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  • Mercoledì 21 settembre 2011

Le manifestazioni in Palestina

Le foto delle marce di oggi a Ramallah e Nablus, in sostegno alla richiesta di riconoscimento ufficiale dell'ANP alle Nazioni Unite

A girl waves a Palestinian flag during a rally in support of the Palestinian bid for statehood recognition in the United Nations, in the West Bank city of Ramallah, Wednesday, Sept. 21, 2011. Thousands of flag-waving Palestinians rallied Wednesday in towns across the West Bank to show support for their president’s bid to win U.N. recognition of a Palestinian state. (AP Photo/Tara Todras-Whitehill)

A girl waves a Palestinian flag during a rally in support of the Palestinian bid for statehood recognition in the United Nations, in the West Bank city of Ramallah, Wednesday, Sept. 21, 2011. Thousands of flag-waving Palestinians rallied Wednesday in towns across the West Bank to show support for their president’s bid to win U.N. recognition of a Palestinian state. (AP Photo/Tara Todras-Whitehill)

Migliaia di persone hanno manifestato oggi a Ramallah e Nablus, in Cisgiordania, per mostrare il loro sostegno alla richiesta dell’Autorità Nazionale Palestinese di essere riconosciuta ufficialmente tra gli stati membri dell’ONU. Molti manifestanti hanno bruciato bandiere americane e contestato Israele e Stati Uniti – che si sono detti contrari al riconoscimento – mentre altri sperano che Obama possa cambiare idea e sostenere la richiesta palestinese. Al checkpoint di Qalandia, che collega Ramallah a Gerusalemme, un gruppo di ragazzini palestinesi ha bruciato gomme e lanciato dei sassi contro i soldati israeliani, che hanno risposto aprendo i gas lacrimogeni. Anche a Hebron, in Cisgiordania, ci sono stati degli scontri tra i palestinesi e i soldati israeliani.

Le manifestazioni sono iniziate qualche ora prima del discorso del presidente degli Stati Uniti Barack Obama all’Assemblea generale dell’ONU. La diplomazia americana sta cercando di dissuadere il presidente palestinese palestinese Mahmoud Abbas da chiedere il voto sul riconoscimento della Palestina durante il discorso che terrà all’Assemblea generale venerdì, il 23 settembre. Obama ha detto che se Abbas porterà avanti la richiesta, porrà il veto al Consiglio di sicurezza. Inoltre né l’Assemblea generale né il Consiglio di Sicurezza hanno l’obbligo di votare la richiesta qualora Abbas decidesse di presentarla.

Nel suo discorso Obama ha toccato brevemente l’argomento e ha ribadito la sua posizione:

«So che molti di voi sono frustrati dalla mancanza di progressi. Credetemi, lo sono anch’io. Non esiste una scorciatoia a un conflitto che dura da decenni, la pace è un duro lavoro. La pace non si farà con dichiarazioni e risoluzioni alle Nazioni Unite, se fosse così facile l’avremmo già fatto. Alla fine, sono gli israeliani e i palestinesi che devono vivere fianco a fianco».

Dopo il discorso, che si è concentrato sull’importanza della pace e ha toccato la rivoluzione araba, la guerra in Libia e la necessità di approvare sanzioni contro la Siria, Obama ha incontrato il presidente dell’ANP Abbas e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per favorire la ripresa dei colloqui. La campagna per il riconoscimento ufficiale di Stato membro è cominciata all’inizio di settembre, con una lettera del governo dell’ANP alle Nazioni Unite. I rappresentanti del governo palestinese hanno invitato il leader dell’ONU Ban Ki-Moon a “fare ogni possibile sforzo così da garantire al popolo palestinese di ottenere ciò che chiede”.