Come sarà il nuovo Delicious

I due cofondatori di YouTube che l'hanno comprato spiegano come vogliono salvarlo, sfidando Facebook e Twitter se necessario

Chad Hurley e Steve Chen sono entrambi sulla trentina, hanno fatto un sacco di soldi vendendo YouTube a Google nel 2006 per 1,65 miliardi dollari e ora sono al lavoro per la loro nuova impresa sul Web: trasformare Delicious da un servizio che non usa più nessuno in un successo. Il sistema che consente di salvare e condividere i link online apparteneva a Yahoo, che ha deciso di metterlo in vendita per concentrarsi su altri servizi. Le notizie su una possibile vendita erano iniziate a circolare a dicembre del 2010, proprio nel periodo in cui Chen e Hurley avevano fondato la loro nuova società Avos, ospitata in un edificio a pochi isolati di distanza dalla prima sede di YouTube a San Mateo, a sud di San Francisco in California.

Dopo aver letto e sentito voci insistenti sulla cessione di Delicious, i due hanno deciso di mettersi in contatto con l’ex CEO di Yahoo, Jerry Yang, e di fargli un offerta per l’acquisizione. Nei mesi successivi l’accordo è stato formalizzato per una cifra che non è stata ancora comunicata, ma che secondo alcuni si aggira intorno ai cinque milioni di dollari. Nel 2005 quando era stata acquisita da Yahoo, Delicious era costata 20 milioni di dollari.

Ora che è di loro proprietà, Hurley e Chen si stanno dando da fare per rimettere in sesto il sito, dargli una nuova forma e cercare di attirare nuovi utenti. Delicious esiste dal 2003 ed è sostanzialmente un servizio che consente di salvare i link delle pagine web visitate, creando così una lista di segnalibri che rimane sempre online e quindi accessibile da qualsiasi computer. Il sistema è anche una buona soluzione per condividere i link con le altre persone e per catalogarli, usando parole chiave che riassumano i contenuti delle pagine.

In pochi anni il servizio divenne molto popolare, tanto da indurre Yahoo ad acquistarlo. Dopo esserne entrata in possesso, la società non attuò però molte modifiche al sistema, che rimase fermo mentre cresceva la concorrenza dei social network come Facebook e Twitter, che vengono usati ogni giorno da decine di milioni di utenti per condividere le cose che trovano online.

«Twitter produce qualcosa come 200 milioni di messaggi ogni giorno, ma penso di non riuscire a leggerne nemmeno mille al giorno. C’è una cascata di contenuti che ti perdi per strada» spiega Chen al New York Times. Questo continuo flusso di informazioni rischia di travolgere chi usa i social network, rendendo complicata la scelta delle cose davvero importanti e che contano. «Ci sono molti servizi che provano a risolvere questo tipo di problema legato alla scoperta delle informazioni, ma per ora nessuno ha trovato la strada giusta» dice Chen, che spera di trovare con il suo socio un modo per filtrare e categorizzare i contenuti segnalati dagli iscritti a Delicious.

Almeno per i primi tempi, spiegano Chen e Hurley, il servizio non sarà molto diverso da quello che è stato fino a ora. La nuova versione sarà pronta entro fine anno e conterrà diverse modifiche, che resteranno però sotto la superficie e che riguarderanno l’organizzazione dei link e delle parole chiave. I cambiamenti più evidenti saranno nella home page: al posto dell’attuale elenco di link in ordine cronologico, ci saranno elenchi di singole categorie con gli argomenti maggiormente condivisi e discussi in tempo reale. Ci potranno quindi essere elenchi di link su un disastro naturale appena accaduto, o sui risultati delle elezioni.

Hurley e Chen sperano che grazie al nuovo sistema Delicious si possa emancipare dall’attuale tipologia di link salvati, quasi sempre legati alle nuove tecnologie e al funzionamento del Web. Oltre agli elenchi di link ci saranno immagini e video, mentre un’altra sezione conterrà una serie di link personalizzati consigliati per ogni utente e basati sui loro gusti. L’obiettivo è semplificare l’uso del servizio, renderlo più moderno e comprensibile da chi è abituato ai social network.

I due che fondarono YouTube, insieme a Jawed Karim che non partecipa all’iniziativa, pensavano da tempo a un nuovo sistema per la condivisione dei contenuti e hanno deciso di acquisire Delicious per sfruttare un marchio già conosciuto, invece di ripartire da zero. Così facendo hanno potuto «salvare una delle prime società del Web 2.0 che ha dato il via alla condivisione di contenuti su Internet. C’era un senso della storia. Eravamo sinceramente rattristati dalla possibilità che potesse chiudere».

Affetto per un marchio, certo, ma lo stesso Chen ammette di essersi iscritto a Delicious nel 2005 e di non averlo più usato fino a qualche mese fa. Il problema è che la stessa cosa è successa per centinaia di migliaia di iscritti, che hanno progressivamente perso interesse nel servizio. Il sito attira comunque un discreto numero di visite ogni mese, circa mezzo milione, ed è ancora utilizzato da uno zoccolo duro di appassionati in agitazione da mesi sulle sorti del loro servizio per salvare e condividere i link.

Dal loro nuovo ufficio di San Mateo, arredato con pochi ed essenziali mobili Ikea e una quindicina di computer per altrettanti impiegati, Chen e Hurley assicurano comunque che il servizio continuerà a esistere e che cercheranno di farlo conoscere ai tanti che ogni giorno frequentano il social network: «Non l’abbiamo comprato per ucciderlo. Speriamo che la gente questo lo capisca». Fino al 2009 Chen era rimasto a lavorare per Google e Hurley ha terminato buona parte dei rapporti con la società a fine 2010, abbandonando l’incarico di CEO di YouTube. Il loro progetto è ambizioso e dà l’impressione che i due siano intenzionati a confrontarsi con i grandi come Facebook e Twitter. Convincere gli utenti a usare un altro servizio non sarà comunque semplice.