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  • Giovedì 1 settembre 2011

Il casino del discorso di Obama al Congresso

Il Presidente ha chiesto di parlare al Congresso la sera di un dibattito repubblicano e il Congresso, per la prima volta nella storia, ha detto "no, facciamo un'altra volta"

ARLINGTON, VA - AUGUST 28: The American flag flies in tatters above the U.S. Capitol after Hurricane Irene moved through the nation's capital August 28, 2011 in Arlington, Virginia. Hurricane Irene has left more than 2 million people without power, and today has come ashore in New Jersey and is expected to cause major problems in New York City. (Photo by Win McNamee/Getty Images)
ARLINGTON, VA - AUGUST 28: The American flag flies in tatters above the U.S. Capitol after Hurricane Irene moved through the nation's capital August 28, 2011 in Arlington, Virginia. Hurricane Irene has left more than 2 million people without power, and today has come ashore in New Jersey and is expected to cause major problems in New York City. (Photo by Win McNamee/Getty Images)

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha da tempo annunciato di avere intenzione di rivolgere a settembre un discorso al Congresso sull’occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro. Come da prassi, ieri la Casa Bianca ha rivolto formale richiesta al Congresso di accogliere il presidente per un discorso alle camere riunite mercoledì 7 settembre. Per la prima volta nella storia il presidente della Camera ha detto no, costringendo la Casa Bianca a spostare il discorso al giorno successivo, giovedì 8 settembre.

Lo speaker della Camera, il repubblicano John Boehner, ha risposto alla richiesta formale della Casa Bianca dicendo che il 7 settembre è proprio il giorno in cui il Congresso ricomincia a lavorare dopo la pausa estiva: ci sono dei voti programmati per le 18:30 e dato che un discorso del presidente ha bisogno di tre ore di preparazione e misure di sicurezza, sarebbe stato meglio spostare il dibattito al giorno dopo. Al di là delle spiegazioni logistiche, il punto è che la sera del 7 settembre si terrà un importante dibattito tra i candidati alle primarie repubblicane: ospitato dalla Ronald Reagan Library, sarà il primo a cui parteciperà il governatore del Texas Rick Perry e il primo senza Tim Pawlenty, che ha ritirato la sua candidatura dopo lo straw poll dell’Iowa.

Allo scambio di lettere tra la Casa Bianca e John Boehner, definito “surreale” dal New York Times, sono seguite molte polemiche, con i democratici e i repubblicani ad accusarsi reciprocamente di mettere il proprio interesse di partito prima degli interessi del paese. La Casa Bianca aveva fatto sapere di avere sentito la leadership repubblicana prima di fissare la data del discorso senza avere avuto nessuna obiezione, e di aver scelto il 7 settembre perché è il primo giorno di lavoro del Congresso dopo la pausa estiva. Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, aveva detto che “un dibattito fra tanti non è una ragione per non tenere il discorso quando vogliamo tenerlo”.

In tarda serata, quando in Italia era notte, la Casa Bianca ha diffuso una nota comunicando lo spostamento del discorso a giovedì 8 settembre. Che a sua volta non è un giorno privo di complicazioni: la sera dell’8 settembre, quando è previsto il discorso di Barack Obama al Congresso, è anche la sera che segna l’inizio della stagione della NFL, il campionato nazionale di football americano.

foto: Win McNamee/Getty Images