan, che oggi è addirittura dato 8/1 dai siti di scommesse, la stessa quotazione di Murakami e Transtomer. Altri outsider potrebbero essere il poeta siriano Zakaria Tamer e quello palestinese Samih al-Qasim. Philiph Roth e Cormac McCarthy sono come al solito tra i primi quindici, ma per gli Stati Uniti il New Yorker suggerisce di tenere d’occhio un nome meno noto: William H. Gass, romanziere, saggista ed ex professore di filosofia.

Adonis – 4/1
Adonis, pseudonimo di Alī Ahmad Sa’īd Isbir, è un poeta libanese di origine siriana. Ha studiato a Damasco e a Beirut ed è stato attivissimo nel dibattito politico-culturale del mondo arabo degli ultimi anni. La sua poesia è amata soprattutto dai giovani ed è spesso ambientata nelle grandi città del Maghreb, soprattutto Marrakech, Fez e Cairo. In Italia le sue poesie sono state tradotte da Guanda. L’anno scorso era quarto nella classifica dei favoriti, quest’anno le sue quotazioni sono salite vista la rilevanza acquistata dal contesto arabo negli ultimi mesi.

Memoria del Vento

Una cosa si era distesa
nel cunicolo della storia

una cosa adorna, esplosiva
che trasporta il proprio figlio di nafta avvelenato
al quale il mercante avvelenato intona una canzone
esisteva un oriente simile a un bambino che implora,
chiede aiuto
e l’occidente era il suo infallibile signore.

Questa mappa è mutata
l’universo è un fuoco
l’oriente e l’occidente sono una tomba sola
raccolta dalle sue ceneri.

Tomas Tranströmer – 8/1
È considerato il maggiore poeta svedese vivente. È nato a Stoccolma nel 1931 e ha pubblicato la sua prima raccolta di poesia a diciassette anni. Figlio di un giornalista e di una insegnante, ha esercitato la professione di psicologo per molti anni. In Italia Crocetti Editore ha tradotto alcune sue poesie nella raccolta Poesie del Silenzio.

Silenzio

Passa, sono sepolti…
Una nuvola scivola sul disco del sole.

La fame è un alto edificio
che si sposta di notte

nella camera si apre l’oscura
tromba dell’ascensore verso le viscere.

Fiori nel fossato. Fanfara e silenzio.
Passa, sono sepolti…

Le posate d’argento sopravvivono
in grandi frotte
a grandi profondità dove l’Atlantico
è nero.

Haruki Murakami – 8/1
Lo scrittore giapponese autore di Dance Dance Dance e di Kafka sulla spiaggia è uno dei più conosciuti dal pubblico tra quelli candidati al Nobel quest’anno. I suoi libri sono stati tradotti in tutto il mondo.

Bob Dylan 8/1
Noi al Post qualche tempo fa avevamo fatto un elenco delle nostre canzoni di Dylan preferite, potrebbero tornare utili se dovesse vincere davvero.

Assia Djebar 12/1
È una scrittrice, traduttrice e regista algerina di 75 anni. Il suo lavoro ha sempre la condizione femminile come tema centrale. Nel 2005 è entrata a far parte dell’Académie française, la prima donna magrebina a essere insignita di questa onorificenza.

Peter Nadas 14/1
È uno dei maggiori scrittori ungheresi. Membro della prestigiosa Accademia delle Arti di Berlino, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali il premio Kafka nel 2003. “La Bibbia” è stato il suo primo libro tradotto in italiano.

Ko Un 14/1
È un poeta, scrittore, regista e pittore sudcoreano. È nato nel 1933 a Kunsan, una cittadina di una regione a nord del paese, ed è considerato uno dei punti di riferimento maggiori nella cultura sudcoreana contemporanea. Per dieci anni è stato un monaco buddista. La sua raccolta di poesie L’isola che canta è stata tradotta in italiano dall’editore Lieto Colle.

Da “Songs of Tomorrow”

La strada non c’è.
Da qui in poi, speranza.
Mi manca il respiro,
da qui in poi, speranza.
Se la strada non c’è,
la costruisco mentre procedo.
Da qui in poi, storia.
Storia non come passato, ma come tutto ciò che è.

Les Murray 16/1
È un poeta australiano nato nel 1930. La sua produzione letteraria è vastissima, il New Yorker l’ha definito di recente uno dei poeti di lingua inglese più influenti del mondo. Un arcobaleno perfettamente normale è stato tradotto da Adelphi nel 2004.

Il significato dell’esistenza

Ogni cosa tranne il linguaggio
Conosce il significato dell’esistenza
Gli alberi, i pianeti, i fiumi, il tempo
Non conoscono altro.
Lo esprimono,
Momento per momento,
Come Universo.
Perfino questo stupido corpo
Lo vive almeno in parte,
e vi avrebbe piena dignità
Non fosse per l’ignorante libertà
della mia mente parlante.

Thomas Pynchon 20/1
È l’autore labirintico di V., L’arcobaleno della gravità e L’incanto del lotto 49. Non appare in televisione, non parla alla radio, non si lascia fotografare e non rilascia interviste. Tra gli scrittori, frequenta soltanto Don De Lillo. Ah, non ritira neanche i premi.

Philip Roth 20/1
Uno dei più grandi – il più grande, secondo molti – romanziere americano. Quest’anno ha già vinto il Booker Prize.

Nuruddin Farah 20/1
È un romanziere somalo, i suoi libri sono tradotti in italiano da Frassinelli.

Cormac McCarthy 25/1
È uno dei cosiddetti magnifici quattro della narrativa americana contemporanea – insieme a Thomas Pynchon, Don De Lillo e Philip Roth – e l’autore spietato di Meridiano di Sangue, SuttreeNon è un paese per vecchi e La Strada.

Zakaria Tamer
È forse il più conosciuto autore di racconti del mondo arabo, e uno dei più famosi autori di libri per bambini. È nato a Damasco, in Siria, nel 1931.

Samih al-Qasim 50/1
È un poeta e giornalista palestinese da sempre molto impegnato politicamente. Il suo nome è associato soprattutto alla causa per il riconoscimento della Palestina. Quest’anno alla Fiera del Libro di Torino ha letto una poesia dedicata alla memoria di Vittorio Arrigoni, l’attivista italiano filopalestinese ucciso lo scorso aprile a Gaza.

William H. Gass 80/1
È nato a Fargo, North Dakota, nel 1924. È autore di quattro romanzi (fra cui Nel cuore del cuore del paese, 1968, e il monumentale The Tunnel, 1995) riconosciuti come opere cardine della narrativa postmoderna americana, e di diverse raccolte di saggi, che gli hanno portato per due volte il prestigioso National Book Critics Circle Award, oltre a un’infinità di altri premi e onorificenze. Dopo aver insegnato per trent’anni filosofia presso la Washington University di St. Louis, oggi continua a viverci con la famiglia, dedicandosi esclusivamente alla scrittura. I suoi libri in Italia sono stati tradotti da Minimum Fax.