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  • Mercoledì 14 settembre 2011

Che cosa diceva Jacqueline Kennedy

Sono usciti in un libro i colloqui inediti con lo storico Arthur Schlesinger, ricchi di storie interessanti per gli appassionati del genere

Jacqueline Kennedy nel dicembre del 1960, poche settimane dopo che suo marito John F. Kennedy è stato eletto presidente degli Stati Uniti. (STAFF/AFP/Getty Images)

Jacqueline Kennedy nel dicembre del 1960, poche settimane dopo che suo marito John F. Kennedy è stato eletto presidente degli Stati Uniti. (STAFF/AFP/Getty Images)

Dopo le anticipazioni giornalistiche dei giorni scorsi, oggi è stato pubblicato negli Stati Uniti il libro Jacqueline Kennedy: Historic Conversations on Life With John F. Kennedy, che ha allegati otto CD di registrazioni audio inedite: quelle delle conversazioni tra lo storico Arthur M. Schlesinger Jr. e Jacqueline Kennedy, vedova del presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy, di cui Schlesinger fu consigliere e autore di molti discorsi. La durata totale delle registrazioni pubblicate è di otto ore e mezza, e i colloqui avvennero a partire dal marzo 1964, quattro mesi dopo l’assassinio del presidente statunitense.

L’annuncio della pubblicazione del materiale suscitò grande attenzione tra gli storici e i molti cultori della storia kennedyana lo scorso agosto, anche grazie ad anticipazioni apparse su quotidiani statunitensi e britannici che descrivevano come “esplosive” le nuove registrazioni: queste avrebbero contenuto rivelazioni su relazioni sentimentali di entrambi i coniugi Kennedy durante la presidenza, nonché la convinzione espressa da Jackie Kennedy di un coinvolgimento del vicepresidente Lyndon Johnson in un complotto per l’assassinio del marito.

Stando a quanto emerge in queste ore, nelle registrazioni non c’è niente di così clamoroso, ma gli audio contengono comunque diversi particolari notevoli per capire la personalità di John F. Kennedy e diversi retroscena della presidenza. Le registrazioni sono importanti anche perché negli anni successivi all’assassinio del marito la vedova Kennedy rifiutò molte volte di parlare dei suoi anni alla Casa Bianca e fu sempre molto gelosa della sua riservatezza, limitando al minimo le sue apparizioni pubbliche e concedendo solo tre interviste.

Il contenuto delle interviste
Jackie Kennedy partecipò alle interviste a condizione che il contenuto venisse reso pubblico solo cinquant’anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1994. La pubblicazione è avvenuta molto tempo prima grazie a un permesso accordato da Caroline, figlia di Jackie e di JFK (Schlesinger è invece morto nel 2007).

Secondo quanto racconta il New York Times, Jackie Kennedy descrive la loro relazione coniugale come “terribilmente vittoriana o asiatica”, con la donna nella parte della moglie totalmente devota e subordinata al marito, a cui offre anche tutte le opinioni nelle questioni importanti. Il suo ruolo, dice Jackie, era quello di mantenere un’atmosfera di serenità e tranquillità nella famiglia e in particolare verso i figli, anche se non manca di descrivere il suo primo matrimonio come felice, senza neanche un litigio. La donna ricorda anche i momenti drammatici della crisi dei missili di Cuba e di aver espresso il desiderio di rimanere a fianco del marito anche se la situazione fosse degenerata e ci fosse il rischio che venisse ucciso.

Jackie esprime giudizi estremamente negativi su diversi personaggi politici che incontrò nel corso della sua permanenza alla Casa Bianca, talvolta attribuendoli anche al marito. Questi giudizi non risparmiano neppure gli uomini più vicini al presidente: a proposito di Lyndon Johnson, il vicepresidente texano di JFK che ne prese il posto alla sua morte, Jackie riporta una frase del marito: “Oddio, riesci anche solo a immaginare che cosa succederebbe al paese se Lyndon fosse presidente?” e in un’altra occasione dimostra di essere d’accordo nel giudizio negativo: “Lyndon Johnson, come vicepresidente, non fece proprio nulla”.

Jackie Kennedy dice che Charles de Gaulle era il suo eroe quando sposò Jack Kennedy, ma dopo averlo incontrato rivide la sua opinione, trovandolo “un egocentrico” e “pieno di rancore”. Una critica particolarmente dura è rivolta anche a Martin Luther King, definito “una persona disonesta” che, in alcune intercettazioni segrete delle sue conversazioni, organizzava incontri con altre donne pur essendo sposato. Jackie ricorda anche come fu poco rispettoso al servizio funebre di suo marito, celebrato dal cardinale Cushing:

[Martin Luther King] prese in giro il cardinale Cushing e [Robert, fratello di JFK] disse che quando vi partecipò era ubriaco. Non posso vedere un’immagine di Martin Luther King senza pensare: quell’uomo è terribile.

Cinque anni dopo l’assassinio del marito, all’età di 39 anni, Jacqueline Kennedy sposò l’armatore greco Aristotele Onassis, che morì nel 1975 lasciandola per la seconda volta vedova. Jackie Kennedy ebbe due figli, entrambi da John Fitzgerald Kennedy: Caroline e John Fitzgerald Kennedy Jr. Morì nel 1994 e venne sepolta a fianco del suo primo marito nel cimitero di Arlington, Virginia.