In piedi si lavora meglio?

Molti impiegati di Facebook e Google hanno lasciato perdere le sedie preoccupati per la loro salute, racconta il Wall Street Journal

Schiena dritta, piedi bene appoggiati al pavimento, angolo perfettissimo di 90 gradi tra cosce e busto, avambracci appoggiati sulla scrivania e cambiare di tanto in tanto posizione. Medici del lavoro ed esperti di ergonomia dispensano da anni questi e tanti altri consigli per sopravvivere ai lavori sedentari senza ritrovarsi con la gobba o il mal di schiena, ma dalle parti della Silicon Valley in molti hanno deciso di seguire un’altra strada e di lavorare in piedi, come spiega Jim Carlton sul Wall Street journal.

Molti dipendenti di Facebook e Google hanno deciso di lasciar perdere le loro postazioni di lavoro da seduti, scegliendo di stare in piedi davanti alla scrivania. Dicono di sentirsi più a loro agio e hanno la sensazione di avere maggiori energie. Altri sostengono di essere più tranquilli così, considerate le voci che girano sui lavori sedentari che causano problemi alla salute.

Una scrivania per lavorare in piedi è più alta del normale così che l’impiegato possa usarla standoci davanti o utilizzando uno sgabello quando vuole sedersi. Molti impiegati di Facebook negli ultimi mesi hanno chiesto alla società di poter utilizzare questo sistema per lavorare, preoccupati per la loro salute da numerosi studi scientifici sui lavori sedentari.

Gli articoli citavano ricerche mediche che mettevano in relazione il tempo eccessivo trascorso da seduti con l’obesità e altri problemi di salute, principalmente dovuti a una minore attività fisica. Uno studio del 2010 dell’American Cancer Society dimostrò che per le donne che trascorrevano sedute più di sei ore al giorno aumentava del 37 per cento il rischio di morire prematuramente, rispetto alle donne che stavano sedute per meno di tre ore, mentre per gli uomini si parlava del 18 per cento di rischi in più di morte prematura. L’American College of Cardiology ha diffuso a gennaio uno studio dove viene messo in evidenza l’aumento della mortalità tra le persone che stanno a lungo sedute a casa rispetto a chi ci resta poco.

Al momento non ci sono dati certi sul numero di impiegati che hanno deciso di lavorare in piedi, ma quello che sta accadendo nella Silicon Valley sembra dimostrare quanto il fenomeno si stia diffondendo per lo meno negli Stati Uniti. I responsabili di Facebook dicono di aver notato un notevole aumento di richieste per postazioni di lavoro in piedi e di riceverne cinque – otto ogni settimana. Si stima che più di duecento impiegati abbiano fatto domanda sugli oltre duemila che lavorano negli uffici del social network nella Silicon Valley. Google non fornisce cifre ufficiali in merito, ma conferma che molti suoi impiegati utilizzano postazioni per lavorare in piedi.

Gli impiegati dicono di trovarsi più comodi e rilassati dopo pochi giorni, necessari per imparare la giusta postura da tenere in piedi e per abituarsi alla diversa prospettiva. La postazione in piedi consente di effettuare più movimenti, sgranchire meglio le articolazioni e tenere più alta l’attenzione, dicono, senza dimenticare la possibilità di utilizzare uno sgabello per riposare le gambe ogni tanto.